AIDAA DENUNCIA: IN ITALIA NON ESISTONO FARMACI GENERICI VETERINARI
Roma (3 novembre 2011) Non gli basta aver dichiarato gli animali domestici beni di lusso, ci negano anche la possibilità di avere i farmaci veterinari generici, nonostante siano contemplati sia dalla risoluzione europea 2004/28 recepita in Italia dal decreto 193/2006. Secondo queste normative è possibile introdurre i farmaci veterinari generici 10 anni dopo la messa in commercio del farmaco per il quale si deposita il brevetto. Ma in Italia i farmaci generici (che mediamente costano il 65% rispetto ai farmaci di marca oggi in commercio) non esistono, le industrie farmaceutiche non hanno interesse a produrne in quanto il guadagno sarebbe risicato, ma non abbiamo mai sentito nemmeno una presa di posizione del ministero della Sanità intervenire per invitare e promuovere la produzione di farmaci veterinari generici. AIDAA intende avviare tutte le azioni atte alla promozione della produzione del farmaco generico veterinario, presenteremo anche un esposto alla procura della repubblica di ROMA per chiedere di indagare se attorno a questa mancata produzione non vi sia una lobby od un cartello delle aziende che hanno deciso di non produrre questi farmaci veterinari. Chiunque di noi ha un animale sa quanto costano i farmaci veterinari per curare sia gli animali domestici che gli animali da lavoro o da reddito. “Vogliamo andare a fondo a questa vicenda- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA- riteniamo che in un momento come questo con le famiglie in crisi, con l’aumento dell’iva sulle spese veterinarie,la produzione e la commercializzazione di farmaci generici possa essere un importante aiuto anche di natura economica per i proprietari di animali e per gli stessi veterinari. Ora crediamo che su questa battaglia potremo essere insieme a molte altre associazioni non solo animaliste o di proprietari di animali ma anche di allevatori, anche se le finalità sono diverse, crediamo che questa battaglia possa essere vinta se combattuta tutti insieme. Intanto- conclude Croce- noi ci attiveremo con tutte le iniziative possibili in questo senso, sia nella rete sia nelle piazze, e nel frattempo ci aspettiamo la risposta della mail inviata oggi pomeriggio al sottosegretario Martini per capire come mai fino ad oggi nessuno ha pensato a produrre i farmaci veterinari generici, vale la pena infine ricordare che in Italia gli animali domestici che vivono in famiglia sono oltre 40 milioni”.