NEL 2.012 A RISCHIO ABBANDONO 250.000 CANI
Roma (8 dicembre 2011) La crisi,
ma anche la forte ripresa delle segnalazioni al telefono amico AIDAA di abbandoni del
trimestre settembre-novembre durante il quale si è registrato un aumento delle
segnalazioni di abbandoni di cani del 37% rispetto allo stesso trimestre del
2011 in particolare dalle regioni del sud Italia e dal Lazio. Aumentano anche
le presenze e le nuove entrate nei cento canili monitorati dall’associazione,
aumento che si attesta al 20% la cui concausa è la crescita degli abbandoni, ma
anche una diminuzione delle adozioni (molti italiani anziché recarsi nei canili
a prendere i cani preferiscono adottare cani provenienti dall’estero a rischio
pena di morte). Se pensiamo che per Natale stanno aumentando gli acquisti dei
cuccioli di cane a rate, acquisti che nonostante gli appelli stanno avvenendo
prevalentemente via web e che spesso i cani acquistati per Natale finiscono
dopo alcuni mesi in canile o ancora peggio per essere abbandonati su strade ed
autostrade. A tutto questo dobbiamo sommare la forte riduzione del reddito
disponibile che secondo i dati Istat rischia di far considerare 1,6 milione di
famiglie a rischio povertà e l’aumento previsto di Iva e prezzi su prodotti
alimentari per animali e su spese veterinarie (il 2% in più di Iva alle
aliquote interessate del 10 e del 21% a partire da settembre gia deciso con la
manovra del governo), fanno seriamente pensare che l’anno prossimo si rischia
di aumentare fino a 250.000 la soglia dei cani a rischio abbandono (strade+
canili) rispetto agli abbandoni attuali che si attestano sui circa 100.000 cani
all’anno con il rischio di portare al collasso il sistema dei canili italiani. “Il
rischio di un forte aumento di abbandono è oramai condiviso da tutti coloro che
hanno del buon senso- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA- ed
interessa prevalentemente le regioni del sud. Occorre prevenire puntando all’esclusione
degli aumenti dell’Iva per i prodotti per animali domestici e una
defiscalizzazione delle prestazioni veterinarie. A questo aggiungiamo noi
occorre affiancare la liberalizzazione dei farmaci veterinari generici che
porterebbero a riduzione di costi notevoli, ma soprattutto rivedere le regole
di acquisto dei cani via web, introdurre le adozioni incentivate e responsabili
, e – conclude Croce- punire in maniera esemplare coloro che abbandonano i cani
in modo da dare un esempio in quanto ad oggi sui 100.000 cani abbandonati ogni
anno sono meno di 200 le persone responsabili di questo reato rintracciate e
punite annualmente. L’abbandono è uno dei reati meno puniti insieme al
maltrattamento di animali del codice penale italiano”.