VIVISEZIONE: IN EUROPA UCCISI 11 MILIONI DI ANIMALI NEL 2011
Bruxelles
(31 dicembre 2013) - Sono dati veramente impressionanti quelli
pubblicati nei rapporto dell'Unione Europa da cui risulta che nel
2011 sono stati uccisi oltre undici milioni di animali a causa della
sperimentazione animale nei 27 paesi dell'UE. L'Italia secondo questo
rapporto si trova al quinto posto sui ventisette con quasi un milione
di animali usati nella sperimentazione. Tornando ai dati Europei non
vi sono miglioramenti concreti per gli animali, anche se
complessivamente si nota una leggera diminuzione degli animali
utilizzati (-4,3% unica nota positiva), ma questo non è dovuto
all'applicazione della ricerca alternativa cosi come prevede la legge
ma solo per un calo di fondi a disposizione dei ricercatori di alcuni
paesi. Vale a dire: La pietà come necessità.
Tra
i dati peggiori si assiste ad un pauroso incremento dei dati relativi
agli animali utilizzati nelle ricerche di base che passano dal 38 al
46%, si registra inoltre un aumento del 17% dei topi usati per studi
di biologia di base con un forte sviluppo di animali “geneticamente
modificati”,
Secondo
il rapporto UE inoltro vi sono ancora animali utilizzati per gli
esperimenti a fini cosmetici. Rispetto agli anni precedenti gli stati
che hanno utilizzato il maggior numero di animali con percentuali che
superano il 135% rispetto al 2010 vi sono l'Irlanda, la Repubblica
Ceca e due paesi baltici quali l'Estonia e la Lettonia. Aumenti si
registrano nel numero degli animali selvatici utilizzati, in
particolare volpi, tasso, foche,lontre e furetti con un incremento
spaventoso del 75%. Aumentano del 30% i pesci uccisi negli
esperimenti e dell'8% quello dei conigli. Venendo agli animali a noi
più vicini in Europa nel 2011 per la sperimentazione scientifica
sono stati ammazzati 18.000 cani, 4.000 gatti e oltre 6.000 scimmie.
“Questo
quadro assurdo- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA-
ci dimostra come la legge europea sulla vivisezione, approvata in
Italia con qualche miglioramento rispetto al testo Ue e a suo tempo
sostenuta entusiasticamente da diverse importanti associazioni
animaliste e sostenuta da parlamentari quali l'ex ministro Brambilla
è assolutamente inadeguata, cosi come sono rimasti solo dei buoni
propositi le scelte ed i finanziamenti destinati alla sperimentazione
alternativa e senza animali. Noi da sempre- ci dice Croce- siamo
stati contrari alla legge europea, da sempre abbiamo sostenuto che
anche a fronte di sanzioni l'Italia avrebbe dovuto dichiararla non
ricevibile. Anche da noi- continua Croce- e gli avvenimenti degli
ultimi giorni lo confermano rischiano di slittare i tempi per la
riduzione della sperimentazione animale che potrebbe iniziare a
ridursi solo nel 2017 cosi come vorrebbe il governo e lo stesso
ministero della salute. Noi chiediamo- conclude Croce- che il decreto
arrivato in Senato lo scorso 3 dicembre sia fermato in quanto in esso
sono contenute affermazioni false in relazione alle audizione di
associazioni animaliste che avrebbero approvato questo allungamento
dei tempi. Non ci è dato sapere ancora chi siano questi sedicenti
animalisti, ma sicuramente queste posizioni non avranno mai la nostra
approvazione nemmeno parziale”.