Non è mio costume, replicare ai comunicati stampa altrui, ma in questo caso ritengo necessarie alcune puntualizzazioni in merito al comunicato dell'associazione HIP relativo alla vicenda dei cavalli di Gaione, nel quale si sostiene che HIP e Striscia la Notizia hanno scoperto il maltrattamento. Tale precisazione è dovuta in quanto "nulla è stato scoperto di nuovo" in questa vicenda già nota alla stampa, alla procura di Parma ed al servizio veterinario della AUSL della predetta città da diversi anni, e cioè da quando nella seconda metà del 2010 l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE ha presentato una prima denuncia alla procura ed al servizio veterinario pubblico di Parma sulla vicenda, denuncia che allora portò alla realizzazione di un servizio da parte del TG 5 ed a diversi servizi sulla stampa locale (alla quale si aggiunse perfinodichiarazione del parroco della chiesa che si trova vicino all'allevamento che a Repubblica ebbe a sottolineare come quei cavalli non erano tenuti bene.Da allora e nonostante le diverse successive segnalazioni sia da parte della sezione di Parma di AIDAA, sia da parte di diverse volontarie i veterinari della AUSL si sono limitati ad una serie di controlli che hanno portato a sanzioni contro il signor Boschi proprietario di questo allevamento di cui 8 (ora 7) cavalli a nostro avviso erano e sono maltrattati. Purtroppo, la AUSL di Parma non ebbe mai a chiedere il sequestro degli animali e solo dopo una nostra nuova denuncia datata 29 agosto 2012 ha chiesto al Sindaco di Parma (di cui Gaione è frazione) lo sgombero dell'area e la sua messa in sicurezza (ma non il sequestro dei cavalli maltrattati). Nel frattempo una delle cavalle (quella delle foto allegate) è stata soppressa dallo stesso veterinario che si occupa dell'allevamento di Gaione in quanto malata e ciò nonostante quella cavalla (appena diventata mamma) sia stata oggetto della nostra richiesta di sequestro dello scorso 29 agosto quando ancora poteva essere salvata.La cavalla invece è stata soppressa nei giorni scorsi nonostante in data 28 agosto i veterinari AUSL (che ora sostengono che la cavalla era malata) dissero che la cavalla stava benissimo e non era necessario sottoporla a sequestro al fine del suo benessere. Ci piace pensare che a quella data, coloro che oggi vantano la scoperta di questo maltrattamento non fossero a conoscenza delle condizioni di questa cavalla che poteva essere salvata ma che forse a causa della sua vecchiaia non poteva essere destinata a qualche maneggio o a qualche rifugio oltre appennino. Nel comunicato cosi come nella nota della AUSL di Parma si sostiene che un cavallo di circa 4 mesi (figlio della cavalla soppressa) sia sparito inveve codesto cavallino a detta dello stesso signor Boschi si trova presso l'allevamento di un suo amico, portato li su specifico consiglio dei veterinari della stessa AUSL di Parma . Sulla scorta di queste informazioni e di questo continuo scarica barile in merito alle condizioni di salute dei cavalli, settimana scorsa AIDAA ha denunciato alla procura della repubblica della città emiliana i veterinari della AUSL di Parma per il reato di maltrattamento. Va inoltre sottolineato che in questi mesi, attorno al signor Boschi ed al suo allevamento di cavalli (destinati alla macellazione) sono girate anche persone con il dichiarato obbiettivo di acquistare alcuni, e sottolineo, solo alcuni, di questi cavalli ( i puledri) da usare poi in maneggio. Mentre noi di AIDAA vogliamo (e la settimana prossima chiederemo di essere sentiti dai magistrati per mettere a punto la situazione) il sequestro e la salvezza di tutti i cavalli e francamente mi pare una differenza non da poco. Tanto era dovuto per la chiarezza e la correttezza delle informazioni.
Cordialità.
Lorenzo Croce
presidente nazionale ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE