DI SEGUITO LA TESTIMONIANZA CHOC DI UNA NOSTRA AMICA CHE HA SALVATO ED ADOTTATO UN PECHINESE CHE ERA STATO STUPRATO. IO L'HO LETTA E MI SONO COMMOSSO ALLE LACRIME.
DUE MERAVIGLIOSI PECHINESI |
Premetto
che amo in modo particolare i pechinesi decisi di prendere tutti i
pechi abbandonati nei canili D'Italia che per età, malattia o
difetti nn avrebbero avuto possibilità di adozione. Venni informata
da un canile di roma che avevano questo pechinesino anziano nel
dicembre 2005 che però oltre all'età manifestava strani attacchi
simil epilettici, non ci pensai 2 volte mi misi in auto e mi feci i
600 chilomtri, arrivata vidi questo splendore, un'esserino di circa
12 anni molto, molto piccolo rispetto allo stend forse un 4 chili di
cane, e mentre aspettavo l'ok del servizio vet lo presi in braccio e
mi sorprese l'atteggiamento del volontario sorpreso che il cane si
era lasciato prendere in braccio da un'estranea. (Nessuno ancora
sospettava cosa c'era dietro a questo canetto). In autostrada
vedendolo in continuo movimento ed essendo io alla guida cercai di
calmarlo prima con atteggiamento accondiscendente ma nn ottenendo
risultati lo sfiorai appena con un buffetto sul culetto
e...........si scatenò una belva feroce, mi morse e rimorse sul
braccio al punto che riuscii ad accostare nnn so ancora come.
Arrivata
a casa dove tra l'altro avevo già 4 pechinesi e 2 rotwailer, mio
marito tentò di avvicinarsi ed a quel punto prima il cane
aggressivissimo e poi un'attacco di una strana epilessia senza
perdita di coscienza, ciò che mi commosse è che i fratellini
rimasero tutti accucciati fintanto che il piccolo nn si riprese.A
quel punto come avevo sempre fatto presi appuntamento con la clinica
veterinaria di cui son cliente per una visita generale di controllo e
qui facemmo tutti gli accertamenti per l'epilessia compresa risonanza
ma nulla.....e già nulla!!!! In
quella occasione prendemmo anche appuntamento per la sterilizzazione
che avremmo dovuto effettuare di lì a circa un mese onde permettere
al piccolo di riprendersi dal cambiamento di casa e dal lungo
viaggio. E'
d'obbligo, credo, premettere che la storia del cane era totalmente
ignota, l'unica cosa che sapevo era che era stato trovato abbandonato
in un giardino di Roma. Durante i primi giorni a casa però cominciai
a notare che il cane diveniva una belva se mio marito solo
avvicinava, mentre prendendolo in braccio aveva una strana reazione
della coda e al momento della defecazione faceva un verso quasi di
pianto, io ignorante pensai ad un problema di stitichezza e ritornai
in clinica dove si decise di somministrare farmaci omeopatici che
avrebbero aiutato a rendere meno solide le feci e sospettando
problemi di prostata il prostatide ma dopo 5 gg. nulla ed allora
indagini di tutti i tipi per capire cosa c'era che nn
andava(ovviamente nn mi dilungo nelle sofferenze di quel
piccolino).Si procedette immediatamente alla sterilizzazione pensando
di risolvere il problema ma dopo 2 giorni il cane peggiorò al punto
che con un'ecografia venne diagnosticato un prolasso intestinale per
cui operato d'urgenza per il legamento alla colonna di parte
dell'intestino così che l'intestino avendo meno anse sarebbe stato
meno sellecitato dalla defecazione e primi sospetti ai quali però
era difficile dare un senso vista la taglia di un canetto nn più
lungo di 40 cm......di questo sospetto informai i responsabili del
canile che me lo avevano affidato ed anche loro increduli mi dissero
di non torturare oltre quell'esserino e lasciarlo morire. Invece no
nn solo nn lo lasciai morire ma dopo circa 20 gg. di ricovero tornò
a casa e divenimmo inseparabili e dire inseparabili significa che ero
costretta a portarmi il mio piccolino anche in ufficio, non potevo
lasciarlo mai neanche per un momento perché erano pianti, guaiti ed
attacchi se solo mi chiudevo in bagno. Praticamente mangiava,
respirava e dormiva standomi attaccato. Pian pianino, cominciò ad
accettare anche la presenza di mio marito ma se venivano visite,
donne o bambini, lui stava tranquillo nella sua cesta, uomini si
rintanava nel mio studio in un'angolino dietro il divano e se nn
correvo a prenderlo per stringerlo a me era un'attacco! arrivammo
così verso i primi di agosto e...lui il mio angioletto nero nn
riusciva più a defecare sembrava quasi che ogni volta venisse fuori
parte del retto, così di nuovo clinica dove si decise di indagare su
cosa realmente il piccolo avesse con un'intervento e............retto
completamente lacerato varie aderenze dovute a violenza sessuale
ripetuta per anni ed anni...........Se c'è un Dio non può
permettere un'atto così vile su un'esserino così piccolo ed
indifeso!!!!!!!!!Facemmo la prima plastica e poi ancora per altre 3
volte perché il suo intestino era talmente sfibrato che non reggeva
più di 7/10 mesi.è mancato l'anno scorso perché nn ce la faceva
più, la mia unica consolazione è che per 6 anni circa ha avuto una
vita serena, una casa e tanto amore ma ogni volta che lo ricordo
piango ed il pensiero che mi tormenta è che lui ormai nn serviva più
allo scopo ed è stato abbandonato ma un altro piccolo essere
sicuramente ha preso il suo posto...... Ovviamente è stato seguito
anche da una psicologa perché di solito si pensa solo al danno
fisico, ma i suoi attacchi col tempo e la tranquillità sono
scomparsi senza farmaci di sorta e......sapete la cosa che più mi ha
fatto schifo? Chiunque sapeva della violenza su quest'angioletto
mentre accarezzava tutti gli altri a lui nn rivolgeva neanche uno
sguardo............come fosse stata colpa sua. Quindi GRAZIE di cuore
per esservi interessati a questo problema così grande di cui la
gente bene nn vuol sentir parlare tanto sono solo animali.
pATRIZIA