CONSUMO DI AGNELLO CALATO DEL 36% RISPETTO A PASQUA 2012
Roma (31 marzo 2013) – Sono arrivati i dati relativi a 50 macellerie situate nei capoluoghi regionali che da tre anni forniscono ad AIDAA i dati relativi al quantitativo di carne di agnello venduta negli ultimi tre giorni rispetto allo stesso dato dello scorso anno. Le macellerie sono distribuite due per ciascun capoluogo di regione ad esclusione di Roma dove ne sono state monitorate 8 e Milano dove sono state 6 le macellerie monitorate. Dai dati forniti alle ore 20 di iersi sera nelle cinquanta macellerie monitorate sono stati venduti complessivamente complessivamente sono stati venduti 1470 kg di carne di agnello pari a circa 245 capi di agnello (il peso della carcassa macellata di un agnello è di circa 6 kg e comunque inferiore a 8 kg). Lo scorso anno nelle stesse macellerie erano state venduti 2296 kg di carne d’agnello pari a circa 382 capi. Nel raffronto tra i due anni si registra una diminuzione di vendita di circa 826 chilogrammi di carne di agnello che corrispondono ad una diminuzione di 137 agnellini macellati. diminuzione percentuale del 36%. (che supera il 60% rispetto al dato della Pasqua 2011). "Si tratta di un dato parziale, che comunque come abbiamo visto anche negli scorsi anni in linea di massima ricalca il tren reale. Se il dato sarà confermato a livello generale- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- vorrà dire che il numero totale degli ovini uccisi per queste festività di Pasqua scende dei 4 milioni stimati a circa 2 milioni e mezzo di capi, mentre gli agnellini da latte massacrati in questi giorni passerebbero da 250.000 a meno poco più di 170.000. Sono dati significativi, anche se per avere il quadro completo del massacro pasquale di animali stiamo attendendo anche i dati rispetto alle uccisioni di massa di altri animali quali oche, anatre, maiali e bovini, solo per citarne alcuni. Resta il fatto- Conclude Croce- che in molte delle macellerie quest'anno le prenotazioni di carne di agnello sono di fatto scomparse, fenomeno questo registrato in maniera particolare a Milano e nel Nord Italia".
Roma (31 marzo 2013) – Sono arrivati i dati relativi a 50 macellerie situate nei capoluoghi regionali che da tre anni forniscono ad AIDAA i dati relativi al quantitativo di carne di agnello venduta negli ultimi tre giorni rispetto allo stesso dato dello scorso anno. Le macellerie sono distribuite due per ciascun capoluogo di regione ad esclusione di Roma dove ne sono state monitorate 8 e Milano dove sono state 6 le macellerie monitorate. Dai dati forniti alle ore 20 di iersi sera nelle cinquanta macellerie monitorate sono stati venduti complessivamente complessivamente sono stati venduti 1470 kg di carne di agnello pari a circa 245 capi di agnello (il peso della carcassa macellata di un agnello è di circa 6 kg e comunque inferiore a 8 kg). Lo scorso anno nelle stesse macellerie erano state venduti 2296 kg di carne d’agnello pari a circa 382 capi. Nel raffronto tra i due anni si registra una diminuzione di vendita di circa 826 chilogrammi di carne di agnello che corrispondono ad una diminuzione di 137 agnellini macellati. diminuzione percentuale del 36%. (che supera il 60% rispetto al dato della Pasqua 2011). "Si tratta di un dato parziale, che comunque come abbiamo visto anche negli scorsi anni in linea di massima ricalca il tren reale. Se il dato sarà confermato a livello generale- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- vorrà dire che il numero totale degli ovini uccisi per queste festività di Pasqua scende dei 4 milioni stimati a circa 2 milioni e mezzo di capi, mentre gli agnellini da latte massacrati in questi giorni passerebbero da 250.000 a meno poco più di 170.000. Sono dati significativi, anche se per avere il quadro completo del massacro pasquale di animali stiamo attendendo anche i dati rispetto alle uccisioni di massa di altri animali quali oche, anatre, maiali e bovini, solo per citarne alcuni. Resta il fatto- Conclude Croce- che in molte delle macellerie quest'anno le prenotazioni di carne di agnello sono di fatto scomparse, fenomeno questo registrato in maniera particolare a Milano e nel Nord Italia".