MAJANO. Uno sguardo torvo. Una parola di troppo. E la lite tra due cacciatori, in pochi istanti, sfocia in una minaccia esplicita, fatta con il fucile che prima viene diretto contro il “rivale” e poi verso il cielo. Parte un colpo, fortunatamente nessuno rimane ferito, ma sul volto dell’uomo minacciato si dipinge il terrore.
È accaduto giovedì mattina nei campi di Susans, una frazione di Majano. E sull’accaduto ora stanno indagando i carabinieri del paese ai quali si è rivolto il cacciatore minacciato, formalizzando una denuncia.
I contorni della vicenda devono ancora essere messi a fuoco. Secondo quanto è emerso dagli accertamenti svolti finora dai militari dell’Arma, comunque, i due si sono incontrati – pur conoscendosi non erano andati a caccia insieme – e uno ha apostrofato l’altro più o meno così: «Ma sei sempre qui, non puoi andare a caccia da un’altra parte»?
Poi uno dei due cacciatori, un sessantatreenne di Majano, è forse stato preso dalla voglia di prevalere grazie alla “forza” dell’arma. E così ha imbracciato la sua doppietta, l’ha alzata pericolosamente e ha finito per sparare in aria, di fronte all’altro che è rimasto basito e decisamente impaurito. Dopo aver esploso il colpo, il sessantatreenne si è girato e si è allontanato. Così ha fatto anche l’altro cacciatore, che pure abita a Majano. Solo che quest’ultimo, colpito dall’accaduto, si è diretto verso la caserma dei carabinieri.
Dopo aver ascoltato il racconto dell’uomo, i militari hanno avviato un’indagine. E dagli ambienti legati alla caccia è emerso un altro fatto. Secondo alcune testimonianze, infatti, un accadimento analogo a quello di ieri si sarebbe già verificato nella zona di Majano anche qualche tempo fa: in sostanza un altro cacciatore sarebbe stato minacciato in circostanze simili, un paio di anni fa. Ma quell’episodio – ancora tutto da accertare però – non sarebbe mai stato denunciato.
I carabinieri hanno provveduto al ritiro del fucile utilizzato per lo sparo e anche degli altri che l’uomo, essendo in possesso di regolari autorizzazioni della questura, custodiva a casa. Poi è scattata la denuncia per le ipotesi di minaccia aggravata ed esplosioni pericolose.
Solo pochi giorni fa, a inizio
novembre, aveva destato molto clamore l’azione di un cacciatore sandanielese che ha sparato a un cane che era a passeggio in campagna insieme al suo padrone. Per quel border-collie ucciso ci sono state vibranti proteste e manifestazioni di solidarietà.