Sono state ritrovate, nell'ultimo mese, due pelli di animali abbandonate (nella foto) vicino ai corsi d'acqua in località Fontane Bianche a Sernaglia della Battaglia, una di cinghiale ed una di cervo.
Ad accorgersi dei resti è stato un passante che ha provveduto ad avvisare Legambiente Sernaglia tramite la socia Emanuela Gatto, che si è confrontata con un esperto di caccia per capire chi possa essere stato ad abbandonare i resti della selvaggina.
In seguito, ieri pomeriggio venerdì 8 marzo, il vicepresidente della Riserva alpina numero 26 di Sernaglia Fabio Botton si è recato sul posto con la polizia provinciale per un sopralluogo ed è stata prelevata la pelle del cervo e portata al servizio veterinario per poter fare le indagini del caso e vedere se si riesce ad individuare, dai segni lasciati, con cosa sia stato ucciso l'animale, se dallo sparo di un fucile o in altro modo.
“E' da escludere che sia stata opera di qualche bestia, in quanto ci sarebbe stato anche lo scheletro assieme alla pelle - afferma il vicepresidente dei cacciatori di Sernaglia Botton - Sicuramente non sono stati i cacciatori: il periodo di caccia è chiuso da circa un mese e mezzo e chi è appassionato di caccia rispetta le regole. Quando gli animali vengono legalmente cacciati vengono portati via interi e le pelli vengono trattenute dagli enti preposti dopo il controllo sanitario obbligatorio sulla cacciagione. Inoltre dai registri venatori risulta che l'ultimo cervo catturato a Sernaglia risale a fine dicembre 2018 perciò, se anche fosse stata abbandonata la pelle in quella occasione, sarebbe già in avanzato stato di decomposizione mentre quella ritrovata è di qualche settimana".
"A mio avviso può essere stato qualche bracconiere oppure qualcuno che ha investito accidentalmente gli animali e gettato poi la pelle alle Fontane Bianche tenendosi il resto - conclude il vice presidente - Noi comunque continueremo a monitorare la situazione”.