giovedì 31 dicembre 2015

RUBATE PECORE PER IL CENONE DI SAN SILVESTRO


E non siamo nemmeno a Pasqua. Si ruba per fame e per soldi, ma non si escludono altre piste anche perché di allevatori ovini ce ne sono diversi in paese e magari qualcuno avrà pensato bene di rimpinguare il proprio gregge. Dalla stalla di via Malanome, nel Comune di Monte San Giovanni Campano, mancano all’appello due pecore, tre agnelli e un montone: un’intera famiglia. I balordi hanno agito di notte. Hanno raggiunto il recinto che è situato a pochi metri dall’abitazione degli anziani proprietari e sono entrati nella stalla senza che nessuno li notasse. La zona è anche ben illuminata e abitata. Purtroppo nemmeno i vicini di casa, che erano rientrati intorno all’una di notte, hanno sentito rumori. E forse i ladri hanno agito prima, approfittando proprio dell’assenza di tutti evitando così di essere disturbati. Gli animali potrebbero essere stati caricati su un’auto o un camion e magari anche tramortiti. Alla stalla si accede tramite una stradina sconnessa che non è certo facile da raggiungere. Chi ha colpito conosceva bene dove erano custodite le bestie e che il proprietario a quell’ora non sarebbe più uscito di casa. Ma non è il primo furto che l’agricoltore subisce. Lo scorso anno qualcuno si era introdotto in cantina e rubato cosce di prosciutto, a primavera era sparito un decespugliatore. Al malcapitato non è rimasto altro da fare che denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. Un fenomeno quello dei furti in campagna alimentato anche dalla grave crisi di questi tempi. Un fenomeno che è figlio dei tempi e che sta mettendo in stato di agitazione intere famiglie. Recenti i furti di trattori e continui i furti di legna da ardere. Ma arrivare a rubare capi di bestiame rende quanto mai chiaro il quadro generale di una povertà dilagante che coinvolge tanti disperati. I poveri animali verranno forse rivenduti a qualche allevatore. È comunque certo che finiranno nelle stalle di altri agricoltori.