AIDAA. GIU' LE MANI DAGLI
ORSI DEL TRENTINO (E DELLE ALPI ITALIANE)
Trento (12 giugno 2015) –
L'associazione italiana difesa animali ed ambiente – AIDAA
denuncia l'ennesima campagna tesa a raggiungere l'obbiettivo di
eliminare gli orsi che vivono liberi (grazie ad un programma
finanziato dall'Unione Europea alla quale l'Italia ha liberamente
aderito) nelle alpi trentine e più in generale nelle alpi Italiane.
Dopo l'aggressione avvenuta nel pomeriggio di mercoledi quando un
podista è stato aggredito da un orso mentre si trovava nei boschi
sopra Cadine in provincia di Trento (a lui auguriamo pronta
guarigione) si riaccendono i riflettori sulla vicenda della presenza
degli orsi sulle alpi con le solite richieste di cacciatori ed altri
personaggi di catturare gli orsi in quanto ritenuti pericolosi. AIDAA
ritiene invece che si debba andare nella direzione diametralmente
opposta e vale a dire vietare gli insediamenti umani nelle zone
popolate dai plantigradi. “Da tempo denunciamo un clima di ostilità
verso gli orsi che vivono sulle alpi italiane- ci dice Lorenzo Croce
presidente di AIDAA- speriamo che questo spiacevole incidente non
serva a rinfocolare antiche ostilità nei confronti degli orsi,
ostilità alimentate dagli speculatori che vorrebbero utilizzare
quelle zone alpine per allargare ulteriormente gli insediamenti
umani. Giù le mani dagli orsi”. AIDAA oggi stesso manderà una
nota al ministro dell'ambiente proprio per evitare che si giunga a
situazioni estreme come quella che lo scorso anno portò alla morte
dell'orsa Daniza.