Palermo (21 luglio 2014) - Sono oramai oltre duecento le segnalazioni che in questo primo scorcio di estate arrivano dalle spiagge siciliane dove bagnanti che si sono recati in vacanza con il loro cane si sono visti allontanare dalla forza pubblica dalle spiagge di molte località non da ultimo dalle spiagge di Avola e Trabia e per molti di loro è scattata la multa in quanto in base ad un decreto regionale del 1998 nelle spiagge siciliane è proibito portare i cani. Ma la stragrande maggioranza di quelle multe sono impugnabili, e quest'anno AIDAA le impugnerà ad una ad una davanti ai giudici di pace, in quanto la regione Sicilia pur avendo emesso un ordinanza di divieto di tenere il cane in spiaggia già dal lontano 1998 si è ben guardata dal predisporre i cartelli segnalatori di tale divieto che dovrebbero comparire sulle porzioni di spiaggia libera dove questo divieto è in essere. I primi ad accorgersi di questa mancanza sono proprio i vigili, che per fortuna loro, molto spesso si limitano a chiedere l'allontanamento dei bagnanti con il cane dalla spiaggia senza elevare la sanzione che sanno benissimo essere illegittima per mancanza della segnaletica obbligatoria. "Che una regione a vocazione turistica quale la Sicilia abbia un'ordinanza regionale risalente al 1998 in cui si vieta l'ingresso dei cani in spiaggia è già di per se un'anacronismo storico- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma che addirittura di 16 anni non si metta la segnaletica obbligatoria mi appare ancora più assurdo, noi vogliamo spiagge libere, ma vogliamo anche che le leggi siano rispettate innanzitutto da chi le fa. E nel caso specifico dalla regione Sicilia, che invitiamo ad abolire quell'ordinanza anacronistica e a sostituirla con una che permetta di avere almeno il 10% delle spiagge libere attrezzate accessibili ai bagnanti con i propri amici pelosi".