ricevo e volentieri ospito questa storia, come primo passo per tutelare questi cani e scoprire i responsabili di questo orrore.
Lorenzo Croce
Lisetta è uno dei tanti cani
abbandonati del Salento, viveva superstrada Gallipoli-Leuca, all
altezza di Ugento e non si spostava mai da li nell attesa, vana, che
un giorno la sua famiglia sarebbe ritornata a prenderla.
Lisetta aveva un compagno, un altro
cane sfortunato, da cui mai si separava, ma che un giorno è stato
investito. Lisetta è rimasta stesa accanto a lui, fino alla fine.
Lisetta, Da cane intelligente quale
era, aveva paura dell uomo, anche delle volontarie che puntualmente
le portavano ogni giorno da mangiare.
Lisetta andava però sterilizzata, era
pronta anche l’adozione. il comune di ugento, nella persona del Il
Comandante dei Vigili ha disposto l accalappiamento con l ausilio
della ASL e accalappiacani per accalappiare il cane e farlo
sterilizzare. E’ così è stato. Le volontarie come sempre erano
pronte ad aiutare, erano pronte ad offrirsi per la degenza del cane,
ovviamente gratuitamente, in una bella cuccia al caldo in una casa.
Ma il comandante dei Vigili non ha voluto il loro aiuto, e il
dirigente ASL dott. Ricciardi ha più volte inviato circolari,
intimando che la degenza dei cani operati debba essere fatta in
canili privati e non sanitari, di fatto dove nessuna cura viene
fatta al cane.
Lisetta è stata portata al Canile di
Uggiano la Chiesa, sbattuta in una cella al freddo e ritrovata morta
il giorno dopo. Perché dopo le 2 in questi canili non c’è più
nessuno.
I comuni sono fuori legge perché non
si dotano di propri canili, ma si affidano a canili gestiti da
privati, il piu delle volte persone senza scrupoli, la Asl è fuori
legge perché demanda la degenza dei cani in queste strutture, che
non hanno il sanitario.
Lisetta è morta per complicanze dopo
l’intervento o per ipotermia e, non lo sapremo mai, né tantomeno è
il primo caso di cane che reduce da un intervento o investito viene
portato nei canili e lasciato morire. Lisetta è stata uccisa dall
incuria e dal menefreghismo di chi istituzionalmente la doveva
tutelare. Se fosse stata accolta dalle volontarie, probabilmente
sarebbe ancora viva. Perdonaci Lisetta, se puoi.