I dettagli dell’esperimento non sono stati ancora resi noti del tutto, quello che sappiamo è che si tratta di una ricerca sulla cecità da trauma e che i macachi coinvolti saranno da 4 a 6. L’esperimento prevede che siano resi ciechi clinicamente (tramite un intervento al cervello), addestrati e usati per cinque anni. Poi saranno «eutanizzati», uccisi. La ricerca parte dal’Università di Torino, dipartimento di Psicologia, in collaborazione con l’ateneo di Parma (dove sono gli stabulari dei macachi) ed è stata finanziata con 2 milioni di euro. «Si tratta di una sperimentazione invasiva, crudele che deve essere fermata, abbiamo ancora tempo per farlo, per questo è importante mobilitarci tutti», dice la Lav che lancia una petizione online al Ministero della Salute per chiedere lo stop di questa sperimentazione.
L’esperimento
L’obiettivo dell’esperimento è quello ricreare un «modello animale» per lo studio delle persone affette da «blindsight» che, quindi, hanno perso la vista a causa di un danno cerebrale e non per problemi legati all’occhio. Nella ricerca verranno usati da4 a 6 primati e saranno coinvolti anche dei volontari umani (pazienti che verranno sottoposti ad esami non invasivi). «L’Università di Torino ha ricevuto il finanziamento di oltre 2 milioni di euro da fondi pubblici per la sperimentazione - denuncia Lav - e l’autorizzazione dal Ministero della Salute per procedere a una ricerca invasiva su primati non umani, dalle conseguenze irreversibili. Gli esperimenti comportano la lesione della corteccia visiva attuata presso lo stabulario dell’Università di Parma. Il ricorso in parallelo a persone fa decadere ogni giustificazione addotta al ricorso a scimmie», conclude l’associazione animalista.