Una femmina di capriolo è stata uccisa a colpi di arma da fuoco al “Bosco WWF di Vanzago”, Oasi del WWF e riserva naturale della Regione Lombardia. Bracconieri nella notte hanno colpito a morte il capriolo con un fucile a pallettoni evidentemente con puntatore laser e munito di silenziatore.
Il capriolo non è morto sul colpo, ma ha vagato e non è stato possibile recuperarlo da parte dei bracconieri, mentre il cadavere è stato notato la mattina da un runner lungo il bordo di un sentiero dell’area protetta.
Il direttore del “Bosco WWF di Vanzago”, Andrea Longo, ha evidenziato che “il capriolo è patrimonio indisponibile dello Stato. E' stato ucciso in area protetta, in periodo di silenzio venatorio e con arma non consentita. Inoltre, é preoccupante anche dal punto di vista dell’ordine pubblico, che lungo il perimetro della riserva naturale e nelle vicinanze dei centri urbani si aggirino liberamente persone con armi rappresentando un pericolo anche per la popolazione residente”.
"Un episodio davvero inquietante - ha sottolineato il Presidente di WWF Oasi, Antonio Canu . Soprattutto in un’area dove casi del genere appartengono ad un passato remoto. Questo dimostra che il bracconaggio è ancora vivo. Speriamo solo che sia un episodio, gravissimo e insopportabile, ma isolato. In ogni caso come WWF saremo ancora più vigili".