VERBANIA. I CANI DEL
CANILE VERSO LA GERMANIA?
Verbania (31 luglio 2015)
– Al momento si tratta di un ipotesi,o meglio di una ipotetica voce
che circola però con insistenza tra i volontari e non solo. I cani
del canile di Verbania sono destinati ai canili tedeschi? Sappiamo
con certezza che la vicenda viene seguita da vicino da un gruppo di
associazioni che hanno base a Roma e sono guidate da una donna di
origini austriache nota per aver deportato in Germania centinaia di
cani (per la stragrande maggioranza dei cani non si hanno più
notizie) svuotando diversi canili del centro e sud Italia. Questo
gruppo di associazione si muove in maniera assolutamente legale,
anche se la fine dei cani non è poi molto diversa da quelli che
partono con i viaggi semi clandestini dal sud Italia. Il sistema è
davvero molto semplice, la signora in questione o qualche suo
emissario locale prende contatti con i sindaci di canili in
difficoltà o che hanno proposto di trasformare i loro canili in
canili sanitari e che quindi vogliono disfarsi dei cani presenti, la
signora si offre per una convenzione legale con la quale viene
autorizzata al trasferimento di tutti i cani in strutture tedesche
offrendo inoltre soldi per la lotta al randagismo. Fin qui tutto
bene: i comuni non spendono più soldi per mantenere i cani e hanno a
disposizione fondi per integrare il loro bilancio comunale in materia
di lotta al randagismo. Peccato però che quelli a rischio sono
proprio i cani che una volta trasferiti in Germania sono messi per
sei mesi in adozione e poi per quelli che non trovano casa si apre la
strada della sperimentazione o del trasferimento in altri paesi dove
possono essere uccisi e trasformati in pellicce. “Abbiamo saputo
che la sindaca di Verbania vuole incontrare l'on. Brambilla, ma non
sarebbe più semplice riaprire il canile ai volontari senza tutte
queste meline assurde ?= - ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA-
Abbiamo anche saputo che i deportatori legali dei cani verso la
Germania sono in agguato, noi non molliamo. Non servono incontri più
o meno segreti per ottenere il nulla, basta che la signora sindaca
riapra il canile ai volontari. Tutto il resto è fuffa inutile. Noi
non molliamo. La sindaca deve riaprire il canile o dimettersi altro
che incontri concilianti”.