Io sottoscritta Urbano Filomena, referente A.I.D.A.A. “Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente” presso il comune di Terlizzi e volontaria preso il canile “The Animal’s Angel’s comunico quanto segue:
Nel
canile suddetto è scoppiata negli ultimi giorni un’epidemia di parvovirosi
(gastroenterite). che ha causato la morte di molti cuccioli. La triste storia è venuta a galla quando un
cucciolo adottato da persone del nord, è arrivato a destinazione presentando
uno stato di salute cagionevole. Subito portato in clinica è stato
diagnosticato, attraverso esami di laboratorio che il cucciolo era affetto da gastroenterite.
In serata è deceduto. A questo cucciolo
era stata somministrata la prima dose di vaccino dai medici Asl di competenza.
Questo
succedeva di sabato notte. Al danno della perdita del cane, gli adottanti hanno
dovuto corrispondere euro 300 per la clinica!
La
domenica ho immediatamente chiamato il gestore del canile, per fare in modo che
i cuccioli fossero ricoverati con immediatezza presso strutture adeguate. Il
gestore ha chiamato il dirigente ASL e, quando ci si è posto la domanda “CHI
PAGA?” ha rimandato ogni tipo di intervento al lunedì. Il dirigente Asl aveva
comunque acconsentito al trasferimento dei cani. (Questo l’ho saputo il lunedì)
Sono
andata in canile lunedì e già altri tre cuccioli erano morti.
Mi
sono recata dal dottor Coppola per esprimere il mio grande disappunto per tale
leggerezza a discapito della vita, oltre al fatto che noi meridionali ci
meritiamo per la poca attenzione il disgusto da parte degli italiani che vivono
altrove e mi ha risposto che il gestore del canile non aveva preso
provvedimenti perché non voleva forse addebitarsi le spese del ricovero.
la responsabile aidaa terlizzi urbano filomena |
Il
dottor Coppola dava il lunedì il permesso di portare in uno studio
veterinario i cuccioli, lasciando ai
medici la “scelta” di “quale cucciolo” tentare di salvare! Ci sono stati
consegnati solo quattro cuccioli.
Su
quattro cuccioli tre sono salvi, mentre in canile quasi tutti sono morti, ben
dodici cuccioli seguiti nei mesi scorsi con attenzione, anche da un gruppo di
ragazzi che hanno rinunciato alle vacanze per fare volontariato in canile.
Dietro
questo scandalo, alimentato anche da animalisti del Nord e dagli adottanti che
avevano già inoltrato con esiti positivi le adozioni di quasi tutti i cuccioli,
il dottor Coppola ha pensato “bene” di chiudere il sanitario ai cuccioli,
ritenendo il canile un luogo non idoneo per la loro salute.
Ci
ha consigliato di creare una struttura solo per loro, dove possano essere
accuditi esclusivamente da volontari, più attenti alle cure specifiche dei
cuccioli e sotto la tutela di veterinari.
Corre
l’obbligo di mettervi al corrente di un altro “fatto” gravissimo, a discapito dei
cani e del canile di Terlizzi.
Pochi
mesi fa un cane affetto da cimurro è stato portato nel canile di Ruvo di Puglia
(BA). Le volontarie dello stesso si sono rifiutate di farlo entrare, ben
sapendo che sarebbero andate incontro ad una strage.
Il
dirigente ASL, pertanto ha chiuso il loro sanitario e ha portato il cane nel
canile di Terlizzi. Ovviamente non è
stato riferito a nessuno, compreso i gestori (almeno così ci dicono), che la
malattia era estremamente contagiosa e praticamente “incurabile”. Infatti lo
stesso cane è stato soppresso dopo pochi giorni.
I
cani presenti nel sanitario si presentavano in ottime condizioni, pronti a
passare nel rifugio…quando in breve tempo hanno iniziato a morire con un
referto “presunto cimurro!”
Sono
morti tra atroci sofferenze anche cani che erano stati adottati…in famiglia e
sotto gli occhi dei bambini!
Il
dirigente Asl mi risponde che i sanitari accolgono cani malati ma in questo
caso i cani presenti nel sanitario, già microcippati, sterilizzati e vaccinati
perché non sono stati tutelati da quella malattia attraverso strategie idonee?
A noi volontari è stato dato per iscritto che non “dovevamo mettere piede” nel
sanitario (ora capiamo perché) ma gli stessi operatori del canile, non sapendo
la gravità della malattia, hanno utilizzato tutte le misure sanitarie per
evitare il diffondersi della malattia? Di certo, non sapendolo, saranno stati
vettori del virus!
Sono
profondamente delusa e amareggiata e per questo denuncio l’accaduto al Ministero della Sanità , al sindaco del
comune di Terlizzi, non informato dei fatti e il presidente dell’Associazione
che rappresento nel mio paese, dott. Lorenzo Croce.
La
poca sensibilità ha visto decine di cani
morire, dopo essere stati microcippati, vaccinati e sterilizzati, utilizzando
soldi pubblici per diventare poi, nel giro di pochi giorni, carcasse prive di
vita da incenerire, con altri soldi dei contribuenti, cioè noi terlizzesi!
Ho richiesto, per accertare il tutto, un’autopsia
di un cane morto “sano” ma al momento mi è stata rifiutata la richiesta dal
gestore!
Chiedo
giustizia per queste vittime dell’indifferenza e chiedo venga fatta luce su
tutto l’accaduto.
Filomena
Urbano