ROMA (15 Aprile 2019) Una denuncia per il maltrattamento e uccisione di animali a carico delle signore Elena Ilona Staller e Debora Attanasio è stata firmata ed inviata questa mattina alla procura della repubblica di Roma dal presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce contro la signora Elena Ilona Staller e contro la signora per il maltrattamento e la morte del serpente PITO PITO e del boa Tinta, il primo utilizzato in maniera impropria negli spettacoli pornografici dalla signora Elena Ilona Staller. La denuncia prende corpo sia dalle dichiarazioni del signor Schicchi che nella sua ricostruzione sulla morte del serpente disse all'agenzia stampa ADNKRONOS in data 13 ottobre 1993 che :"E' successo due giorni fa ma la storia tra il topo e Tinta (il nome del serpente) era iniziata una settimana prima. Come al solito abbiamo messo il topo nella piramide di cristallo di Tinta che ha cominciato a ingoiarlo dopo una breve lotta. Tutto come doveva andare. Il mattino dopo però abbiamo visto che il topo era riuscito a uscire dalla bocca del boa, anche malconcio e con le orecchie mangiucchiate. per una settimana i due si sono ignorati, ognuno in un angolo della piramide, finche una sera abbiamo notato che Tinta non si muoveva più: aveva gli occhi rosicchiati e parte del fianco mangiata". Scrive infatti Croce nella denuncia: "Qualora le cose fossero andate davvero come racconta Schicchi e come conferma la stessa signora Attanasio secondo cui il boa fosse stato ucciso da un criceto si ipotizza il doppio reato di maltrattamento di animali, sia nei confronti del boa, che del criceto, animale acquistato a detta della stessa signora Attanasio allo scopo di diventare cibo per il serpente e questo in violazione delle normative sulla tutela degli animali in vigore in quegli anni". Invece per quanto riguarda la signora Elena Ilona Staller, la denuncia riguarda il maltrattamento e la morte del serpente Pito Pito usato contro natura per anni durante gli spettacoli erotici in violazione di tutte le normative di tutela dei serpenti previsti dalla normativa Cites" per entrambi le donne si ipotizzano i reati di cui all'articolo 544 e 544 bis del codice penale e il reato di violazione delle norme sulla tenuta e la sicurezza dei rettili previste dalle CITES. "Ora aspetto che si faccia chiarezza- conclude Croce- e se come hanno minacciato le signore mi querelano, lo facciano pure cosi in tribunale avremo modo di sbrogliare questa matassa che è costata la vita a due serpenti e a un ignaro criceto, comperato per essere ucciso aspetto con calma olimpica la loro eventuale controdenuncia".