domenica 13 maggio 2012

AIDAA: il 40% DEI CANI VENDUTI VIA WEB SONO MALATI E IMPORTATI CLANDESTINAMENTE. denunciata federfauna

ROMA (13 Aprile 2912) -  AIDAA lancia ancora un allarme in relazione ai cani venduti via Web. Su un campione di 204 cani acquistati in questi primi cinque mesi del 2012 via web (127 dei quali attraverso un finanziamento e quindi acquistati a rate) ben 89 sono risultati essere malati in maniera grave, 29 di questi sono poi morti entro il primo mese di vita, 35 sono risultati essere sottopeso, ed in ben 44 casi si è verificata un'età inferiore rispetto a quella denunciata sui libretti veterinari, casi questi in cui i cuccioli (quasi tutti provenienti dall'est e probabilmente importati clandestinamente) sono stati tolti dalle madri anzitempo. La ricerca è stata fatta da AIDAA in base alle segnalazioni che sono giunte allo sportello animali dell'associazione ed in base alla conoscenza diretta di duecento acquirenti di cuccioli di cani acquistati online. Dei cani in malati 29 sono stati restituiti all'allevatore (fittizio) e sostituiti con altri cuccioli (anche questi in maggioranza malati) cosi come prevede la clausula del diritto di "sostituzione dell'animale" con la garanzia "soddisfatti e rimborsati", ovviamente dei cani malati restituiti non si è più saputo nulla e quindi appare evidente che i cuccioli sono stati soppressi in maniera illegale insieme ad altri centinaia di cuccioli importati clandestinamente e risultati invenduti. "Questi - ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- sono dati agghiaccianti di chi sugli animali ci fa solo business. Invitiamo ancora una volta a boicottare l'acquisto di animali via web, in particolare per quanto riguarda cani e gatti è fondamentale ricordarsi che ci sono migliaia di cani e gatti in canile e gattile che aspettano la una famiglia. Andremo a fondo a questa vicenda- continua Croce- predisponendo una serie di denunce penali contro questi delinquenti che vivono sulla pelle degli animali, e chiederemo conto anche a Federfauna essendo alcuni di questi venditori di animali malati affiliati a questa associazione che non perde occasione di attaccare gli animalisti e che difende invece truffatori e venditori di cani importati illegalmente, riteniamo che Feder fauna debba pagare in primis per questa sua contiguità con i truffatori e gli importatori clandestini di cani in quanto la correità è un reato e in questo caso si tratta di un reato grave e penalmente rilevabile".