‘La petite mort’ per alcuni animali diventa definitiva. Perché morire dopo il sesso? Recentemente è stato osservato il comportamento di polpi femmina che dopo una copulazione di un quarto d’ora strangolano il partner. L’incontro con la “femme fatale” è comune anche ad altre specie non umane. Il caso più noto è quello della mantide, ma anche diverse specie di ragni si offrono in pasto alla loro compagna. Il cannibalismo sessuale è una strategia riproduttiva frequente. Le femmine di ragni e tarantole che si cibano del maschio dopo l’accoppiamento ne sfruttano calorie e proteine per produrre un 30% in più di uova, aumentando in questo modo le probabilità di continuità della specie.
Anche per la mantide la morte del maschio significa sopravvivenza e successo riproduttivo per la sua femmina. Nel caso dei polpi – noti per avere un gran numero di sinapsi cerebrali – i biologi ipotizzano che potrebbe addirittura trattarsi di una “scelta” nell’immediato, un comportamento opportunistico per cibarsi della prima preda sotto tentacoli, soprattutto quando abbia dimensioni corpose tali da garantire una cospicua scorta di energie per la riproduzione.
la mantide prima si accoppia poi si mangia il maschio |
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