Banzi (15 novembre 2016) - 17 segnalazioni, molto diverse tra loro che parlano di possibili avvelenatori, ma anche di situazioni non chiare a livello di gestione delle indagini e degli esami clinici sui cani e gatti presumibilmente avvelenati nei mesi e negli anni scorsi. Si complica la vicenda o forse si semplifica fin troppo. Adesso stiamo cercando di trovare il bandolo della matassa a livello legale, delle diciassette segnalazioni una decina portano nella direzione di uno o più avvelenatori (untori) mentre pare esclusa la pista dei cacciatori mentre non si esclude che le situazioni che hanno portato comunque alla morte di decine di cani e gatti possano essere tra loro assolutamente diverse. "Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sia telefoniche che per iscritto- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- nei prossimi giorni porteremo tutto dai legali dell'associazione e dopo esserci confrontati con i volontari e le autorità di Banzi tireremo le somme, certamente e questo lo dico chiaramente non resteremo con le mani in mano, abbiamo diverse piste alcune delle quali anche piuttosto imbarazzanti, ma non ci fermeremo.