ROMA (1 MAGGIO 2019) In Italia
abbiamo oltre 500.000 cani tenuti alla catena, e almeno altri 700.000 che
vivono in maniera quasi perenne sui balconi, spesso stretti e che con l’arrivo
dell’estate si moltiplicano le segnalazioni di cani lasciati sotto al sole sui
balconi anche a 40 gradi e senza alcun riparo se non a volte delle tende che anziché
produrre ombra aumentano notevolmente la calura percepita. A questi si uniscono
almeno altri trecentomila cani tenuti chiusi in gabbie o piccoli recinti sotto
il sole, pratica questa avvezza soprattutto ai cacciatori che tengono i loro
cani in capanni in campagna senza mai o quasi farli uscire. Si tratta di
situazioni note a tutti, che da anni le associazioni animaliste, ma in alcuni
casi anche le stesse organizzazioni dei cacciatori hanno denunciato. Ovviamente
specialmente la presenza dei cani sui balconi, oltre a provocare il disagio
fortissimo a questi animali ( a volte lasciati anche per giorni senza acqua ne
cibo) arrivando in alcuni casi a provocarne malori e anche la morte, crea
disagi anche agli inquilini del palazzo che spesso si rivolgono (spesso senza
ottenere risposte concrete) alle forze dell’ordine per cercare di trovare soluzioni
per loro e per i cani. L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente-
AIDAA per bocca del suo presidente Lorenzo Croce auspica che il governo trovi
il coraggio di affrontare la questione in maniera definitiva dichiarando
illegittimo il tenere i cani alla catena, ed anche sui balconi nelle ore di
maggiore caldo, e per oltre cinque ore
consecutive inserendo queste pratiche tra i reati di maltrattamento con
una semplice integrazione all’articolo 544 del codice penale (maltrattamento di
animali) e che questi reati vengano perseguiti penalmente, ma questo per il
momento rimane un auspicio, mentre nei fatti reali l’estate si avvicina ed al
momento a parte qualche comune virtuoso che ha emesso ordinanze di divieto a tenere i cani
sul balcone pena multe salatissime, la situazione rimane indefinita, da qui l’appello
del presidente AIDAA al presidente dell’ANCI e ai sindaci di città e paesi
italiani a predisporre da subito ordinanze rigorose e inflessibili per vietare
di tenere i cani alla catena, sui balconi e nei capanni isolati al sole cocente
durante i periodi di maggiore calura estiva, ed almeno nelle ore centrali della
giornata.