BRINDISI
(10 MAGGIO 2013) – Forse pochi lo sanno, ma i cani al guinzaglio
sono ammessi negli esercizi pubblici da 59 anni ma pochi lo sanno ed
ancora in meno lo rispettano. C'è infatti un decreto del Presidente
della Repubblica che risale al 1954 precisamente il numero 320/54 firmato dal presidente Luigi Einaudi su proposta dei ministri
Giulio Andreotti ed Amintore Fanfani che dice chiaramente che i cani
al guinzaglio possono entrare nei locali pubblici, e nonostante ciò
migliaia di regolamenti comunali, ordinanze di sindaci, e semplici
regolamenti interni delle direzioni dei supermercati che invece
vietano l'ingresso dei cani e degli altri animali anche se tenuti al
guinzaglio o nei trasportini in negozi e locali pubblici. AIDAA
lancia la sua battaglia contro la decisione “illegale” dei
commercianti di non far accedere nei negozi, nei locali pubblici e
nei supermercati i cani al guinzaglio al seguito dei clienti.
L'ultimo caso di divieto forzato a portare il proprio cagnolino, un
pincher di tre mesi tenuto in un trasportino è accaduto a Brindisi e
precisamente all'Ipercoop “Le colonne” dove una donna si è visto
negare in maniera decisa dalla guardia giurata presente all'ingresso
la possibilità di entrare nel supermercato con il proprio cagnetto,
obbligando la donna o ad abbandonare il cane in auto oppure a non
poter fare la spesa. Inoltre nel caso specifico all'ingresso del
supermercato non vi era apposto alcun cartello di divieto. Per questo
motivo nei prossimi giorni AIDAA presenterà un esposto alla procura
di Brindisi per fare in modo che venga rispettato il decreto del
1954. Ma l'associazione animalista intende andare oltre infatti
l'obbiettivo è quello di permettere l'ingresso dei cani al
guinzaglio e di altri animali nei supermercati (tranne la zona
alimentare dove si devono allestire delle apposite aree di ospitalità
per fido e micio) e in tutti i negozi. “il caso di Brindisi è
emblematico della ignoranza in materia di normativa di libero accesso
degli animali nei negozi e nei locali pubblici- ci dicono Lorenzo
Croce e Antonella Brunetti rispettivamente presidente e
pro-presidente vicario di AIDAA- nel caso specifico andremo in
procura perchè venga fatto rispettare il decreto del presidente
della repubblica del 54 in materia di polizia veterinaria anche cosi
come richiamato recentemente dall'Associazione Nazionale dei Comuni
Italiani, ma quello che noi vogliamo sessantanni dopo è che il
diritto venga esteso a tutti i negozi, senza alcuna limitazione.
Certo- concludono Brunetti e Croce- è indispensabile anche una nuova
cultura della tutela e dei diritti degli animali, ma anche occorre
spiegare ai sindaci ed ai rappresentanti locali che una legge si
rispetta, non si interpreta, e quindi vanno abolite tutte le
ordinanze, i regolamenti e le altre porcherie che vietano a livello
locale o regionale l'ingresso degli animali nei locali pubblici, e
chi è contrario se ne faccia una ragione punto e basta”.
IL LINK DEL DECRETO
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto:1954-02-08;320!vig=
IL LINK DEL DECRETO
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto:1954-02-08;320!vig=