Importante vittoria di AIDAA ed in particolare del suo avvocato comasco Grazia Scarola in una causa civile presso il tribunale di Busto Arsizio in provincia di Varese. Di seguito la ricostruzione della vicenda a firma della stessa avvocato Grazia Scarola.
lui potrà continuare a dormire sonni tranquilli |
E sì, siamo alle solite, c'è ancora qualcuno che vorrebbe veder applicato il Regolamento laddove si vieta la detenzione e/o il possesso in condominio di animali domestici.
Quel vicino di casa si era impuntato e, sventolando sotto al naso del Sig. B. - proprietario del cane - il Regolamento contrattuale, minacciava azioni legali nel caso il malcapitato cane non fosse stato allontanato. Eppure il Sig. B. aveva scelto quella tipologia abitativa, con giardino di proprietà, proprio per portare con sé anche il proprio pastore tedesco facente parte della propria famiglia da ormai 8 anni; quindi di allontanare il cane proprio non ne voleva sentir parlare.
Il Sig. B. si era quindi rivolto ad un primo Legale il quale, esaminata la questione, gli aveva risposto con parere: "...il regolamento contrattuale in effetti prescrive che è vietato tenere il cane e tale prescrizione vige a tutti gli effetti. Ho invitato il Legale avversario a concordare un incontro tra le parti al fine di raggiungere intese evitando anche inutili spese. Veda nel contempo se si può trovare una diversa soluzione di "sistemazione" del cane...". Il Sig. B. era inorridito alla lettura di quanto sopra! Come, dopo ben 8 anni di convivenza col proprio fedele cane avrebbe dovuto trovargli "una diversa soluzione di sistemazione"? E dove? Avrebbe dovuto abbandonarlo sotto un ponte? Lasciato in pensione? Optato per il canile? Questo no, questo mai!
Il Sig. B. decideva allora di rivolgersi al Tribunale degli Animali di AIDAA che lo metteva in contatto con la sottoscritta.
Non c'era da esitare ulteriormente, il cane aveva tutto il diritto di continuare a vivere con la propria famiglia - che lo adorava - e viceversa quest'ultima aveva tutto il diritto di non essere costretta ad allontanare il proprio amico fedele.
Nel frattempo il vicino M. aveva provveduto ad instaurare una causa civile avanti il Tribunale di Busto Arsizio nei confronti della famiglia del Sig. B. Quest'ultima mi ha conferito mandato per la difesa e, nella stessa causa, ho rappresentato anche AIDAA, che è intervenuta in giudizio a sostegno dei proprietari del cane.
Ora, a distanza di due anni, ecco la sentenza! Abbiamo vinto!!! Ha vinto il cane del Sig. B. che potrà continuare a vivere con la propria famiglia, che lo adora e che ha lottato contro l'arroganza e la prepotenza gratuite del vicino di casa.
In base alla sentenza il Regolamento di condominio non potrà essere infatti opposto al Sig. B.