GATTI NERI UCCISI IN RITI
VUDU' DA PROSTITUTE NIGERIANE
Milano (5 luglio 2014) –
Un nuovo pericolo incombe sui gatti neri. Infatti è di questi giorni
la notizia che in diverse zone d'Italia i gatti (ed i particolare
quelli neri) vengono uccisi nel corso di riti vudù utilizzati dalle
sfruttatrici per mettere paura e sottomettere le prostitute di
origine nigeriana che sono costrette a prostituirsi ai bordi delle
strade italiane. Al momento si hanno notizie certe di diffusione di
questo ennesimo orribile fenomeno in alcune provincie del nord Italia
(Torino-Alessandria-Asti-Novara-Milano-Cremona-Verona-Brescia) e del
centro sud Italia (Bari- Roma – Foggia-Parma e Perugia) dove sono
attive organizzazioni che sfruttano le prostitute provenienti dalla
Nigeria. In particolare secondo le notizie raccolte direttamente dai
volontari AIDAA i gatti vengono usati in riti vudù dove i gatti
vengono dapprima torturati e poi uccisi durante i riti di magia nera
utilizzati per soggiogare le prostitute che vorrebbero ribellarsi.
“Abbiamo notizie certe e dirette di riti vudù in cui sono stati
torturati ed uccisi almeno duecento gatti neri nel corso dell'ultimo
anno nelle zone del Torinese, nel Rhodense (Milano) e nella zona di
confine tra le province di Brescia e Cremona- ci dice Lorenzo Croce
presidente di AIDAA- è un fenomeno che secondo le stesse prostitute
nigeriane da noi sentite è diffuso anche in altre zone del nord e
del centro Italia. I gatti verrebbero forniti da alcuni italiani che
si occupano anche dei preparativi dei riti che avvengono spesso in
case private, ma anche nei boschi adiacenti le zone in cui le donne
da soggiogare con questi riti afro-americani sono da sottomettere”.
POSSEDUTA DURANTE UN RITO VUDU' |
A informare AIDAA di questi riti sono alcune ex prostitute nigeriane
di fede cristiana ed animista che operano nella zona del Rhodense, a
Torino, Magenta e Novara. Secondo una stima prudenziale sarebbero
circa 500 i gatti usati ogni anno in questi riti che si ripetono a
cadenza fissa ogni due mesi e ad ogni arrivo di nuove prostitute che
vengono attraverso questi riti spaventate ed obbligate a
prostituirsi. “Quest'anno- conclude Croce- dedicheremo la giornata
del gatto nero del 17 settembre proprio per denunciare questa
ennesima forma di superstizione che costa la vita ad altri gatti neri
oltre alle migliaia uccisi in riti esoterici e a quelli uccisi per
scaramanzia.