martedì 28 marzo 2017

PALERMO ILLEGITTIMO IL BANDO DI ADOZIONE. AIDAA IN CORTE DEI CONTI

Palermo (28 Marzo 2017) "Basta una lettura non superficiale del bando del comune di Palermo sulle adozioni dei cani del canile per rendersi conto che si tratta di un documento assolutamente illegale almeno sotto l'aspetto contabile e si ipotizza il reato di sperpero di denaro pubblico punibile anche penalmente secondo gli articoli 314 e 316 del codice penale, dove si elencano le fattispecie del reato definito tecnicamente peculato, ed in questo bando ci sono tutti i presupposti. Infatti- ci dice Lorenzo CROCE presidente nazionale di AIDAA- qui si donano dei soldi pubblici a cittadini o associazioni che si prendono cura di un cane, senza verificare che il cane vada a vivere in condizioni adeguate,ma ancora peggio non sono previsti i controlli post affido e di conseguenza il parametro sui rientri dei soldi dati qualora il cane ad esempio nel frattempo sia morto". Si tratta di una distribuzione di soldi a pioggia senza i controlli minimi previsti dalle leggi nazionali e dell'ARS in merito alla gestione dei fondi pubblici di regione e comuni. "Stiamo facendo i raffronti legali con le leggi nazionali e regionali essendo la Sicilia una regione a statuto speciale- ci dice ancora Croce-ma anche l'ultimo degli idioti capirebbe che questo bando è assolutamente illegittimo ed illegale lo dico da ex amministratore pubblico prima ancora che da presidente animalista". AIDAA intanto annuncia anche su questo versante azioni di natura penale e amministrativa. "Stiamo preparando un esposto alla procura di Palermo e una denuncia alla Corte dei Conti siciliana- conclude Croce- la materia è delicata ma il peculato o il rischio di peculato è grande come una casa e quindi andremo a fondo anche a questa vicenda tenuto conto del fatto che ad una singola adottante con precedenti per maltrattamento di animali questo comune voleva dare senza controlli 110 cani e 53.000 euro qualche sospetto che le cose dovevano andare in un certo modo per motivi inconfessabili ce l'abbiamo e lo diremo alle autorità di polizia alle quali stiamo chiedendo di essere ascoltati in tempi brevi".

IL REATO DI PECULATO