lunedì 24 settembre 2018

NEI CAMPI NOMADI ALMENO 2.000 CANI RUBATI (SERVE CONTROLLO A TAPPETO)

Roma (24 settembre 2018) Dopo il ritrovamento nei giorni scorsi di  un chihuahua rapito da anni nel campo nomadi di via Bisbino a Milano e di altri due abbandonati in un area cani del comune di Garbagnate Milanese a pochi chilometri dallo stesso campo, il presidente di AIDAA Lorenzo Croce lancia un allarme e un appello alle forze dell'ordine perchè insieme ai veterinari pubblici "armati" di lettore di microchip facciano dei controlli a tappeto in tutti i campi nomadi italiani, dove sono presenti diverse migliaia di cani molti dei quali di razza sono quasi certamente di provenza furtiva. "I cani presenti nei campi nomadi regolarmente iscritte alle anagrafi canine nazionali sono meno di 500 mentre basta entrare in un campo per verificare che i cani sono molti ed alcuni di questi di razza pregiata molto probabilmente di provenza furtiva- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- stando alle stime in nostro possesso nei campi ci saranno circa 6.000 cani di questi almeno 2.000 sono di provenza furtiva mentre gli altri sono sicuramente sprovvisti di microchip ed andrebbero comunque controllati ed intestati ai proprietari, mentre siamo certi che molti dei cani presenti sono stati rubati alcuni dei quali anche da diversi anni". La proposta di AIDAA non è di natura razzista o altro, ma di basa sul rispetto della legge che prevede l'obbligo della microchippatura dei cani e siccome in questi campi i cani chippati ed intestati sono una esigua minoranza, mentre molti sono utilizzati per raccogliere l'elemosina e molti sono di sicura provenza furtiva AIDAA propone dei controlli a tappeto delle forze dell'ordine sia per riportare a casa i cani rubati ma anche per mettere in regola quelli che ancora sfuggono alle diverse anagrafi regionali canine. 
cherry una delle chihuahua ritrovate nelle adiacenze dei campi nomadi di milano