ROMA (22 febbraio 2018) - Quando la finiranno i cacciatori di tirarsi dietro i ragazzini con la speranza che imparino ad imbracciare il fucile per sparare agli animali? Se lo chiedono gli animalisti dell'AIDAA che hanno fatto la conta dei minorenni vittime della caccia nel periodo compreso tra le stagioni 2007/08 e la stagione 2017/18 appena terminata. I dati che emergono sono spaventosi, infatti in dieci anni sono morti 14 ragazzini, mentre sono venticinque i minorenni, compresi ragazzini di dodici o tredici anni rimasti feriti. 39 giovanissimi rimasti sotto le fucilate dei cacciatori in dieci anni di questi uno è morto e due sono rimasti feriti quest'anno. "Non sono dati nostri- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA ma quelli raccolti in questi anni dagli articoli sui giornali, e quindi tra l'altro passivi di qualche dimenticanza, ma quello che emerge da questa situazione è che ogni anno la situazione peggiora, tenendo anche conto del fatto che i cacciatori sono sempre piu anziani con una media superiore ai 60 anni e che quindi facilmente scambiano un bambino che gioca per una lepre e a volte questi errori sono fatali. La caccia non è uno sport- conclude Croce- ma una guerra con tanto di morti e feriti tra gli umani oltre che tra gli animali, morti che non risparmiano nemmeno i bambini, orrore allo stato puro".