RICEVIAMO QUESTO APPELLO DI FRANCESCA BALBONI CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO SUL BLOG AIDAA
Documenti fondamentali per comprendere
quanto è accaduto e accade sono il libro Epopea dei gatti della
Sapienza, assieme a un centinaio di esposti e svariate denunce alla
procura della Repubblica, soprattutto recenti, presentati al
Commissariato locale, sotto la cui egida la professoressa Francesca
Balboni, - pilastro fondamentale della colonia – opera da oltre tre
anni, riuscendo a contenere le perdite che si erano verificate negli
anni precedenti come ben specificato nel libro.
Aggressioni di teppistelli, cani di
grossa taglia lasciati liberi vicino alle postazioni dei gatti,
aggressioni verbali anche violente, questo è quanto i gatti della
Sapienza e Francesca Balboni, docente in pensione, hanno affrontato
quotidianamente, tanto che nei casi più gravi - quando è stata
messa a rischio l'incolumità dei gatti e di chi li accudisce - ha
dovuto presentare esposti e denunce alle autorità competenti.Ciotole
dell'acqua rovesciate o inquinate, qualcuno continua a spaventarli,
o meglio, a terrorizzarli, una gatta è stata rimossa dal suo rifugio
di anni e così via...
Priva la colonia di una attribuzione
dal 2009, ha continuato il suo volontariato finanziando il cibo utile
per la colonia.
Come spiega nel libro – negli anni
passati sono stati salvati parecchi gatti sottraendoli da situazioni
di pericolo mortale e dati in affido secondo le decisioni (gatti neri
e non) dall'allora responsabile e dal Rettore (delle autorità
competenti) assieme ai quali sono stati esaminati caso per caso.
Mai si è pensato di eliminare in tutto
o in parte la colonia: le adozioni erano sempre e solo finalizzate
alla salvaguardia dei gatti.
Ora cinque gatti, in pericolo, assai
esposti, in base a testimonianze e denunce alla procura,
attendono da mesi di essere accolti da chi li ha già adottati, su
autorizzazione del gennaio 2013 dell'attuale responsabile della
colonia (dal gennaio 2011), ma il salvataggio è ostacolato in modo
sistematico, mettendo quindi in grave pericolo la loro vita.
Alcuni di questi gatti hanno necessità
in assoluto ,una volta salvati, di essere portati dal veterinario,
non essendo sufficienti le continue cure apprestate fino ad oggi.
Allora chi li ama, chi li sta curando in mezzo a tanti disagi o a chi
non sta muovendo un dito per loro?
Leggiamo direttamente nelle
testimonianze di chi cerca di aiutarla a "presidiare" la
colonia contro gli assalti quotidiani: scrive Carlotta F.:
un episodio: poco tempo fa ho
trovato trovo nei pressi dei punti di rifugio dei gatti un gruppetto
di teppistelli messi in circolo che minacciava con le bici di
schiacciare i gatti; un'altra volta, incuranti del fatto di
spaventare i gatti, giocavano con palloni e con i pattini nei pressi
dei nascondigli della colonia.
A questo si aggiungono piccoli atti
vandalici nei confronti dei gatti, come il rovesciamento delle
ciotole dell'acqua, o l'aggiunta di sostanze tipo sapone.
Una volta addirittura sono riusciti
a prendere le scatolette in un attimo di nostra distrazione e a
sparpagliarle lungo i vialetti di mezza università.
A questo si aggiungono cani di tutte
le taglie lasciati in giro a pochi metri dalle gatte terrorizzate che
non sanno più dove andare per salvarsi e i proprietari
che ci dicono che i loro cuccioloni
(husky, labrador, pastori tedeschi ecc) vogliono solo giocare, ma
mettetevi voi al posto dei gatti che si vedono arrivare addosso i
"cuccioloni" !!!! Così se chiediamo loro per favore di
spostarsi o di tenerli al guinzaglio perché lì c'è una colonia
felina, ci sentiamo rispondere, nel caso migliore che loro sono una
"colonia canina, altrimenti sono insulti e minacce
Ancora, scrive Paola F:
La professoressa Balboni non si
limita a dedicare molto tempo all’accudimento che la impegna fino a
tarda sera, ma opera anche in un ambiente ostile per il fastidio
dimostrato da molti membri del personale e dalla frequentazione della
città universitaria da parte di persone che si divertono ad
infastidire gli animali a volte aizzando contro di essi i loro cani.
Ho potuto constatare di persona
quanto affermo avendo spesso accompagnato la professoressa nel suo
giro di assistenza e posso testimoniarne la serenità e la
disponibilità – nonostante, ripeto, le condizioni avverse in cui
si trova ad operare – nei confronti degli animali ma anche di
quanti dimostrano interesse e attenzione per la sua opera e per i
suoi assistiti. Ho avuto modo di assistere in più occasioni alla
cura di colonie feline ma raramente ho potuto constatare altrettanta
abnegazione.
Leggiamo infine da Rosolino B.;
Purtroppo il notevole impegno
necessario per accudire questa colonia, viste le difficoltà che si
incontrano, porta i volontari ad abbandonare dopo qualche tempo,
sapendo che ai gatti ci pensa in ogni caso la professoressa. Per
questo motivo, di fronte a tanto impegno e a tale abnegazione, ai
sacrifici non solo fisici ma anche economici di cui personalmente
sono testimone, mi chiedo quale sia l'interesse e di chi ad
osteggiare un'opera tanto meritoria.
Già, chi può avere interesse ad
osteggiare, boicottare Francesca Balboni? Forse il motivo va
ricercato nel fatto che è al di fuori delle parti non condizionabile
e quindi di ostacolo ad una strategia di infangamento dell'immagine
dell'Università, che vede come vittime incolpevoli soprattutto gli
abitanti della colonia felina.
Basti pensare che improvvisamente
qualcuno ha iniziato a lordare marciapiedi e aree verdi abbandonando
numerosi mucchietti di croccantini e cibo umido di scarsa qualità
che si riempiono ben presto di insetti, e attirando topi, indecoroso
e rappresentante un pericolo per la salute dei gatti e di chi fruisce
dell'Università.
Ma Francesca Balboni non intende certo
lasciare il campo a chi vuole impedire la sua opera e continua con
serenità il suo impegno, trovandosi costretta a dover rispondere,
anche a livello legale, alle ridicole diffamazioni che taluni
soggetti hanno tentato di diffondere.
Non lasciamo però da soli lei e i
pochi volontari che l'aiutano in questo difficile compito. Potete
aiutarla a sostenere la sua meritoria opera comunicando la vostra
disponibilità al numero 3394837254,