Esche avvelenate in piazza dei Martiri, interviene anche la Procura della Repubblica. Lo comunica il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, all’indomani dell’amara “scoperta” fatta domenica mattina attorno al fontana, in centro città: la pavimentazione era tappezzata di esche topicide, estremamente velenose e mortali anche per l’uomo. «Si è mossa la Procura della Repubblica, come era immaginabile, e ha disposto il sequestro dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in piazza dei Martiri», spiega il primo cittadino. «Per il resto al momento non abbiamo novità. «La Polizia di Stato, già ieri (domenica, ndr), ha prelevato un campione di esca per farlo analizzare e per i risultati ci vorrà qualche giorno». «Non è la prima volta che viene trovato del veleno, soprattutto nei parchi, e siamo già intervenuti con operazioni di bonifica», continua il sindaco. «Un paio di anni fa sono stati avviati controlli “a tappeto”, anche con l’utilizzo di cani specializzati nella ricerca di bocconi avvelenati».
Massaro tiene a evidenziare che l’estrema gravità del fatto di domenica sia legata «alla dimensione del boccone avvelenato, molto piccolo e quindi facilmente raccoglibile da un bambino, solo per fare un esempio. Ed è anche stato scelto il centro città, nello specifico una delle aree più “trafficate” dalle famiglie. Senza contare i rischi per la fauna. Probabilmente chi ha messo queste esche ha pensato di farlo contro i piccioni, visto che si tratta di piccoli cicchi di grano, o altre tipologie di seme, ricoperti di sostanza velenosa. Se così fosse, al di là della stupidità del gesto – per la disinfestazione ci si avvale dell’azienda sanitaria – l’autore o gli autori sono si sono resi conto di aver messo a rischio bambini, cani, gatti e anche altre specie di volatili, come rondini e passerotti».