venerdì 3 marzo 2017

STADIO ROMA. NOI STIAMO CON LE RANE E GLI UCCELLI /2

In queste ore stanno girando decine di post che con una certa curiosià ed anche con una certa ironia stanno parlando della nostra richiesta (che poi è della soprintendenza di Roma) alla sindaco Raggi per arrivare ad uno studio sulla salvaguardia dell'ecosistema e della biodiversità presente nella zona dove si è progettata la costruzione del nuovo stadio della Roma. Non si tratta di una cosa cosi banale, infatti la presenza di alberi su cui nidificano gli uccelli è accertata e tutelata per legge, cosi come per legge vi sono tutele per la presenza e le zone di riproduzione degli anfibi, un poco meno fortunate sono le lucertole, ma anche per loro possiamo parlare di estensione passiva delle tutele previste per uccelli e rane. Detto questo quindi il rischio di vedersi bloccare tutto per una denuncia per violazione delle leggi sulla tutela della fauna selvatica e protetta non è cosi peregrino come qualcuno sostiene. Noi infatti abbiamo posto un problema specifico: non siamo contrari alla costruzione dello stadio anche perchè non spetta a noi decidere sul progetto, ma spetta a noi tutelare la biodiversità presente, quindi prima di arrivare alle denunce formali sarebbe buona cosa fare uno studio per la tutela di rane, uccelli e lucertole senza per questo far arrabbiare i mitici della curva romanista. Si può fare? Si, allora si faccia salvando in questo caso non capre e cavoli, ma stadio e rane. 

IL COMUNICATO ORIGINALE AIDAA