In risposta alla mia querela nei suoi confronti per i reati di maltrattamento nei confronti dei cani del canile di Verbania la sindaca della cittadina mi ha a sua volta querelato, stando a quello che leggo sul sito Verbaniamilleventi la sindaca mi ha querelato in quanto lei non avrebbe prodotto maltrattamento dei cani. A parte il singolare fatto di una controquerela depositata l'ultimo giorno utile prima della chiusura estiva delle procure, questa decisione della signora sindaca di Verbania dimostra innanzitutto che nei suoi confronti la procura ha aperto un fascicolo di indagine ma sopratutto dimostra la paura che questa donna ha della nostra associazione e della nostra attività. Infatti lei mi accusa di volerla accusare di maltrattamento ma dice lei che l'accusa non è fondata, anzi io l'averei calunniata. Sono qui a ribadire parola per parola quanto sostenuto, e con me credo sono pronti a testimoniarlo decine di volontari.
Chiunque, e dico chiunque abbia un poco di buon senso si rende conto che chiudere un canile con i cani tenuti in gabbia SOTTO IL SOLE come quello dei giorni scorsi senza permettere ai volontari di portarli a spasso è un maltrattamento ed un atto criminale.
Poi per la signora sindaca e per l'avvocato che l'ha consigliata questo addebito è privo di serietà, alla signora Marchionni consiglio di leggersi bene non solo la legge 281 del 1991 dove sono elencate le sue responsabilità in merito alla gestione comunale dei cani randagi, ma anche la legge regionale di applicazione e il testo dell'articolo 544 del codice penale.
Dubito che lo abbia fatto, altrimenti anzichè contro querelare questa donna avrebbe dovuto cospargersi il capo di cenere.
Aspetto a piè fermo e con impazienza i carabinieri che mi convochino cosi spiegherò dal mio punto di vista non solo la serietà e la sostanza di quanto sostenuto, ma l'aggravamento della situazione dei cani tenuto da settimane in queste condizioni.
La sindaca quereli se stessa o la sua immagine riflessa nello specchio. Se di cavarsela incontrando la Brambilla magari con qualche fotografia con i cani in braccio, o incontrando le torturatrici che portano i cani in Germania non ha capito niente.
La sindaca è ella stessa una torturatrice indiretta di animali, e la superficialità della sua querela lo dimostra, non c'è falso in quanto io scrivo, ma incompetenza, superficialità e mala fede nella sua gestione della vicenda del canile di Verbania.
E di questo deve rispondere ai suoi cittadini prima che davanti a un tribunale, cosi come scriveremo alla procura di TORINO per chiedere informazioni in merito ai ritardi relativi da parte della procura di Verbania nell'acquisire la nostra denuncia. Non abbiamo paura. ne di una sindaca torturatrice ne di suoi eventuali complici ovunque essi si annidano.
lA NOTIZIA DELLA QUERELA DEL SINDACO