MONTEBELLO VICENTINO - Le guardie zoofile dell’Enpa Vicenza hanno comunicato il ritrovamento delle carcasse di due cani da caccia e il salvataggio in extremis di un terzo cane all’interno di un pozzo rettangolare in calcestruzzo nei pressi del castello dei Maltraversi. La cosa è stata segnalata alla procura della Repubblica di Vicenza che ieri 10 gennaio con il pm Corno ha disposto l’autopsia sulle carcasse dei due cani presso l’Ufficio zooprofilattico di Vicenza per stabilire la causa della morte: annegamento o altro. Per poi procedere in base all'esito degli esami.
A lanciare l’allarme domenica pomeriggio è stata una giovane coppia di fidanzati che a passeggio nei pressi del castello è stata attirata da dei guaiti. La coppia arrivata a bordo del pozzo ha notato immersi nell’acqua due cani in avanzato stato di decomposizione e un terzo annaspare e guaire. Il ragazzo è riuscito a estrarre il cane vivo, un setter adulto, e la ragazza ha chiamato l’Enpa di Arzignano. Sono entrate così in azione le guardie zoofile che hanno recuperato le due carcasse, femmine di segugio, e con il chip identificato in Dik il cane vivo. Dall’anagrafe canina le guardie hanno appurato che Dik intestato per 10 giorni a un cacciatore vicentino era stato ceduto a un altro cacciatore di Isola Vicentina, che ora è all'estero. Contattato telefonicamente ha dichiarato di averlo ceduto da tre anni, ma non si ricorda a chi.
È stato sentito pure il proprietario delle due femmine di segugio, morte da circa 3 mesi: un cacciatore della zona che ha denunciato all’Ulss lo smarrimento di entrambe. Renzo Rizzi, capo nucleo delle guardie zoofile di Vicenza, vuole vederci chiaro sul ritrovamento. «A prima vista potrebbe trattarsi di incidenti, ma la domanda che sorge spontanea è: ma è mai possibile che tutti questi cani, anche in coppia si lancino dentro a questo pozzo? Visto che i segugi erano fuggiti più volte, potrebbero avere arrecato danni a qualcuno che potrebbe averli gettati così nel pozzo. Le indagini non si fermano, gli animali sono stati posti sotto sequestro dalla procura della Repubblica di Vicenza e attendiamo l’esito degli esami sulle carcasse per sapere la causa della morte e poi vedremo il da farsi. Lavoreremo anche su eventuali responsabilità del proprietario del pozzo che non ha provveduto a coprirlo e metterlo in sicurezza».