EUROPA. LE PROPOSTE AIDAA
PER LE TUTELA CANI E GATTI
Bruxelles (25 Agosto
2013) - Sette punti per una politica omogenea dell'Unione Europea a
tutela di gatti e cani, questo è il documento a firma del presidente
nazionale AIDAA Lorenzo Croce presentato alla commissione petizioni
del Parlamento Europeo oggi pomeriggio. I sette punti intitolati NO
PENA DI MORTE- NUOVI DIRITTI PER GLI ANIMALI IN EUROPA partono
dall'abolizione della pena di morte per i cani ed i gatti randagi,
cosa che oggi avviene ancora in diverse nazioni europee prime tra
tutte la Spagna e la Romania, si parla poi della necessità di una
campagna europea di sterilizzazioni finanziata con fondi comunitari,
dell'obbligo della nascita di un anagrafe canina e felina europea con
l'obbligo di microchip comunitario, ma anche della necessità di
uniformare le politiche europee del trasporto di animali e di
adottare normative uniche sulle adozioni nazionali ed internazionali,
favorendo in questo le adozioni sul territorio e realizzando l'albo
delle associazioni riconosciute. Infine il documento propone una
normativa unica per le politiche di repressione dei reati contro gli
animali e contro la loro uccisione con pene che vanno fino a 10 anni
di reclusione, raddoppiate se i reati riguardano l'abuso sessuali di
animali e minori e la pubblicazione e diffusione di film con
contenuto di pedopornografia con bimbi ed animali.
Per info
3478883546-3926552051
LE LINEE GUIDA DEL
DOCUMENTO AIDAA “NO PENA DI MORTE- NUOVI DIRITTI PER GLI ANIMALI IN
EUROPA”
Nel 2014 si dovranno
mettere a punto delle politiche europee per omogeneizzare a livello
continentale le politiche di tutela per gli animali di affezione dei
singoli stati, che presentano tra loro forti incongruenze a partire
dalla soppressione dei cani che viene considerata legale in alcuni
paesi dell'Unione Europea tra i quali spiccano Romania e Spagna.
L'Associazione Italiana
Difesa Animali ed Ambiente propone con questa petizione una serie di
linee guida per una politica omogenea di tutela degli animali che
deve passare per alcuni importati ed irrinunciabili punti che qui di
seguito esponiamo.
1 VIETARE LA PENA DI
MORTE
Il primo e più
importante punto che si deve affrontare è quello del divieto della
pena di morte per i cani randagi, cosa che oggi avviene in molti
stati a partire da Spagna e Romania, e che è causa di atroce morte
per almeno 100.000 cani in Europa ogni anno. Inoltre occorre
sostenere la fine della pena di morte per alcune specie di cani come
i Galgos in Spagna che vengono uccisi al termine della stagione di
caccia, quasi si trattasse di un fatto inesorabile ed accettabile. La
fine della pena di Morte e l'introduzione di nuovi diritti per gli
animali in Europa ridurrebbe anche di molto il traffico
internazionale di cani che spesso nasconde veri e propri affari
illegali sulla pelle degli animali organizzati direttamente dalle
mafie locali.
2 CAMPAGNA DI
STERILIZZAZIONE EUROPEA
Serve che all'interno dei
fondi europei si concentri anche un fondo per una seria campagna di
sterilizzazioni a favore di cani e gatti a livello europeo. I fondi
sarebbero gestiti con i criteri degli altri fondi europei, erogati ad
ogni singolo stato in base a programmi di sterilizzazione
quinquennali che riguardino sia i cani che i gatti. Il flusso dei
fondi dovrebbe inoltre variare in base ai controlli favorendo quegli
stati che rispettano gli obbiettivi annuali del proprio piano di
sterilizzazione.
3 MICROCHIP EUROPEO PER
CANI E GATTI
Il problema del
trasferimento dei cani dal sud al nord Europa (questione che riguarda
anche da vicino l'Italia) è un problema reale che riguarda circa
1.000.000 di cani l'anno in tutta Europa. Per evitare che questi cani
destinati ad essere adottati in altri paesi possano finire sui tavoli
della sperimentazione o peggio essere usati per scopi illegali che
vanno dalla soppressione per motivi alimentari, alla realizzazione di
pellicce (vietate) fino all'uso nei combattimenti clandestini dei
cani occorre arrivare alla realizzazione in tempi rapidi di una banca
dati unica dell'Unione Europea per cani e gatti con l'obbligo del
microchip. La banca dati non sarebbe solo la sommatoria delle singole
anagrafe feline e canine nazionali, ma si occuperebbe di verificare
anche gli spostamenti dei cani e dei gatti in sede di adozione
interstatale.
4 NORMATIVE UNICHE SULLE
ADOZIONI
Servono assolutamente
delle normative uniche sulle adozioni di cani e gatti a livello
europeo, con l'introduzione del foglio di adozione europeo che abbia
valore legale su tutto il territorio dell'Unione e che venga
utilizzato insieme ai dati del microchip per gli aggiornamenti in
tempo reale delle banche dati e delle anagrafe canine e feline.
5 INCENTIVARE LE ADOZIONI
SUL TERRITORIO
E' fondamentale anche una
politica europea che tenda ad incentivare in maniera uniforme le
adozioni sul territorio, favorendo però nel contempo tutte quelle
organizzazioni che senza scopo di lucro si prodigano per le adozioni
internazionali, che potranno essere più sicure grazie
all'introduzione di cui ai punti 1-2-3-4 di questa petizione.
6- ELENCO EUROPEO DELLE
ASSOCIAZIONI CHE SI OCCUPANO DI ADOZIONI
Un vero e proprio albo
con regole chiare (presentazione bilancio in testa) per le
associazioni che a vario titolo in Europa si occupano di adozioni sia
di cani e gatti.
7 - INTRODUZIONE DEL
REATO PENALE EUROPEO DI MALTRATTAMENTO DI ANIMALI
Non basta che si
consideri un fatto grave il maltrattamento di animali, ma occorre una
politica unitaria anche a livello comunitario per quanto riguarda la
repressione dei reati di maltrattamento e di uccisione di animali,
che prevedano pene detentive fino a 10 anni in base alla gravità del
reato commesso contro gli animali di affezione. A questo occorre
aggiungere il reato di zoofilia (sesso con animali) e di produzione e
diffusione di filmati, riviste pornografiche e altro materiale anche
via internet che inciti al maltrattamento, uccisione di animale o
zoofilia. Per questi reati si devono prevedere pene che vanno da 3 a
10 anni e che vengono raddoppiate se sono presenti minori costretti a
soggiacere con animali.