lunedì 4 marzo 2013

AIDAA AMMESSA AL TAVOLO DI LAVORO DELL'IPPICA

la vice presidente catia brozzi  ammessa al tavolo ippica del ministero per conto di AIDAA
AIDAA è stata ammessa al tavolo di consultazione presso i Ministeri delle finanze e dell’agricoltura costituiti per affrontare e risolvere i problemi dell’ippica italiana studiando strategie che permettano ad un settore attualmente paralizzato di poter ripartire.
Aidaa ribadisce che la sua presenza è motivata solo dal sostenere l’interesse dei cavalli che sono i principali protagonisti dell’ippica e quelli che rischiano di pagare la crisi del settore nel modo più drammatico. Il settore corse è una realtà storica italiana e mondiale per cui, consapevole di ciò, Aidaa ritiene importante che un associazione, che si occupa del benessere del cavallo anche durante la sua attività sportiva, venga ammessa a tavoli di lavoro dove si cerca di riqualificar il settore. Il nostro compito specifico, in tale contesto, sarà quello di chiedere una maggiore divulgazione della cultura del cavallo sportivo e delle tecniche che ne promuovano il benessere e il corretto impiego presentando proposte atte a definire maggiori garanzie per tutti i cavalli riguardo sia alla loro attività sportiva che ai metodi di allevamento e di addestramento.
Aidaa è fermamente convinta che il settore ( una volta ottenute le spettanze maturate e definiti i tempi della loro erogazione al fine di permettere agli operatori del settore di poter lavorare serenamente) potrà ripartire e soprattutto tornare a coinvolgere nuovi appassionati solo se un una profonda cultura del cavallo e del suo benessere entrerà a far parte del modus operandi di tutti gli addetti ai lavori e di chi governerà il futuro del’ ippica italiana.
I numeri provenienti dalle stime del settore che parlano di 15.000 cavalli che rischiano il macello sono di una gravità assoluta e rendono purtroppo ragione di fenomeni quali” la carne di cavallo nei tortellini”, ai quali stiamo assistendo in questi giorni .
Sicuramente lo spettacolo delle corse, che nei secoli ha fatto vivere grandi emozioni a tante persone appassionate, non può essere oggi visto solo come una cosa negativa. Ciò detto Aidaa condanna fatti quali quelli accaduti ultimamente a Pisa il 17 febbraio dove due cavalli sono morti in una corsa ad ostacoli. La soluzione però a nostro avviso non è l’eliminazione delle corse che, come è evidente, porterebbe a sua volta ad una “mattanza” di animali inviati al macello, ma piuttosto fare in modo che l’aspetto agonistico della vita dei cavalli venga gestito tutelandone l’integrità fisica e mentale attraverso un controllo antidoping più severo e più rigoroso, una modalità di allenamento più idonea a consentire loro di affrontare le performance richieste e un miglioramento dei terreni di pista. Se questo non dovesse accadere la mutata sensibilità nei confronti degli animali e del loro benessere allontanerebbe definitivamente il pubblico da questo settore determinando la fine di un mondo che trascinerebbe con se anche la vita di un numero enorme di cavalli innocenti. Consapevole di questo Aidaa continuerà a sedersi ai tavoli di lavoro, portando avanti la sua battaglia per far si che la relazione tra uomini e cavalli sia sempre più improntata al rispetto delle necessità sia fisiche che mentali di questi ultimi pur nella prosecuzione dell’originario ruolo che questo nostro antico compagno ha svolto per millenni al fianco dell’uomo.