SIAMO ALLA FOLLIA QUESTO SIGNORE NEL SUO ARTICOLO AL QUALE HO DOVUTO REPLICARE PER FORZA DI COSE SOSTIENE CHE UCCIDERE GLI ORSI O SPARGERE BOCCONI AVVELENATI E' UN DIRITTO DI CHI VUOLE DIFENDERE LA SUA PROPRIETA' APPARE EVIDENTE CHE O SIAMO DI FRONTE A UN VERO E PROPRIO DELIRIO OPPURE SIAMO DI FRONTE A UN TENTATIVO SOSTENUTO DAL MONDO VENATORIO DI TORNARE INDIETRO DI CINQUANTANNI NELLE LEGGI DI TUTELA SUGLI ANIMALI. VI ALLEGO IL LINK DELL'ARTICOLO IN QUESTIONE E QUI SOTTO LA MIA RISPOSTA CHE DOVRA' PER LEGGE ESSERE PUBBLICATA SUI SITI CHE HANNO DATO SPAZIO ALLE TESI FOLLI DI QUESTO SIGNORE CHE SI DEFINISCE STUDIOSO DEGLI ORSI....(sich)...http://www.caffeditrice.com/aiw-quando-dellorso-si-occupano-gli-incompetenti/
LA MIA RISPOSTA
QUELLI CHE INCITANO AD
UCCIDERE GLI ORSI
Di Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA
L'aquila (16 settembre
2014) – Da ieri i siti dei cacciatori e quelli dedicati alla
caccia, stanno pubblicando un articolo a firma di Franco Zunino che
si definisce primo studioso dell'orso marsicano nel quale si fanno
considerazioni sulla taglia da noi messa per individuare il
responsabile dell'uccisione dell'orso marsicano avvenuta per
avvelenamento. Non mi è facile entrare nel merito di quanto
scritto da uno che sostiene che è normale se uno ricorre al veleno
per uccidere un orso al solo fine di tutelare i propri interessi,
oppure che sostiene che con la taglia AIDAA si possono seminare tanti
campi di mais o che infine il problema non è l'uccisione di Daniza
ma il fatto che lei abbia aggredito il fungaiolo. Penso
che simili stupidaggini si commentino da sole. La legge è legge e
questo signore incita ad ignorarla, anzi ancora peggio sostiene che è
giusto uccidere un orso quando questo magari va a fare un giro nel
pollaio di un cacciatore o che è giusto mettere i bocconi avvelenati
in giro e poi chi se ne frega se questi ammazzano animali del bosco o
animali di proprietà. Per Zunino questo è accettabile in quanto
viene fatto per tutelare gli interessi del singolo. Su una cosa
Zunino ha ragione, i soldi della taglia di AIDAA SONO SOLDI
PRIVATI per i quali lui non deve e non ha diritto di metterci becco.
Dei nostri soldi facciamo
quello che vogliamo e sopratutto li impieghiamo come meglio crediamo.
Il messaggio che invece non deve passare è quello secondo cui un
agricoltore o un cacciatore o chiunque altro possa permettersi in
barba alle leggi possa farsi giustizia da solo. Appare evidente che
il cosi detto studioso dell'orso marsicano o non conosce le leggi
italiane a tutela degli animali o ancora peggio le conosce e se ne
frega. Sulle altre amenità scritte da Zunino non mi soffermo nemmeno
sono semplici stupidaggini e come tali vanno liquidate senza degnarci
di replicare. Per il resto il caro Zunino incita a non rispettare le
leggi e come tale commette un reato o per lo meno istiga a
commetterlo e per questo non ci va bene, e non solo non ci va bene ma
ci preoccupa molto. Se l'atteggiamento proposto da Zunino passa sotto
silenzio tutto diventa lecito, avvelenare, sparare ed uccidere al
solo scopo di tutelare il proprio pollaio. Questo è inaccettabile e
per questo oltre alla richiesta di pubblicare secondo legge la
rettifica chiediamo all'omino che si definisce studioso le scuse
pubbliche per le minchiate che ha scritto, altrimenti la palla passa
alle procure, per lui e per chi pubblicandolo senza rettifica
condivide l'incitamento a compiere reati da codice penale.
Lorenzo
Croce