AIDAA:
IN GALERA CHI TAGLIA GLI ALBERI INUTILMENTE
Roma
(2 ottobre 2014) - “In molte città italiane con in testa Roma e
Milano si sta verificando un vero e proprio massacro di alberi con
centinaia di alberi tagliati al solo scopo di far posto a piste
ciclabili o altre opere pubbliche. Solo nella città di Milano- ci
dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- si contano oltre
una decina di comitati attivi contro i progetti di taglio di
centinaia di alberi previsti dall'amministrazione comunale, ultimo
caso quella della magnolia di Piazza Cairoli per il quale c'è stata
una rivolta nello stesso consiglio comunale, ma non dimentichiamo i
progetti che prevedevano il taglio degli alberi in via Mac Mahon, nei
parchi a ovest di Milano, in viale Zara e da ieri anche nel parco
Solari. E' mai possibile- conclude Croce- che si debbano fare le
opere solo a scapito degli alberi cittadini come a Cologno Monzese
dove si stanno tagliando centinaia di tigli per fare posto a una
pista ciclabile ed a una fognatura?” A Roma, ma anche Padova,
Ferrara e molte altre città italiane il taglio degli alberi pubblici
o negli spazi privati sta creando una vera e propria rivolta nella
popolazione che ogni giorno si rivolge con decine di email al settore
delle Città degli Alberi di AIDAA per segnalare o denunciare scempi
avvenuti o programmati. “Il problema degli alberi in città è un
problema di cui si inizia a parlare finalmente- ci dice Salvina
Inzana responsabile ambiente AIDAA- e che noi seguiamo con attenzione
giorno per giorno, le amministrazioni locali tagliano gli alberi
decennali per lasciar posto a dei veri e propri stuzzicadenti che
spesso non cresceranno mai e cosi facendo risparmiano sui soldi della
manutenzione”. Nel corso del 2014 si calcola che nelle città
italiane saranno tagliati complessivamente oltre 300.000 alberi con
più di dieci anni di vita, per questo motivo AIDAA propone che nelle
leggi di tutela dell'ambiente venga inserito il reato penale di
Albericidio, vale a dire la punizione con il carcere per chi taglia o
prevede di tagliare inutilmente gli alberi pubblici non malati.