GIUSEPPE
BIGAZZI DENUNCIATO PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE
Milano
(13 FEBBRAIO 2015) – Nella puntata di ieri della prova del cuoco in
onda su Rai 1 il commendatore Giuseppe Bigazzi ha sbroccato ancora
una volta parlando dei caprioli e piu in generale degli ungulati ha
sostenuto che: “essi sono il flagello della natura e delle
colture” ed inoltre lo stesso ha sostenuto che la crisi della
produzione agricola dipende dagli ungulati che distruggono le
colture. Appare evidente che si tratta di parole fuori posto e che
unite al suo incitamento alla caccia sono state dette allo scopo di
incentivare l'uccisione di tali animali anche fuori dal periodo di
cacciagione. Per questo motivo AIDAA ha denunciato il BIGAZZI per
violazione degli articoli 722 in merito al prelevamento della fauna
selvatica e delle specie protette e per istigazione a delinquere
presso la procura della repubblica di Milano.
Allegata
la denuncia
ASSOCIAZIONE
ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
Via
Roma 62 – 20010 PREGNANA MILANESE
iscritti
nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea
dal 2011
Censiti
nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
AIDAA
nel web: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/
Telefono
392 6552051 –3479269949
ALLA
PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO
IL TRIBUNALE PENALE
DI
MILANO
DENUNCIA
PENALE CONTRO IL SIGNOR BIGAZZI GIUSEPPE DETTO BEPPE.
Io
sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 residente a
Pregnana Milanese nella mia qualità di presidente nazionale
dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con sede legale
in Pregnana Milanese via Roma 62 (c.i. NUMERO AR5684972 rilasciata
dal comune di Pregnana Milanese in data19 maggio 2011)
CONSIDERATO
CHE
il
Commendator Bigazzi Giuseppe detto Beppe nato a Terranuova
Bracciolini il 20 gennaio 1933 domiciliato per quanto riguarda
codesta denuncia presso la SEDE RAI di Milano sita in corso Sempione
22 durante la trasmissione LA PROVA DEL CUOCO in onda su Rai uno il
giorno 12 febbraio 2015
(http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-00154cc9-78fc-4b72-9e8a-21d5e129db14.html#p=
) nel suo intervento attorno al minuto 19 della trasmissione
inneggiava a piu riprese sulla necessità di cacciare i caprioli e
gli altri ungulati anche a caccia chiusa, sostenendo a torto che
alcune regioni avevano “nominato dei macellai appositi e avevano
aperto la caccia anche a caccia chiusa in quanto i caprioli sono un
flagello della natura” ed incitando cosi alla violenza diretta ed
indiretta contro i caprioli e gli altri ungulati. Inoltre sempre in
maniera del tutto assolutamente inappropriata il Bigazzi nel suo
intervento dava ai caprioli la colpa del fatto che vengono distrutte
le culture di fagioli e fave (?).
Tenuto
presente che il capriolo è un ungulato oggetto di programmi di
reintroduzione del territorio, appare evidente la forzatura delle
dichiarazioni rilasciate davanti a milioni di spettatori da parte del
commendator Bigazzi che o è ignorante in materia (e questo sarebbe
grave in quanto pagato con soldi del canone pubblico) oppure, come lo
scrivente ritiene è in cattiva fede e dicendo una serie di falsità
tende a sostenere la caccia, commettendo a mio avviso però la
violazione dell'articolo 722
del codice penale legato alla cattura, uccisione, distruzione e
prelevamento dei animali appartenenti alle specie protette. Oltre ad
incitare la popolazione alla violenza contro gli animali diffondendo
artatamente dicerie e menzogne. FATTO QUESTO AGGRAVATO DAL FATTO CHE
QUESTE AFFERMAZIONI sono diffuse dal mezzo televisivo.
Per
questo motivo denuncio il commendator Bigazzi Giuseppe detto Beppe
per il reato di cui all'articolo 722 del codice penale e per
l'articolo 414 c.p.
Chiedo
a codesta procura di agire in conseguenza contro il denunciato ai
sensi di legge.
Chiedo
altresi di essere avvisato ai sensi dell'articolo 404 c.p.p qualora
codesta procura decida di archiviare la presente denuncia.
In
fede
Lorenzo
Croce
presidente
nazionale AIDAA
Milano
13 febbraio 2015