Secondo alcune associazioni animaliste è positivo il risultato ottenuto con il decreto governativo di recepimento della normativa europea sulla vivisezione che ha di fatto smembrato e distrutto le poche cose buone contenute nell'articolo 13 salvando di fatto solo quello che i vivisettori hanno concesso.
Secondo questi signori che in passato avevano applaudito la normativa europea facendo poi marcia indietro a tutta birra è una vittoria il fatto che saranno vietati gli esperimenti sulle scimmie, saranno vietati i test bellici, e quelli sui randagi e che saranno vietati gli esperimenti sugli animali con dolori gravi, saranno vietati i test di droghe, alcool, tabacco e per trapianti di organi animali; (confermati i divieti di test su cani e gatti randagi e su animali resi afoni)-. Quello che pochi hanno il coraggio di ammettere in questa che non è stata solo una sconfitta ma una vera debaclè è il significato di quella parolina: SARANNO: infatti saranno vietati tutti gli esperimenti di cui sopra solo a partire dal gennaio del 2017 e questo vuol dire che per tre anni non cambia assolutamente niente (anzi molto poco) rispetto a quello che avviene oggi nei laboratori, ma non è tutto: infatti tutti questi miglioramenti parziali sono ulteriormente in bilico in quanto nel decreto si parla chiaramente del fatto che questi test saranno aboliti PREVIO IL RICONOSCIMENTO DI METODI ALTERNATIVI. ma ad oggi di questo riconoscimento e di queste attività rimangono solo ed esclusivamente parole e intenzioni, non ci sono fondi disponibili.
Cosa rimane?
Rimane la chiusura di Green Hill ma non il divieto di sperimentare sui cani che anzichè essere allevati in provincia di Brescia saranno acquistati all'estero, e in condizioni di allevamento peggiori rispetti a quelli da lager di Green Hill, rimane il divieto di esperimenti sulle scimmie antropomorfe, e il divieto (?) di esperimenti bellici, anche se su questo ultimo punto ci sono molti interrogativi in quanto essendoci il segreto militare questo divieto può essere aggirato senza nemmeno che noi ce ne accorgiamo.
Si può chiamare questa vittoria?
Può gioire la Brambilla per aver chiuso Green Hill facendo pagare i cani ai volontari che li hanno adottati, barattando questa vittoria di pirro con la morte di almeno 3 milioni di animali da qui al 2017?
Può gioire la Brambilla per aver chiuso Green Hill facendo pagare i cani ai volontari che li hanno adottati, barattando questa vittoria di pirro con la morte di almeno 3 milioni di animali da qui al 2017?
Possiamo chiamare vittoria la assoluta assenza di protocolli alternativi seri, e ancora peggio l'assenza di fondi previsti per le ricerche alternative?
Possiamo chiamare vittoria l'aver il governo smantellato la stragrande maggioranza delle pochissime concessioni contenute nell'articolo 13?
No. Sulla vivisezione dobbiamo essere chiari: ABBIAMO PERSO. ED ABBIAMO PERSO PER LA COMPLICITA' DI CHI ANCORA NASCONDE LA VERITA'.
Sulla vivisezione e la sperimentazione scientifica hanno vinto le lobbye dei vivisettori e dei ricercatori, ha vinto Garattini e la sua banda, ha vinto una concezione arcaica della SPERIMENTAZIONE che mette al centro ancora il vecchio metodo della sperimentazione con animali.
Si poteva e doveva osare di più. Si è accettato supinamente quasi come un atto dovuto la scelta di andare avanti di altri tre anni con la sperimentazione animale voluta dal ministero della Salute e dal ministro Lorenzin che si è messa a pecorina davanti alle lobbye dei vivisettori.
Si poteva e doveva osare di più, come noi ed altri abbiamo da sempre sostenuto, SI DOVEVA ACCETTARE la procedura di infrazione, la supermulta, accettando di pagare anche un prezzo economico in nome della ricerca alternativa e in nome dei nostri ideali.
La verità è che chi doveva fare non ha fatto, chi doveva sostenere si è accontentato, e si è accontentato di un pugno di lenticchie in cambio della pelle degli animali.
Abbiamo perso, una battaglia pesante, hanno perso gli animalisti che si sono battuti come noi da subito contro la sperimentazione animale, per il rigetto di questa legge, hanno perso sopratutto gli animali che saranno massacrati nei prossimi tre anni nei laboratori italiani.
Abbiamo perso ma non siamo domi. La guerra è ancora lunga, si può vincere, a partire proprio dall'Unione Europea, dall'obiezione di coscienza dei giovani ricercatori che devono seriamente astenersi dal compiere esperimenti sugli animali.
Occorre una rivoluzione culturale che si deve affiancare al milione di firme raccolte per l'abolizione della norma europea.
Occorre ripartire da zero, occorre imporre una visione nuova, occorre imporre al governo di trovare i fondi per la ricerca alternativa. Altrimenti tra tre anni saremo ancora qui allo stesso punto, al punto di partenza. E vi giuro su me stesso che spero davvero di non dover ripetere come questa volta ancora una volta la frase VE L'AVEVAMO DETTO.
Non sarebbe solo una sconfitta, sarebbe la fine del movimento animalista e degli antivivisettori.
Lorenzo Croce