CUCCIOLI PUGLIESI DA ADOTTARE |
Il sistema era ben oliato, e
andava dalla raccolta dei cani per strada, fino al trasporto dei medesimi al
nord attraverso un servizio di staffetta fittizio, non in regola dove il
trasporto veniva fatto pagare agli adottanti fino a ottanta euro a cane (mentre
il trasportatore abusivo, con un furgone non in regola ne incassava quindici
euro per i cani che stanno a livello pavimento fino a sessanta euro per i cani
che viaggiano in terza fila e che quindi non prendono su di se gli escrementi
degli altri). Ma fin quando i cani viaggiavano una volta o due al mese nessuno
ci aveva fatto caso, quando invece i trasporti sono arrivati ad essere oltre
una decina al mese qualcuno ha iniziato ad insospettirsi. E tassello dopo
tassello siamo arrivati a scoprire come funziona questo giochino che sarebbe da
considerare una truffa di piccolo cabotaggio se dietro non vi stia un vero e
proprio mercato illegale dei cani. Ma vediamo nel dettaglio quanto è andato
sempre più emergendo in questi giorni sia per quanto concerne l’organizzazione
e le sue ramificazioni a livello locale, nazionale ed internazionale,sia per
quanto riguarda il sistema di trasporto e il giro economico che si nasconde
dietro questa organizzazione a delinquere.
L’ORGANIZZAZIONE
A gestire tutta la baracca sono
alcune persone di sesso femminile residenti in provincia di Bari che agiscono
con un sistema delinquenziale ben strutturato. L’organizzazione vede ai vertici
due o tre donne una delle quali espulsa da due associazioni animaliste proprio
per la sua poca trasparenza, che raccolgono le richieste dei cani da adottare
per via legale e quelle per via illegale (trasporto all’estero e vivisezione?)
I cani da adottare legalmente vengono gestiti attraverso il sistema delle
inserzioni sui siti specializzati e sui social network e attraverso una rete di
volontarie operanti specialmente nelle regioni del nord Italia e per questi
cani vengono chieste delle contribuzioni volontarie che di solito si aggirano
attorno a poche decine di euro e servono a coprire le spese di viaggio, le
vaccinazioni ed altre piccolI interventi fatti sui cani. Ovviamente tutto questo
è perfettamente legale. Le donazioni arrivano su carte postali predisposte
mentre il viaggio spesso viene pagato in nero e i cani viaggiano senza
assicurazione ma questo non avviene sempre.
IL DOPPIO SISTEMA
Accanto a questo sistema di
adozioni assolutamente legale e di per se meritorio, esiste un secondo canale
di adozioni illegale e che spesso ha come destinazione finale i laboratori
oltralpe o i canili tedeschi dove i cani vengono pagati fino a 50 euro l’uno.
In questo secondo filone i cani che partono dalla provincia di Bari e da altre
realtà della Puglia sono spesso cuccioli raccolti dai privati ma che non
vengono affatto microchippati e messi in adozione secondo il sistema
sopradescritto, ma che vengono tenuti in disparte, spesso in struttura
parallele ai canili pubblici dove queste persone agiscono insieme a volontarie
oneste. Nelle strutture parallele possono accedere solo poche persone, cioè
quelle che sono a conoscenza della destinazione finale di questi cani. Il trasporto anche in questo caso avviene
attraverso un sistema che a prima vista appare legale,ma che in realtà ha al
nord e prevalentemente in alcune strutture ricettive situate in Emilia Romagna,
Lombardia e Basso Veneto, una rete di ricevimento di questi animali che poi
vengono dirottati verso il nord Europa attraverso una rete di 23 pseudo
associazioni animaliste presenti in Italia e dirette da persone di nazionalità
tedesca, svizzero tedesca o austriaca che hanno lo scopo di vendere questi cani
nei paesi nord-europei. I pochi fortunati finiscono effettivamente in famiglie
e questo serve a dare una parvenza di legalità a questo traffico illegale di
cani che scompaiono in un numero pari a circa un centinaio alla settimana.
IL SISTEMA DI PAGAMENTO
Per quanto riguarda i cani
adottati legalmente, possiamo dire che le offerte volontarie vengono versate su
post pay o altre carte prepagate e che comunque questi soldi servono
effettivamente a mantenere vivo il giro di legalità che però nasconde un ben
più vasto sistema di traffico illegale di cani.
LA MALAVITA
Come si è dimostrato anche nella
giornata odierna, una volta individuate le persone che stanno dietro questa
organizzazione si muovono in parallelo malavitosi che attraverso telefonate
anonime o altro minacciano di morte e quant’altro. E questa è la riprova che
abbiamo messo le mani nella marmellata grossa.
LE CONNIVENZE
Ci sono poi da verificare il
ruolo di un paio di funzionari pubblici che operano insieme a queste signore e
capire se si tratta di persone che agiscono in buona fede, o come purtroppo
pensiamo di persone che invece usano il loro ruolo ufficiale per coprire i
loschi traffici e per intimidire coloro i quali non vogliono sottostare a
questo sistema.
I PAGAMENTI ILLECITI
I pagamenti illeciti avvengono
attraverso vaglia postali online (di cui abbiamo traccia e copie) e attraverso
pagamento su post pay o sistema di money trasfert intestato a ignare mamme,
nonne o zie delle persone dell’organizzazione criminale.
IL GIRO ECONOMICO
Il giro economico di tutta questa
struttura che muove nella parte illegale circa 4000 cani l’anno raccolti e
spediti illegalmente verso il nord ITALIA e poi verso la destinazione finale si
aggira attorno ai 70.000 euro l’anno ai quali vanno aggiunti i soldi del
trasporto che viene effettuato spesso da persone conniventi con il gruppo
malavitoso e che ha un incasso di circa 3.200 euro a viaggio 800 dei quali
finiscono nelle tasche del trasportatore mentre gli altri vengono spartiti a
vario livello tra le persone che si occupano di recuperare i cani direttamente
in Puglia, chi li gestisce e chi dal nord si prende la briga di mandarli all’estero.
LA DENUNCIA
E’stata presentata circostanziata
denuncia con nomi e cognomi e con le prove di quanto descritto.
I VOLONTARI
A parte pochissime persone,i
volontari e le persone che si occupano ai vari livelli delle adozioni regolari
sono assolutamente ignari dei traffici paralleli, quindi il consiglio che diamo
è quello di verificare tutti i passaggi prima di adottare un cane non
proveniente da strutture legalmente riconosciute o associazioni.
Non siamo noi denunciando che
mettiamo a repentaglio il lavoro delle centinaia di onesti volontari, ma le
poche persone che dietro questo lavorano lucrano migliaia di euro ogni anno
sulla pelle dei cani e su quella dei loro stessi volontari.