Savona - Decapitati senza un motivo da bracconieri senza cuore, che con le loro teste potrebbero aver realizzato trofei di caccia. Oppure uccisi con un colpo di arma da fuoco e quindi decapitati con il mero obiettivo di far sparire le prove, che avrebbero facilmente consentito di risalire ai responsabili.
Sono alcune delle ipotesi sui cui stanno lavorando i carabinieri forestali di Zuccarello, che ieri sono intervenuti per recuperare tra i boschi del colle dello Scravaion le carcasse dei due lupi, uccisi e poi brutalmente mutilati del capo.
I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Savona, hanno avviato le indagini, alle quali collabora anche il personale della vigilanza venatoria regionale, con l’obiettivo di fare luce sugli autori di un reato tanto grave sia dal punto di vista penale sia crudele.
La specie è tutelata dalla convenzione di Washington, per la quale anche in Italia il bracconaggio e l’uccisione di animali sono puniti con condanne che possono arrivare rispettivamente fino alla reclusione di sei mesi o quattro anni.
In base ai primi accertamenti effettuati ieri dai carabinieri forestali, i lupi, un esemplare maschio e una femmina, erano già morti da alcuni giorni, ma soprattutto la loro corsa non sarebbe finita nel luogo in cui sono stati ritrovati.