venerdì 28 settembre 2018

VENETO. DIMEZZATI IN UN ANNO GLI ATTACCHI DEI LUPI

Gli allevatori veneti puntano ancora una volta il dito contro i lupi in relazione agli attacchi o presunti tali avvenuti nella zona di Bosco Chiesanuova dove sono stati uccisi due asini, mentre uno di questi attacchi a Erbezzo sarebbe stato respinto dalla presenza nell'allevamento di Favrizio Maestri grazie alla presenza dei cani maremmani, infine e qui siamo al ridicolo, un pastore ha denunciato che un branco di lupi uscendo dal bosco per inseguire un capriolo hanno "messo scompiglio nei recinti delle pecore" ed ovviamente per gli allevatori anche un azione assolutamente naturale tra selvatici viene considerato alla stregua di un agguato. Ma a riportare le cose nella giusta dimensione ci pensano i dati aggiornati forniti da un ente ufficiale quale è il parco della Lessinia che parlano di 38 attacchi predatori dei lupi contro i 74 dello scorso anno con 81 prede (71 uccise e dieci ferite) contro le 115 dell'analogo periodo dello scorso anno. "Appare evidente che gli allarmi sono del tutto ingiustificati- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e che i lupi specialmente nei mesi estivi non hanno bisogno di attaccare gli allevamenti per procurarsi del cibo. Ma quello che viene alla mente- continua Croce- è la denuncia fatta giorni fa dagli allevatori del senese che avevano parlato di 70 pecore sbranate in un solo attacco dato simile raggiunto in Veneto con ben 38 attacchi predatori da parte dei lupi, i dati comparati dimostrano ancora una volta che i furbi non sempre la fanno franca".