Roma (12 maggio 2017)- In prima fila a riaprire le ostilità è la regione Toscana che secondo alcune fonti starebbe facendo pressione sul ministro dell'ambiente Galletti e sul presidente della Conferenza Stato - Regioni Enrico Costa Ministro per gli affari regionali per riportare già nelle prossime settimane in discussione il piano lupi prevedendone l'abbattimento selettivo allargato agli ibridi lupoidi (incrocio cani-lupi). Secondo quanto sostengono fonti vicine agli allevatori toscani di pecore,la regione Toscana addirittura chiederebbe di abbattere 500 dei 600 lupi presenti e censiti sul territorio delle provincie toscane, ovviamente la notizia però non viene confermata da fonti regionali. Insomma pare che si voglia creare un casus belli per poi forzare la mano anche alle regioni che sono contrarie all'abbattimento selettivo e farle trovare di fronte al fatto compiuto. Una posizione questa che se fosse solamente portata in discussione sarebbe peggiorativa rispetto a quelle fatte ritirare nei mesi precedenti."Non ci sono ancora fonti ufficiali- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- ma sicuramente dobbiamo attenderci prima dell'estate un tentativo di ritorno da parte dei pastori, cacciatori e forse di qualche assessore regionali per riproporre l'abbattimento selettivo di lupi e ibridi in misura ancora superiore rispetto al passato. Sappiano questi signori- conclude Croce- che noi non staremo a guardare inermi di fronte alla loro voglia di morte".