martedì 19 maggio 2015

RANDAGISMO EQUINO IN AUMENTO

RANDAGISMO EQUINO IN AUMENTO


Roma (19 maggio 2015) – Quello del Randagismo equino (cavalli ed asini) è un fenomeno di cui si sente poco parlare, ma che purtroppo è in aumento, non è facile fare una stima di quanti siano i cavalli che dopo essere stati usati per le gare sportive sono poi abbandonati a loro stessi, ai quali vanno sommate le mandrie libere che vivono allo stato brado (ma in questo caso non si deve parlare di randagismo) . Secondo un dato condiviso si parla di almeno 30.000 cavalli abbandonati o venduti all'estero per essere macellati solo nel corso del 2014 (aggirando nel caso di cavalli sportivi le norme che ne vietano la macellazione in Italia). Il fenomeno comunque esiste ed è da tenere sotto controllo anche perchè tutti sappiamo che il mondo dell'Ippica spesso sfrutta i cavalli fino alla fine per poi abbandonarli al loro destino. AIDAA ha una posizione molto rigida nel confronto dello sfruttamento dei cavalli sia per lo sport che per il mondo del lavoro agricolo, da sempre la nostra posizione è stata quella di essere contrari all'uso dei cavalli, ma allo stesso tempo di guardare con realismo alla situazione attuale e cercare di migliorare il settore partendo sempre e solo dal benessere del cavallo. Ora AIDAA ritiene di dover mettere in campo una proposta che si trova già sul tavolo del Ministero della Salute e vale a dire di inserire il cavallo a fine carriera tra gli animali da tutelare, Aidaa propone che questi cavalli vengano affidati a scuderie che ne fanno richiesta ma che a differenza di oggi che le scuderie pagano di tasca il loro mantenimento all'interno del progetto “Mutua dei pet”, AIDAA propone una serie di iniziative volte al riconoscimento del valore sociale delle scuderie che si occupano di recupero dei cavalli e per questo chiede che esse possano accedere ai fondi sociali europei attraverso progetti lavorativi (per umani) finalizzati al benessere del cavallo, secondo i dati in possesso di AIDAA servirebbero almeno 5 milioni di euro l'anno per garantire una buona vecchiaia ai cavalli a fine carriera. Il progetto se sviluppato inoltre prevede la possibilità di realizzare alcune migliaia di posti di lavoro finanziati proprio con i fondi sociali europei. Il 25 giugno se ne parlerà al ministero nel corso della riunione del tavolo tecnico di presentazione del progetto mutua degli animali proposta da AIDAA.