ANIMALI
BRUCIATI VIVI. UN FENOMENO SCONOSCIUTO
Roma
(02/febbraio/2016) – C'è un fenomeno nei maltrattamenti di animali
di cui si parla poco, e che a volte anche sui social emerge come un
vulcano in eruzione provocando un'ondata di sdegno per poi tornare
nelle pieghe dei maltrattamenti a cui sono sottoposti gli animali.
Stiamo parlando dei cani e gatti arsi vivi. Per gioco, per diletto o
perchè gli viene appiccato il fuoco addosso per poi lanciarli nei
boschi e fare da torcia vivente. Le segnalazioni relative al 2015 per
la verità sono fortemente diminuite rispetto all'anno precedente.
Sono infatti circa 560 le segnalazioni giunte direttamente ad AIDAA o
di cui siamo venuti a conoscenza attraverso la rete ed i vari social
(350 cani e 210 gatti). Le zone da cui ci sono arrivate le
segnalazioni sono quelle delle regioni del centro sud, ma
particolarmente da Puglia,Lucania e Sardegna dove la tecnica di dare
fuoco a un animale per incendiare poi i boschi è purtroppo ancora
lontana dall'essere debellata. Ci sono poi casi (pochi) di cani arsi
vivi in città spesso a causa di torture messe a punto da minorenni.
6 i cani bruciati invece in incendi domestici.