in quattro accusati di maltrattamento |
Si avvicina il processo per la vicenda Green Hill, La procura della repubblica di Brescia ha chiuso l'inchiesta in merito alla vicenda dei beagle detenuti nell'allevamento di Montichiari sequestrato dalla Digos e dalla Forestale il 18 luglio dello scorso anno. Sotto accusa l'amministratrice della società Ghislane Rondot, il direttore Roberto Bravi, Il veterinario Renzo Graziosi e anche l'uomo di fiducia della Marshall di Lione Bernard Gotti. Non stiamo qui a ripercorrere tutta la vicenda che si è conclusa con quattro accuse di maltrattamento di animali, nei confronti dei quattro soggetti su indicati. Secondo quanto era emerso dopo il sequestro secondo gli 007 della digos e della forestale i 2.639 cani oggi affidati alle famiglie vivevano ammassati nei cinque capannoni dell'azienda di San Zeno. I quattro sono accusati anche di aver soppresso 54 beagle invendibili. Una seconda tranche dell'inchiesta approderà in aula il prossimo 18 settembre dove davanti al GUP per l'udienza preliminare compariranno il comandante della polizia municipale di Montichiari ed un funzionario della regione Lombardia accusato di aver autorizzato illegittimamente la pratica del tatuaggio. Posizione archiviata invece per il sindaco di Montichiari