SANTA
LUCIA DEL MELA (5 settembre 2017) - Ha davvero degli elementi strani
per non dire contrari alla legge la convenzione in atto nel comune di
Santa Lucia al Mela in merito alla lotta al randagismo, dove per
convenzione con l'associazione RANDAGIOIOSO di Terme Vigliatore
in provincia di Messina, una convenzione che stanzia 800 euro
trimestrali a favore dell'associazione per un programma fumoso e
senza riferimenti precisi, ma che sopratutto introduce principi
assolutamente illegittimi come quello di affidare ad un ente terzo la
reperibilità di sponsor per coprire le spese per le sterilizzazioni
dei cani delle famiglie meno abbienti, senza specificare nemmeno il
limite di reddito Ise minime al quale è possibile accedere alla
sterilizzazione semi gratuita, ma non è tutto infatti in questa
convenzione si parla di concedere 800 euro ogni tre mesi (3.200
l'anno) alla sudetta associazione per le spese di gestione e
preparazione dei cani che poi devono essere “movimentati sul
territorio nazionale” oppure “liberati sul territorio”
ovviamente nessuna traccia invece per quanto riguarda i criteri di
scelta e le modalità con i quali si stabilisce quali sono i cani che
possono essere fatti adottare o quelli da reimmettere sul territorio
e tanto meno su chi deve scegliere e come vengono applicati questi
criteri,infatti la convenzione non precede nessuna figura
professionale di riferimento in merito a queste decisioni ne
tantomeno indica dove possono essere tenuti in attesa ad esempio di
adozione i cani e chi se ne prende la responsabilità giuridica
durante questo periodo. Un vero pasticcio giuridico per il quale
AIDAA ha scritto al sindaco di Santa Lucia al Mela ed alla Corte dei
conti siciliana sostendo la illegittimità di questa convenzione
approvata in via sperimentale con delibera della giunta comunale di
SANTA LUCIA DEL MELA numero 283 del 20/10/2016 per giunta in via
urgente. “Questa delibera che recepisce lo schema di convenzione è
il peggior assurdo giuridico che abbiamo mai visto- ci dice Lorenzo
Croce presidente di AIDAA- con la quale si regalano soldi ad un
associazione che non dispone di una sola figura professionale in
grado di gestire i cani nel percorso rieducativo prima della loro
adozione, e ancora peggio non dispone nemmeno di una struttura
ricettiva per gli animali,in quanto se gli stessi rimangono in carico
al comune non possono essere inviati in canili privati o in altri
canili comunali senza che esista una convenzione bilaterale tra le
amministrazioni pubbliche e questo tenendo conto che il servizio di
accalappiamento è gestito dall'accalappiatore di Trabbia che però
ha il divieto di portar i cani in quel canile oramai oltre la soglia
massima di tolleranza, ci sono poi le totali assenze dei criteri di
gestione e di rieducazione dei randagi,un pasticcio insomma- continua
Croce- che culmina con la storia delle sponsorizzazioni e che non
contiene una riga sul diritto del comune di controllare il benessere
e la destinazione finale dei cani catturati sul territorio, l'unica
cosa certa è che l'associazione incassa 800 euro ogni tre mesi ma
non si sa se questo avviene anche se non si accalappiano cani oppure
no. Chiediamo al sindaco il ritiro di questa convenzione- conclude
Croce- ed alla corte dei conti di dare un occhiata a fondo per
evitare che si nasconda in questa delibera una specie di mancia sotto
forma di convenzione all'associazione presieduta da Angela Aspa che
ci risulta avere richieste lei stesso questa convenzione pasticciata,
cosi come pare ve ne siano altre simili se non peggio in altri comuni
della zona”.