lunedì 31 ottobre 2011

RONDE HALLOWEEN A TUTELA DEI GATTI NERI

stasera saremo impegnati su due fronti, da una parte avremo un banchetto durante una serata di halloween per raccogliere fondi per le colonie feline, dall'altra circa 150 volontari saranno impegnati in tutta italia per le ronde a tutela dei gatti neri, mi scuso con coloro che sono stati esclusi, ma purtroppo i gruppi erano stati formati gia da tempo e gli ultimi posti sono stati esauriti gia dallo scorso mercoledi.
comunque chiunque avesse sentore di situazioni a rischio può chiamarci al 3926552051 saremo operativi fino alle 2 di questa notte.

OGNI ANNO SONO MIGLIAIA I GATTI AVVIATI ALLA VIVESEZIONE O TRASFORMATI IN PELLICCIA

OGNI ANNO MIGLIAIA DI GATTI AVVIATI AL MERCATO DELLA VIVISEZIONE E DELLA PELLICCERIA
Roma (31 ottobre 2011) Non sono solo i gatti neri ad essere in pericolo, ma migliaia di gatti che ogni anno vengono rapiti, allevati allo scopo, o fatti adottare (o venduti)  da gattili e rifugi  gestiti da persone senza scrupoli e che vengono destinati al mercato della vivisezione in Italia e all’estero oppure al mercato della pellicceria clandestina per la realizzazione di capi ed interni di capi destinati al mercato italiano. Non è facile fare una stima numerica esatta anche perché il fenomeno è diffuso un po’ in tutta la penisola anche se a macchia di leopardo. L’unico dato certo è la diminuzione della sparizione di gatti neri destinati ai sacrifici rituali, in quanto le segnalazioni sono assolutamente diminute rispetto agli anni precedenti, anche se in questi giorni si assiste ad una picco di segnalazioni,che comunque rimane sotto la soglia di attenzione che invece veniva abbondantemente superata negli anni scorsi. E’ invece di difficile monitoraggio il “mercato clandestino dei gatti” destinati ai laboratori di vivisezione e sperimentazione del nord europa (ma non mancano sospetti anche verso laboratori di ricerca italiani dove non sempre si denuncia il numero esatto di gatti che vengono utilizzati, e questo avverrebbe anche all’interno di qualche ateneo italiano) e soprattutto è difficile dare una somma numerica esatta, anche se sicuramente alta, del numero di mici che vengono squartati ed il cui pelo viene acconciato ed immesso nel mercato della pellicceria clandestina qui in Italia ed in particolare nei laboratori toscani, fenomeno di cui si ha la percezione della gravitàma che sfugge per quanto riguarda il numero dei gatti che vengono coinvolti. Infatti se fino a qualche anno fà buona parte degli animali veniva prelevata spesso direttamente dalle colonie feline e attraverso rapimenti mirati (gatti neri o di razza) ora pare che anche in questo settore ci sia un’evoluzione in quanto i gatti verrebbero addiritttura allevati in strutture clandestine nelle migliori condizioni per essere poi venduti al mercato nero specialmente quello dei test sulla cosmesi, mentre si ha notizia di alcuni gatti recuperati anche attraverso appositi annunci online, ed infine va riconfermato che anche nel settore dei gatti (meno conosciuto ma non per questo meno diffuso che quello dei cani) vi sono dei veri e propri centri di raccolta che spesso si nascondono dietro a pseudo rifugi o gattili dove poi viene fatta una selezione dei mici presenti e quelli considerati validi venduti al prezzo medio di 35 euro a gatto a mercanti senza scrupoli. “Non solo sacrifici o messe nere- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- quello rappresenta sicuramente il fattore più suggestivo e macabro legato alla sparizione di migliaia di gatti ogni anno, ma sicuramente il mercato neri dei mici si sta evolvendo,e coinvolge alcuni allevamenti e rifugi clandestini gestiti da persone senza scrupoli che allevano e poi vendono i mici a seconda della bisogna alla vivisezione o al mercato della conceria e della pellicceria di terz’ordine. Fattori questi sui quali chiediamo a tutti di tenere gli occhi aperti e di denunciare qualsiasi situazione a rischio prima alle forze dell’ordine e poi di darne notizia anche a noi”
Per info 3926552051-3478883546

IMMAGINI DEL BANCHETTO INFORMATIVO AIDAA DI NOVARA DI DOMENICA 30 OTTOBRE

ECCO ALCUNE IMMAGINI DEL BANCHETTO INFORMATIVO AIDAA CHE SI E' SVOLTO A NOVARA ORGANIZZATO DALLE SEZIONI VIGEVANO-PAVIA E NOVARA DI AIDAA, BANCHETTO VISITATO DA OLTRE 400 PERSONE IN DUE GIORNI E CHE HA PORTATO DI FATTO ALLA NASCITA DELLA SEZIONE CITTA' DI NOVARA DI AIDAA GRAZIE AD UN COSPIQUO NUMERO DI NUOVI ISCRITTI ALL'ASSOCIAZIONE. GRAZIE A TUTTI..

domenica 30 ottobre 2011

AIDAA ALL'ASSEMBLEA COSTITUENTE PER LA TUTELA DEL SUOLO E DEL PAESAGGIO

DI INZANA SALVINA
L'assemblea si è svolta ieri a Cassinetta di Lugagnano ed ha visto la partecipazione di circa 500 persone

Saremo stati,all'Assemblea Costituente (ma c'erano altri gruppetti sparsi lontano ) circa 500.Il sindaco Domenico F. (tra i promotori del Movimento Stop Al Consumo Del Territorio) ha letto degli sms di sostegno di Napoltano,Rodotà e S.Settis. Il primo punto illustrato è stato quello di organizzarsi per chiedere una MORATORIA ai piani urbanistici di tutti i Comuni ,al fine di conoscere prima quanto c'è già di costruito dismesso o in disuso. (Ma questa richiesta è stata criticata da un tecnico perchè,secondo lui, darebbe luogo sicuramente a dei ricorsi al TAR). Il Sindaco D.F. ha esortato a non credere a quanto raccontano molti suoi colleghi sul fatto di "avere le mani legate" sulla questione -consumo-territorio,perchè lui ce l'ha fatta,basta volerlo davvero. Ma non accetterà mai i "politici-surfisti" dell'ultimo minuto che cavalcheranno l'onda dell'ambientalismo per acquistare popolarità,come Bersani(che in realtà poi va invece a benedire le grandi opere).Petrini ha difeso i contadini,che ha definito la parte attualmente più debole della nostra scala sociale(non raccolgono più le arance a 7 cent al chilo,perchè ci perdono.E le piante sono stracariche!!!Mentre le arance andranno al macero l'Italia si avvia a comperarle sempre di più all'estero).Ma P. è stato anche duramente contestato proprio da un'associazione di contadini-agricoltori che l'ha accusato di essere un doppiogiochista,in quanto non li ha difesi quando gli è stato richiesto (con la scusa di non fare politica), mentre ha sostenuto l'EXPO,che ora invece dice di condannare.Petrini si è limitato a rispondere che pensava ad un altro tipo di EXPO e che capita a tutti di sbagliare. Ha fatto anche un appello perchè si smetta di fare i consumatori passivi e si diventi invece coproduttori, semplicemente scegliendo oculatamente i prodotti della nostra spesa Poi ha chiesto l'intervento e la collaborazione di giuristi per l'elaborazione di una propoa di legge salva-suolo inattaccabile.Ha anche accennato al fotovoltaico e la biomassa-mais definendoli un'ulteriore rovina dell'agricoltura.Ha preso la parola anche la Crespi ,del FAI. Ha chiesto a tutte le asociazioni di smettere di farsi la guerra (come ha ragione!!!)ma di cercare l'unione in vista di un unico e salvifico obiettivo. Il moderatore,tra un intervento è l'altro, ha specificato che con questa 'Assemblea costituente si dava il via al primo FORUM ITALIANO PER LA DIFESA DELLA TERRA ED IL PAESAGGIO (per ora 55 Comuni soci) con l'obiettivo,tra gli altri,di arrivare a raccogliere più di 50.000 firme per far esaminare la proposta di legge salva-suolo in parlamento. Una rappresentante di Italia nostra ha contestato ogni tipo di condono e piano casa e il fatto che gli oneri di urbanizzazione dovrebbe essere investiti sul territorio e non per pagare gli stipendi agli impiegati di settori vari deil Comuni. Il Sindaco rappresentante dell'associazione Comune virtuosi ha annunciato che prossimo incontro del Movimento Salviamo Il Paesaggio sarà a Rosarno (e lì ci vorrà anche del coraggio,oltre che l'impegno). L'assessore comunale di Torino ha sottolineato i 5 punti per cui occorre darsi da fare,nel senso della loro riduzione e : Energia,Traffico,Acqua,Suolo e Rifiuti. Il rappresentante di Legambiente,Damiano D.S.,ha proposto di rendere più care le costruzioni sui suoli liberi rispetto a quelle su aree dismesse mentre l'architetto Boeri,assessore di Milano,ha proposto un censimento dei capannoni per l'utilizzo del fotovoltaico. Nota importante:una recente sentenza del TAR del Piemonte ha stabilito (sentenza n.31) che "non si può costruire sul suolo libero se ce n'è di dismesso.Quindi prima di dare dei pemessi occorrono verifiche e ricerche ". TUTTI I COMUNI DEVONO SAPERE E FAR APPLICARE QUESTA SENTENZA (oggi,ogni bambino che nasce in Italia ha già in dote una ventina di appartamenti sfitti). Riguardo alla proposta di legge salva-suolo molti hanno chiesto di semplificarla,in modo da renderla comprensibile a tutti,altrimenti la raccolta firme potrebbe essere difficile e complicata .Dovrebbe avere insomma la stessa presa immediata dell'ACQUA(durante la raccolta firme per il referendum), che ha avuto successo proprio perchè chiara e breve.Il SUOLO infatti è un bisogno fondamentale COME L'ARIA e l'ACQUA,anche se meno evidente (e per questo mancano direttive specifiche ,anche europee, è anche per questo che sia i Comuni che i cittadini ne approfittano).Sono intervenuti ,insomma,tutti personaggi di un certo calibro.Comunque anch'io ce l'ho fatta (si aveva pochi minuti a intervento ) ,durante il gruppo di lavoro del pomeriggio,e ho fatto rilevare sia come le rinnovabili (nominando anche l'eolico,perchè si parlava solo del fotovoltaico) possano essere devastanti ,sia il fatto che le condivisioni partecipate e le informazioni ambientali,tanto sbandierate durante il forum, alle quali tutti abbiamo un diritto d'accesso sancito dalla legge,siano osteggiate dadelle "gabelle" molto salate (a Milano dai 25 euro in su .Molti ne sono rimasti sbalorditi e mi hanno confermato che tali pretese sono sicuramente contro la legge) Inoltre ho consegnato le osservazioni ,(alla proposta di legge salva-suolo) fatte da questo Comitato, direttamente al moderatore (oltre ad avergliele già inoltrate on line qualche giorno fa ).CONCLUSIONE: il primo passo è il CENSIMENTO da richiedere a tutti i Comuni in merito al numero delle aree costruite ma in disuso,dismesse,abbandonate ecc. Riguardo alla MORATORIA ai piani urbanistici, fino a quando non si avrà il sopraddetto censimento(che può durare anche qualche anno! )...si dovrà decidere ma sembra difficile."

sabato 29 ottobre 2011

A TORINO IN FORTE AUMENTO LE SEGNALAZIONI DI ACCATTONAGGIO CON I CANI

A TORINO AUMENTANO LE SEGNALAZIONI DI “CANI ACCATTONI” – 600 SEGNALAZIONI IN OTTOBRE
Torino (29 ottobre 2011) Il fenomeno dell’accattonaggio con i cani è in forte aumento a Torino. Stando alle segnalazioni che giungono copiose in questi giorni al telefono amico dell’AIDAA (3926552051) la maggiore concentrazione di persone dedite alla raccolta dell’elemosina con il cane al seguito sono si trova nella zona di Porta Nuova. Ogni giorno sono almeno una trentina le segnalazioni che giungono al telefono amico dell’associazione animalista, che lunedì invierà una lettera al comando della polilzia locale del capoluogo Piemontese per chiedere un incontro al fine di individuare una soluzione che permetta di bloccare questo fenomeno che frutta mediamente dai 3 ai 5.000 euro al mese per ogni accattone. Ovviamente la problematica che si evince da un numero cosi alto di segnalazioni provenienti nel 70% dalla zona di Porta Nuova è a detta di AIDAA quella del maltrattamento dei cani utilizzati per questo tipo di accattonaggio che sono costretti in alcuni casi per otto-dieci ore a rimanere accovacciati vicino all’accattone posizione questa che contrasta con la stessa natura del cane e che a parere degli animalisti configura il reato di maltrattamento di animale specificatamente rispetto a quanto contenuto nell’articolo 544 bis del codice penale, reato che se riconosciuto dal giudice viene punito con la reclusione. Sempre in questa impennata di segnalazioni va ricordato anche il fenomeno della vendita sottobanco dei cuccioli di cane, fenomeno questo di cui parlano ben una ventina delle seicento segnalazioni pervenute nel solo mese di ottobre, rispetto alle 240 del mese di settembre. “Sappiamo quali sono i problemi legati all’azione delle forze dell’ordine in casi come questi- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA-  e sappiamo anche che molto spesso risulta difficile provare un vero e proprio maltrattamento se sul posto non è presente un veterinario che lo certifichi, ma l’aumento di queste segnalazioni che sono più che raddoppiate rispetto al mese scorso, ci fa suonare un campanello d’allarme, cosi come ci preoccupa la concentrazione di queste segnalazioni che provengono quasi tutte da una zona unica della città. Non possiamo in questo caso parlare di racket delle eleomosine o di fattori simili in quanto non ne abbiamo la certezza, ma un’idea ce la siamo fatta. Per questo- conclude Croce- in spirito di fattiva collaborazione nei prossimi giorni chiederemo un incontro con i vertici della Polizia Locale della città di Torino per poter discutere del fenomeno e delle implicazioni che per quanto ci riguarda sono solo ed esclusivamente legate ad eventuali reati di maltrattamento o vendita illegale dei cani usati per l’accattonaggio”.

PERRERAS SPAGNOLE. AIDAA DENUNCIA IL RE DI SPAGNA ALLA COMMISSIONE EUROPEA


MATTANZA CANI NELLE PERRERAS SPAGNOLE. AIDAA DENUNCIA IL RE DI SPAGNA ALLA COMMISSIONE  EU.
Bruxelles (29 ottobre 2011) E’ stata inviata questa mattina alla commissione europea la denuncia firmata dal presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce nei confronti della Spagna nella persona del suo re Juan Carlos II e del capo del governo per violazione delle direttive europee in materia di tutela degli animali di affezione. La denuncia riguarda la mattanza dei cani e gatti nelle perreras Spagnole, vicenda per la quale AIDAA ha gia depositato una petizione ammessa alla discussione del Parlamento Europeo (numero 130/2011) con la quale si chiede la fine della pena di morte dei cani in Europa e per l’introduzione della sterilizzazione come unico sistema di controllo del randagismo canino e felino. Nella denuncia presentata alla Commissione Europea AIDAA accusa la Spagna di: “Usare da anni una forma barbara di controllo della popolazione randagia canina e felina, infatti nella maggior parte delle strutture spagnole dette perreras (canili) comunali i cani catturati randagi o di proprietà dopo dieci giorni di permanenza se nessuno li reclama vengono barbaramente uccisi, o attraverso una puntura letale o attraverso le camere a gas, inoltre gli animali nei giorni precedenti la morte vengono lasciati senza cibo e costretti a vivere in condizioni assolutamente inadeguate rispetto alla loro natura ed al loro diritto naturale di vita che non può essere sottoposto a torture o maltrattamenti anche se si tratta di animali appunto destinati alla morte. Tale pratica in palese violazione rispetto ai contenuti sui diritti degli animali da quanto previsto sia dal trattato di Lisbona, sia dalla convenzione europea per la tutela degli animali di affetto(cani e gatti) è di fatto messa in atto grazie alla legislazione spagnola, e grazie soprattutto alla mancata volontà del legislatore di modificare questa normativa sia a livello nazionale che a livello locale. Questa mattanza coinvolge ogni anno almeno 100.000 cani. Trattandosi di normativa nazionale interna, riteniamo che a risponderne debbano essere chiamati il capo dello Stato (Re Juan Carlos) ed il presidente del consiglio in carica”. AIDAA si è posto come obiettivo la fine della pena di morte dei cani e gatti in Europa con una apposita moratoria da realizzare gia a partire dal 2012.

GRAZIE PER MICIO E FIDO...

GRAZIE A TUTTI COLORO, E SONO DAVVERO TANTI, CHE IN QUESTI GIORNI STANNO ORDINANDO IL VOLUME AIDAA MICIO E FIDO IN OGNI SITUAZIONE REALIZZATO DALLA RESPONSABILE NAZIONALE DEL SETTORE ORGANIZZATIVO TIZIANA PASCALI. IL VOLUME E' A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE LO VOGLIA ORDINARE ONLINE IN MANIERA ASSOLUTAMENTE GRATUITA.

venerdì 28 ottobre 2011

contro ogni maltrattamento e speculazione sui cani anche in italia

COME IMMAGINAVAMO LA PUBBLICAZIONE DEL DOSSIER PER NOI ERRATO E MENZOGNERO IN MERITO ALLA SITUAZIONE GENERALE DEI CANILI LAGER NEL SUD ITALIA USATO DAI TEDESCHI PER PORTARE I CANI DAL SUD ITALIA AL NORD EUROPA, SI E' APERTA UNA POLEMICA E CI SI ACCUSA DI ESSERE DI PARTE.
NO.  NOI SIAMO CONTRO IL MALTRATTAMENTO E LA SPECULAZIONE DI TUTTI I CANI E DI TUTTI GLI ANIMALI ANCHE IN ITALIA.
NEL 2010 AIDAA PRIMA DI OGNI ALTRO HA DENUNCIATO LA GESTIONE DELLA MALAVITA DI DIVERSI CANILE DEL SUD ITALIA
http://www.libero-news.it/news/458531/Canili-del-Sud-gestiti-dalla-malavita-organizzata.html
ed inoltre basta scorrere questo blog per scoprire che nei giorni scorsi abbiamo chiesto al presidente Napolitano di alzare la voce contro il maltrattamento degli animali.
TANTO ERA DOVUTO PER LA CHIAREZZA.

CANI DEPORTATI IN GERMANIA: ECCO IL FALSO DOSSIER DELLE ASSOCIAZIONI TEDESCHE PER RUBARCI I CANI

ECCO LE MENZOGNE CHE USANO I TEDESCHI PER IMPOSSESSARSI DEI CANI ITALIANI.
Che in Italia la situazione dei canili sia tutt’altro che fiorente è evidente, ma da qui a dipingere la situazione come viene mostrata in questi due documenti che contengono palesemente dei falsi oggettivi è altra cosa. Non voglio dilungarmi oltre, ma mi preme spiegare il meccanismo usato dai tedeschi per  portarci via i cani e destinarli ai loro canili, o se va peggio alle industrie della vivisezione. Il metodo è molto semplice, basandosi su un dossier prodotto da un italiano che contiene una serie di palesi informazioni che definire errate è quantomeno riduttivo in cui si dipinge la situazione dei cani in Italia a tinte assolutamente fosche e far passare il principio per cui i canili italiani sono di fatto nelle mani della mafia o più in generale della malavita e che questi ultimi rubano i soldi che i comuni destinano al mantenimento dei cani (si parla di 4-7 euro al giorno che i comuni pagano ai canili per ogni cane.. dato questo assolutamente infondato) lasciando i cani morire di fame e malattie. Che al sud ci siano i canili lager e gestiti dalla malavita organizzata siamo stati i primi a dirlo,ma sostenere che tutto il sistema dei canili italiano sia gestito dalla malavita è vergognoso cosi come è facile capire come si possano gonfiare le cifre spese dai comuni italiani che secondo l’estensore di quell’assurdo dossier, vengono intascati dalla malavita basta infatti moltiplicare per 7 euro  al giorno la somma dei cani detenuti nei canili italiani che sono circa 150.000 per far uscire una cifra esorbitante. In realtà i comuni pagano molto,ma molto meno per il mantenimento dei cani, e molto spesso addirittura non pagano. Insomma la manipolazione inziale dei dati come potrete leggere dal primo documento diventa poi l’alibi per un vergognoso attacco all’Italia, ai canili italiani ed alle associazioni che di essi si occupano. Attacco che viene accompagnato successivamente dalla proposta di un gruppo di associazione tedesche che opera con sede del paradiso fiscale del Lichtestein (e questo da solo dovrebbe bastare a dirla lunga sulla vicenda) che si offrono di salvare i cani dai canili lager italiani per portarli a vivere (o vivisezionare?) in Germania.  Questi documenti non sono venuti fuori dal nulla ma mi sono stati inviati via email, probabilmente pensando che AIDAA gestisse dei canili al sud, o che forse fosse disponibile in qualche modo a sostenere queste calunnie. Ovviamente copia dei documenti qui sotto riportati sono state inviate al ministero della salute perché intervenga per porre rimedio a questa campagna vergognosa contro l’Italia e contro i nostri canili. Se questa campagna di menzogne dovesse prendere piede, appare evidente che qualunque sforzo nostro o di altri, per porre fine alla pena di morte dei cani in Europa con particolare riferimento alla Spagna ed alla Romania sarebbe assolutamente reso vano in quanto verrebbe distrutta la credibilità alla base delle nostre proposte. Mi limito a ricordare che noi non siamo contrari alle adozioni internazionali degli animali, ma che siamo fermi nel denunciare qualsiasi menzogna o campagna menzognera venga imbastita per attaccare il nostro sistema di tutela degli animali, menzogne diffuse sia allo scopo interno di indebolire il lavoro delle associazioni e dei volontari, con un attacco diretto alla legge 281/91 (che va modificata ed applicata ma non demonizzata)ed allo scopo internazionale di favorire l’adozione di cani italiani verso la Germania. Non mi dilungo oltre, vi chiedo solo di leggere il dossier scritto da un signore Italiano e di seguito la lettera scritta dalla responsabile tedesca delle associazioni. A voi tirare le conclusioni.Noi siamo pronti a chiedere chiarezza fino in fondo per capire cosa si cela dietro questa situazione.
LORENZO CROCE – presidente ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE.
PARTE PRIMA. DOCUMENTO 1 –
IL DOSSIER FALSO SUL MALTRATTAMENTO DEI CANI IN ITALIA.
TI CANILI - LAGER ITALIANI
LA “GOMORRAH” ANIMALE

LA PARTE DI “GOMORRAH” CHE
SAVIANO NON HA RIPORTATO NEL SUO LIBRO
 
Ad Agosto di quest’anno sono stato contattato da tre ragazze, avevano letto una lettera che scrissi a un teologo cattolico riguardante la sofferenza animale. Mi domandarono di aiutarle. Incontrai le ragazze a vicino a Roma. Registrai tutto quello che dicevano. Le ragazze, poi, mi mostrarono delle foto e io,
 per poco, non vomitai per l’orrore che vidi. Ero scioccato, profondamente scosso. Le foto erano assolutamente orrende. Provai una profonda vergogna. Quello che mi sorprese fu che le ragazze dissero che le persone che lavoravano nei canili erano ricattate; se dicevano qualcosa su quello che accadeva nei canili avrebbero trovato la porta sbarrata. Domandai siamo in Colombia o in Italia? Che diavolo state dicendo?
Le ragazze risposero: le donne che denunciano questi orrori rischiano la vita. Il giro d’affari dei lager è troppo grande. Presi le foto, registrai quello che dicevano e creai con alcuni amici un sito web.
Noi italiani andiamo in giro dicendo al mondo che possediamo tra il 40% e il 70% dei tesori del mondo (in effetti è solo il 4,8%), che abbiamo incalcolabili monumenti, cattedrali, chiese, abbazie, musei, siti archeologici. Nell’Italia della “bella vita”, di Armani, di Valentino, della Ferrari, della cucina sontuosa dei vini deliziosi, del grande cinema, dell’arte, delle splendide spiagge, dei laghi gloriosi, ho scoperto l’esistenza dei canili - lager. Devo essere stato cieco a non immaginare un simile orrore. Nel mezzo di tutta questa bellezza esiste lo schifo di come trattiamo gli animali. I media ogni giorno parlano della prostata deperita di Papi, dei prosseneti di alta classe, delle escort, delle glorie del nostro paese (che, secondo Berlusconi, annovera il miglior presidente degli ultimi 150 anni e – forse - il più grande leader mondiale dai tempi di Alessandro il Grande) ma mai, mai puntano il dito verso l’orrore che infliggiamo agli animali.
Gli animali in Italia non esistono. Siamo al livello della Spagna e della Grecia. Siamo nel G8, nel G20, siamo la quinta potenza mondiale per alcuni e la ventesima per altri, raccontiamo al mondo intero che siamo un faro di civiltà, parliamo continuamente di Impero Romano, del Vaticano, del Rinascimento, di Michelangelo, Raffaello, Venezia, Roma, e viviamo con la vergogna dei canili lager.

 Analizziamo la radice del problema.

Siamo una nazione che ogni anno abbandona oltre 135.000 cani e gatti. Ci sono 600.000 cani che vagano liberi nel suolo patrio e solo il 33% è accalappiato e portato nei lager. Le Regioni che hanno più randagi sono: Puglie: 70.600; Campania: 70.000; Sicily: 68.000. Calabria 65.000; Lazio: 60.000. Il Sud, come si può vedere, è la parte d’Italia più esposta a questo problema. Il Sud è anche l’area, con il massimo livello di corruzione e criminalità. E’ sufficiente analizzare il giro d’affari di Cosa Nostra, Camorra, N’drangheta e Sacra Corona Unita, che raggiunge i 130 miliardi di euro all’anno, per capirlo. I guadagni della N’drangheta nel 2007, sono stati di circa 44 miliardi di euro, che equivalgono al 2,9% del PIL nazionale. Gli Italiani che vivono in aree dove la delinquenza organizzata ha ascendente sono oltre 13 milioni. L’equivalente del 22% della nazione. Se si analizza il livello di corruzione seguendo la classifica (in percentuale) delle denuncie per corruzione, si ha il seguente quadro: Sicilia 13,07%; Campania 11,46%; Puglie 9,44%; Lombardia 9,39%; Calabria 8,19%. Economia in nero, evasione fiscale, traffico d’armi, mercato e spaccio della droga, violenza, prostituzione, schiavitù del sesso, costruzioni abusive, cementificazione della costa, zoomafia, fuochi dolosi, deforestazione l’avvelenamento della terra e del mare con navi colme di rifiuti tossici. E ora i canili - lager.

La radice del problema è che noi abbandoniamo cuccioli nelle autostrade. Abbandoniamo cani e gatti come lattine di birra usate e schiacciate. L’altro anno abbiamo abbandonato 90.000 gatti e 45.000 cani.
Quest’anno solo nel mese di Giugno abbiamo abbandonato, 65.000 gatti e cani. Questa è la radice del problema. Ma fate attenzione: l’abbandono crea fortune. Rende la gente ricca. E così si approda alla mercificazione dell’animale vivo o morto.

Lasciatemi spiegare, brevemente, come opera la mente di un proprietario di un canile- lager.
Entriamo nella sua psiche. Questo è quello che vi suggerirebbe se volete creare un canile – lager.

Prima di tutto scegli – preferibilmente - un territorio dove la legge è uno scherzo. Il Sud è perfetto.
Le aree di Benevento, Campobasso, Caserta, Irpinia, le regioni del Molise, della Sicilia, della Basilicata,
della Calabria, sono ideali per questo lavoro. Scegli un area di intenso abbandono degli animali
La Campania è perfetta (si legga il libro di Saviano o si prende il CD Gomorra di Matteo Garrone dal vostro “video shop” locale e si capirà di cosa si parla)
Assicurati di avere solidi contatti: centro, sinistra o destra non conta.
Diventa amico dei parroci. Dona generosamente alle chiese locali.
Assicurati di avere una statua di padre Pio a casa tua. Evita come la peste San Francesco. Amava gli animali. Non fa per noi.
Una volta che hai solidi contatti cerca di apparire come un benefattore. Come Marlon Brando nel “Padrino”.
Fatto questo, costruisci un canile in posto desolato e distante. Assicurati che sia in un area non facilmente accessibile.
Assicurati che il canile, come molti canili in Calabria, abbiano alte mura. Silenzio e privacy sono assolutamente determinanti per la riuscita dell’operazione. Come nei lager nazisti la visibilità non deve essere permessa. Altrimenti gli animalisti ti rompono le scatole. Sono matti e malati.
Quando il canile è pronto impiega – preferibilmente - lavoratori extracomunitari che puoi controllare affinché non parlino. Se parlano creano grandi problemi. Se parlano licenziali e denunciali per farli rispedire nel loro paese.
Quando il canile è pronto fai un accordo con i comuni dell’area (nel caso del notorio canile di Cicerale, non lontano dai tempi di Paestum, 97 comuni sono coinvolti nell’operazione)
Usa il tuo carisma. Olia la macchina. Elargisci tangenti. Fai contratti solidi. Scegli il partito più forte ma tratta anche con l’opposizione.
Assicurati di avere buone relazioni con il magistrato locale.
Stabilisci solidi contatti con le multinazionali internazionali della vivisezione. Vendere randagi ai Mengele
del mondo animale rende molto.
 Ora puoi andare ad accalappiare cani. Più accalappi e più guadagni.
 
Ogni cane che accalappi sono 50 euro più una parcella mensile o annua che stabilisci con i vari comuni.
Sii furbo: accalappiamenti, più mantenimento, più morte dei cani con incenerimento equivale a un bel mucchio di euro. Segui un ritmo fluente: più cani vivi o morti, più verdi dollari!

Assicurati che:
Un controllo nazionale dei canili non sia mai operante. O siamo fregati.
Non ci sia un CCTV, una telecamera a circuito chiuso, nei canili.
Le visite siano proibite così che nessuno sappia quello che accade dentro al canile
La sterilizzazione non sia eseguita in maniera adeguata. Le sterilizzazioni devono essere minime così nascono cuccioli ed entra altro denaro.
I controlli medici non siano adeguati, anzi inesistenti
Le ASL veterinarie siano assenti, meglio se corrotte, così potrai assicurarti che scrivano sempre rapporti falsi dicendo che tutto va bene.
Il microchiping sia impiegato in maniera limitata.
Chi vuole avere un cane non lo adotti, meno cani hai nel canile, meno soldi guadagni. Ricordati: le adozioni sono fatali per i guadagni. Trova tutti i cavilli possibili per non concedere adozioni.
Gli animalisti siano sotto schiaffo e ricatto: “Se dici a qualcuno quello che accade qui trovi la porta chiusa.
Questa è casa nostra” Se gli animalisti si avvicinano qualcuno esca con un fucile.
Nessuno sappia che i cani muoiono, e se un cane muore evita di denunciare la morte così continui a ricevere i contributi.
Che il canile sia sempre pieno di cani; se hai troppe adozioni assicurati che le cagne facciano cuccioli.
Nessuno provi compassione, sono solo animali che non hanno un’anima immortale. Chiedi al prete locale e te lo spiegherà.


Non ti preoccupare:
Del numero di animali nelle gabbie;
Del controllo medico;
Delle condizioni fisiche degli animali;
Del fatto che i ratti mangiano dalle scodelle dei cani;
Dei cani ciechi che muoiono di fame perché non trovano le scodelle;
Dei cani che si divorano tra di loro;
Dei cani con le corde vocali tagliate, senza occhi e senza zampe;
Dei cani con le zampe amputate e con orrende ferite;
Dei cani che girano continuamente su stessi nella gabbia;
Dei cani feriti, massacrati e morenti;
Dei cani malati di malattie tremende e morenti per cancro;
Dei cani che gli attivisti portano a passeggiare e che quando ritornano nel canile ululano disperati;
Della mortalità che ha raggiunto il livello di 97% (come nel notorio canile – lager di cicerale);
Del fatto che gli animali non escono dalla loro gabbia per 14 o 15 anni;
Del fatto che i cani nati nelle gabbie muoiono nelle gabbie;
Dei media: ai giornalisti non frega nulla dei cani si preoccupano solo delle donne di Berlusconi;
Degli animalisti: sono vergognosamente divisi. vogliono farci condannare ma la politica ci difenderà.
La legge e il potere dei politici fermerà tutto.

Non preoccuparti:
Delle ispezioni ministeriali, il potere politico ci difenderà con i suoi contatti romani e fermerà ogni azione.
Dei documenti di denuncia: possono sparire come i documenti di Cicerale che si sono dissolti nell’aria.
Dei carabinieri e della polizia: vengono vanno e non fanno niente. Siamo ben protetti.
Dei magistrati. Offri un lavoro a un loro parente.
Se le autorità chiudono il canile. Sii furbo come Cafasso che ha portato i cani da Cicerale a Cirò Marina in Calabria, a 400 chilometri di distanza.
Quando sposti cani da un canile all’altro: malati, morenti o ciechi ammassali tutti in un grande camion staranno bene. E se muoiono è la volontà dio Dio: è il Signore che concede e toglie la vita.

Concludo raccontando due storie:

La prima riguarda il familismo degenere, la seconda è orrore puro.

Il proprietario del canile di Cicerale è Cafasso. Uno degli uomini più odiati dagli animalisti del nostro Paese. Questa è la rete che ha creato per coprire l’operazione. Cafasso era un consigliere della comunità montana di Torre Orsaia, il sindaco e l’ex sindaco di Cicerale erano parte dell’operazione, il giudice Martuscelli passava le solite sentenze assolutorie: come le tre scimmie: non vedo, non sento, non parlo; Nese, il direttore della notoria ASL – 3 aveva la moglie del giudice tra i suoi dipendenti. Un nipote di un giudice faceva l’accalappiatore per Calasso. I Carabinieri e i Nas erano, per ovvie ragioni, incapaci di intervenire. Una rete di famiglie, collusioni e silenzio (document of the 29, 07. 2009, signed by Arkus, la Zampa e la Mano, Amicicani e Lega Nazionale in Difesa del Cane sezione: Puglia) 
Risultato? Il cucciolo che vedete nella foto: http://www.lasaggezzadichirone.org/site/wp-content/uploads/2009/10/cucciolo.jpg

L’altra storia riguarda la città di Modica in Sicilia.

Un cucciolo disperato: 

Nel marzo del 2009 un bambino di 10 anni, Giuseppe Brafa, venne ucciso da un branco di randagi nel quartiere di Scicli, nella città di Modica, non lontano da Ragusa. La popolazione era ovviamente scioccata, ma nessuno spiegò che la ragione della morte del bambino era causata dal fatto che in Sicilia c’è una massa di incivili bastardi che abbandonano oltre 68.000 cani all’anno. Questa era la ragione di quello che accadde. La ragione fu che i cani non vennero catturati, portati nei canili e adottati. I cani non sono randagi per loro scelta: non originano dal puro nulla. Un prete, Don Salvatore Cerreto, cominciò a predicare contro gli animali nella chiesa di San Giorgio, a Modica. “Viviamo in una società nella società degli idoli, in cui anche gli animali prendono il posto della persona umana” (La Repubblica 18. 3.2009) In poche parole il sant’uomo diceva che se rispetti altre forme di vita, altri viventi, sei un pagano. Adori scimmie, pezzi di legno e simboli fallici. Dopo il sermone la gente iniziò a formare i “lynching party” e il sindaco di Modica Antonello Buscema, cominciò a urlare nel suo dialetto (o qualcosa simile al suo dialetto): “scendo il cane e lo sparo” E la carneficina iniziò. Sparavano ai cani da tutte le parti. Si possono vedere foto dei carabinieri che sparano ai cani nelle spiagge. (La Repubblica 18. 3.2009). A quel punto il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervenne per fermare il massacro. Non si poteva ignorare quello che accadeva. Il geniale scrittore siciliano, Vincenzo Consolo, vincitore del Premio Strega, informato dei fatti è stato di chiarezza cristallina e ha spiegato che “gli animali sono amati da persone che vorrebbero vedere morti gli extracomunitari” (La Repubblica 17. 3. 2009). Dai lascivi pagani siamo passati agli animalisti neo - nazisti. Il genio siculo, erede di Tomasi di Lampedusa e Pirandello, ci ha informato che se si rispettano altre forme di vita si diventa automaticamente degli sporchi razzisti. Non si finisce mai di imparare in questo mondo. Una volta lessi che un consigliere palermitano, che, incredibilmente, si chiamava Nerone, propose un accordo: la testa dei randagi (cani o gatti) in cambio di un certa somma di euro. Mi sembra fosse di 25 euro. Così si risolveva il problema del randagismo a Palermo. La notizia fu anche riportata dal The Indipendent inglese (“Dog’s Sicilian enemy”)
Fu immediatamente allontanato, ma ci provò

Gandhi ha detto: dimmi come tratti gli animali e ti dirò in che nazione vivi.

In Italia abbiamo una norma della legge datata 14 agosto 1993 che stabilisce che: “i cani vaganti ritrovati, catturati, o comunque ricoverati presso strutture non possono essere soppressi” e l’articolo 544 del codice penale recita: “delitti contro il sentimento per gli animali” prevede che “chiunque, per crudeltà o per necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”.

Quello che mi ha sorpreso è stato L’Espresso (1.10.2009) che ha pubblicato un reportage molto commovente sul massacro dei delfini da parte dei pescatori giapponesi, otto pagine e foto.
L’Espresso vede l’orrore di Taiji ma non quello che avviene nel nostro paese. Cani e gatti sono il nulla. Cinque milioni di persone hanno i cani in casa ma nessuno dice nulla.

Solo una campagna internazionale per questo tremendo problema può aiutare.
Aiutateci solo a diffondere questa notizia: non chiediamo altro.

Cliccate qui: http://www.ahimsa.it/canili gomorrah foto.html

E per favore, informate tutti vostri contatti di quello che accade in Italia.

Aiutate i cani che avete visto nel sito.

L’Italia è stata la culla d’Europa: questo non può essere tollerato.

Paolo Ricci
DOCUMENTO 2 – LA LETTERA DELLE ASSOCIAZIONI TEDESCHE
Egregi Signori,
   
l´aver appreso in che misere ed indegne condizioni i cani dei canili italiani sono costretti a soffrire ci ha profondamente scandalizzati. Questi canili sono un inferno, un campo di sterminio per cani!
Solo da poco il pubblico (anche internazionale) comincia ad apprendere un po' più della situazione insopportabile e i continui tormenti organizzati nei canili-carceri in Italia. La maggior parte delle persone nei paesi europei ma anche in Italia non può immaginarsi la realtà del sistema canile. Negli ultimi mesi la CICTO.ORG  http://www.cicto.org/it/ - una coalizione tra associazioni tedeschi e persone con sede a Liechtenstein ed associazioni tedeschi o svizzeri come "Tierärzte im Einsatz" (veterinari in operazione), ETN oppure la Pfotenhilfe Europa hanno cominciato a richiamare l'attenzione sul'abuso assurdo della legge italiana sulla protezione degli animali. Usando lo slogan "emergenza randagismo" dal 1991 migliaia di soldi fiscali sono sottratti nel nome "della tutela deglianimali". Il magazzinaggio finale di centinaia di anime in canili è diventato un affarone per organizzazioni per la protezione degli animali ed affaristi privati.  Allego il youtube Video della task Force del Ministero della Salute in Italia: http://www.youtube.com/watch?v=hmfLk3h5rWU . La legge italiana sulle protezione degli animali proibische di uccidere gli animali da compagnia. 
Negli ultimi anni, tuttavia, si è stabilito in Italia un sistema di pensioni che risulta ben più crudele dell´uccidere gli animali.
Furbi ´imprenditori´ senza scrupoli hanno capito che con i poveri cani si può guadagnare un mucchio di soldi: è sufficiente  stiparli in uno spazio esiguo (molto spesso lasciandoli all´aperto, esposti alle intemperie), alimentarli e assisterli quanto minimamente basta per lasciarli appena sopravvivere - incassando però per ogni singolo cane un appoggio finanziario dello Stato, vale a dire dell´intera CEE!
. Si presume che in Italia esistano almeno 900 di questi canili. Cifre precise non sono verificabili, dovuto alle strutture di carattere mafioso.
 Certi canili ´ospitano´ fino a 2000 cani; le femmine sono continuamente gravide, al fine di far guadagnare, con i loro cuccioli, ancora di più ai proprietari. Ogni giorno lo stato italiano e la CEE pagano entro 4,- e 7,- € per cane - il che significa, per questi ignobili truffatori, circa € 600 milioni all´anno.
I cani che finiscono nei canili non hanno alcuna possibilità di uscirne vivi, semplicemente perché sia tenerli in buone condizioni sia procurare loro un nuovo posto vorrebbe dire diminuire il profitto. Cani vecchi, deboli e malati vengono messi insieme a cani aggressivi: lotte e cannibalismo sono all´ordine del giorno. Nessuno deve venire a conoscenza di quante migliaia di animali sopravvivono e muoiono cosí, appunto per non mettere a rischio il guadagno dei proprietari dei canili.
La situazione si è purtroppo sviluppata in questa direzione dal 1991 proprio perché, secondo la legge italiana 281/91, è proibito uccidere un cane (anche se gravemente ammalato), mentre ´internare´i cani nei canili viene ampiamente sovvenzionato.
In Puglia, ad esempio, è evidente il successo di questa legge apparentemente progressista.
Nel 1990 si contavano 20.000 cani abbandonati. Dopo il varo della legge 281 sulla protezione degli animali, al giorno d´oggi -19 anni dopo- sie ne contano ben 70.000 internati nei canili, per cui lo stato italiano paga, annualmente, € 70 milioni.
E ciononostante ci sono ancora 50.000 cani randagi. Da qui la richiesta da parte di certi ´cinofili´ di creare più canili: il sistema dei canili costituisce evidentemente una garanzia di guadagno alle spalle dei contribuenti.
http://www.youtube.com/watch?v=jPNPqrdpVk8. Solo in Puglia il numero di animali abbandonati si è sestuplicato da 20.000 a 120.000 negli ultimi vent´anni - anche grazie alla legge 281!
Vogliamo veramente continuare ad approfittare dei mezzi finanziari della CEE per tali infami attività? Non sarebbe preferibile investire in un´assistenza veterinaria controllata, per esempio in una castrazione di ampio numero di animali randagi per ridurne il numero ?
Contiamo già con l´aderenza di più di 20.000 persone, che richiedono la fine di queste inaudite sofferenze.
Questa petizione è stata organizzata da diverse associazioni per la tutela degli animali, ad esempio ETN, TASSO, bmt. L´inferno dei canili-carceri sparirà solo quando i canili non riceveranno più soldi. 
Facciamo appello a Voi per cercare di metter fine a questa situazione insopportabile.

Nel frattempo anche organi della stampa, medie, organizzazioni sulla protezione degli animali internazionali, politici della CEE etc. hanno appreso della situazione scandalosa nei canili ed osservano cautamente come si sviluppi il problema. E tanti hanno deciso di non mettere più piede in bella Italia finché continui questa situazione insopportabile. Da noi si dice giustamente: “La grandezza di una nazione si riconosce dalla maniera in quale tratta i suoi più deboli”.

Vi preghiamo di sostenere la campagna e di interporVi che le leggi vigenti vengano applicate evitando che vengano abusate da tantissimi servendosi dai soldi messi a disposizione per un trattamento proprio dei poveri animali.

Vi preghiamo di farci sapere che cosa siete disposti a intraprendere per cambiare lo status quo.


Nel frattempo vogliate gradire i nostri più sinceri saluti,
Sonja Gollwitzer


giovedì 27 ottobre 2011

EMERGENZA MALTEMPO. NUOVO APPELLO PER AIUTARE I CANI DELLA LUNIGIANA

scusate ne approfitto per diffondere anche io questo appello che mi pare urgente .. appena arrivato

da RETE VIOLA VIAREGGIO

Per zona alta Toscana e Liguria:
chi può porti acqua, generi alimentari,farmaci da banco, torce, pile a La Spezia presso passeggiata Morin dove partono battelli per le 5 terre alle ore 8:30 - 10:30 - 13.30 e 15:30.

Associazione Salvezza Animali Versilia:
dalla Versilia è partita una squadra per recuperare cani anziani e deboli dal canile di Aulla in Lunigiana: occorrono coperte vecchie e cibo, contattare Cecilia 329.3636409. Solidarietà alla gente delle 5 terre e della Lunigiana.

2012 ANNO DELL'ELOGIO DELL'ASINO. AIDAA AL FIANCO DI FRA' INDOVINO

2012 ANNO DELL’ ELOGIO DELL’ASINO. AIDAA AL FIANCO DI FRA’ INDOVINO
Roma (27 ottobre 2011) Con lungimiranza non indifferente, e con un grado di sarcasmo meraviglioso il mitico Frà Indovino ha dichiarato il 2012 come anno “Dell’elogio dell’Asino ovvero La riscossa degli Ultimi”. Si tratta di una scelta molto interessante ed assolutamente condivisibile, aldilà dell’aspetto commerciale del calendario che non interessa assolutamente AIDAA , gli animalisti ritrovano i.n questa scelta un atto di forte coraggio, perché riproporre l’asino come esempio di animale e dedicare a questo meraviglioso animale uno tra i calendari piu diffusi in Italia quando oggi i calendari pur di vendere non lesinano utilizzare ben altri soggetti è un atto di coraggio e di amore per gli animali al quale come animalisti non possiamo che plaudire e francamente essere anche un poco invidiosi per non esserci arrivati prima noi. “Aidaa il prossimo anno metterà in campo una serie di iniziative proprio a promozione della figura dell’asino in virtù della proclamazione condivisa dell’Anno di Elogio dell’Asino voluto dagli amici del calendario di Frà indovino- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- continuando per altro una battaglia che la nostra associazione porta avanti oramai da quasi dieci anni a tutela di questo meraviglioso animale di cui ne possiede uno anche il ministro Brambilla, l’Asino Ugo al quale il ministro è molto affezionato”

ANNO INTERNAZIONALE DELLE FORESTE, RICORDIAMO GIAMBATTISTA MILIANI

FACCIAMO CONOSCERE  UN AMANTE DEGLI ALBERI DI INIZIO SECOLO
Quello che sta per chiudersi è l’anno internazionale della Foresta, vogliamo in questa occasione ricordare e far conoscere la personalità di Giambattista Miliani (1856-1937) noto anche per essere l’imprenditore della carta di Fabriano. Miliani fu ministro dell’agricoltura e delle foreste nel biennio 1917-1919 e proprio partendo dal proprio lavoro capì l’importanza di evitare la deforestazione selvaggia, anzi da ministro si battè contro il disboscamento impegnandosi per l’istituzione di parchi nazionali. Nel 1907 fu tra i primi sostenitori a livello internazionale a sostenere la creazione del grande parco nazionale dello Yellowstone in Usa dopo aver visitato la zona dove stava sorgendo il grande parco. Promosse poi molteplici iniziative a favore del Parco dell’Abruzzo. Nel 1997 a Fonte Avellano è nato un progetto di valorizzazione dell’ambiente che si richiama all’esperienza ed alla passione per la tutela della foresta di Giambattista Miliani, antisegnano Chico Mendez nostrano..
Lorenzo Croce

EMERGENZA MALTEMPO- APPELLO PER CANI DELLA LUNIGIANA

CANILE DELLA LUNIGIANA:

MOLTI CANI MORTI E MOLTI DISPERSI.
QUELLI CHE RIMANGONO HANNO BISOGNO DI STALLO URGENTISSIMO...CHIUNQUE POSSA OSPITARE TEMPORANEAMENTE ANCHE SOLO UN CANE, TELEFONI A LUCIA 3356102423.
I CANI SONO SOMMERSI DAL FANGO...SALVIAMO ALMENO QUESTI, PER FAVORE.

TAXI ANCORA OFF LIMITS PER I VIAGGIATORI CON ANIMALI AL SEGUITO

TAXI ANCORA OFF LIMITS PER I VIAGGIATORI CON ANIMALI
Roma (27/10/2011) – Oltre il 60% dei taxi italiani non accetta animali a bordo, il 38% accetta solo animali di piccola taglia (gatti, conigli, criceti) e solo se contenuti negli appositi trasportini, mentre i cani al guinzaglio di piccola taglia sono accettati dal 31% dei tassisti, mentre solamente il 14% dei taxi ospita cani di media e grossa taglia esclusivamente se al guinzaglio e museruola. Questo è il dato preoccupante che emerge da un sondaggio realizzato sul campo negli ultimi dodoci mesi da volontari AIDAA in dieci città italiane (Roma-Napoli-Milano-Torino-Firenze-Bergamo-Pisa-Cagliari-Bologna-Bari). I volontari dell’associazione  realmente in viaggio e sempre accompagnati dagli amici a quattro zampe hanno chiamato complessivamente 1020 volte il servizio taxi delle maggiori compagnie cittadine, ed in oltre 600 casi si sono sentiti rifiutare corsa in quanto non vi erano taxi disponibili che accettavano animali a bordo, solo 380 le risposte positive per il trasporto di animali di piccola taglia negli appositi trasportini, 313 le risposte positive date dalle compagnie di radiotaxi per il trasporto di canidi piccola taglia al guinzaglio o con museruola, e 143 le possibilità di trovare il radiotaxi al primo colpo per i volontari accompagnati da cani di media o grossa taglia, ma solo se al guinzaglio e museruola. Le risposte negative nell’ultimo caso erano dovute al fatto che spesso i taxi disponibili erano di piccola cilindrata e quindi non disponevano dello spazio dove tenere il cane che per legge deve stare dietro i sedili dei passeggieri. Le città dove si sono registrate maggiori difficoltà nel trovare un taxi che accettasse animali sono state Pisa, Bari e Firenze, mentre quelle dove è stato più facile sono state Milano, Napoli, Roma e Bologna, in quest’ultima città la disponibilità di taxi che accettassero a bordo animali alla prima chiamata ha superato largamente il 40% dei casi.  “Questi numeri sono il resoconto non di un sondaggio, ma di vita vera e di nostri volontari che viaggiano con i propri animali e che hanno chiamato realmente il taxi in questi ultimi 12 mesi- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA-ora non vogliamo certo dire che tutti i tassisti siano insensibili, anzi, molto spesso a ridurre le possibilità del trasposto di animali sono gli stessi regolamenti, abbiamo trovato spesso tassisti che pur non potendo trasportare per regolamento animali, specialmente su tragitti brevi, sono stati comprensivi ed hanno chiuso un occhio, quello che vogliamo far notare è che anche sui taxi cosi come per gli altri mezzi di trasporto chiunque viaggi con il proprio animale domestico incontra delle difficoltà maggiori rispetto a chi viaggia solo, difficoltà che si accentuano in maniera notevole se il passeggero è accompagnato da un cane di media o grossa taglia, allora prendere un taxi può a volte rivelarsi una vera e propria impresa”.

mercoledì 26 ottobre 2011

AIUTIAMO IL RIFUGIO LA VOCE DEGLI ANIMALI - ANTA DI FAUGLIA (PISA)

OPERAZIONE DONA UNA COPERTA AL CANILE O AL RIFUGIO 2011
Per l’operazione dona una coperta a un canile 2011 dopo gli amici del canile LE CUCCE FELICI DELL’AQUILA  raccogliamo e diffondiamo l’appello del rifugio ANTA DI FAUGLIA IN PROVINCIA DI PISA GESTITO DALL’ASSOCIAZIONE LA VOCE DEGLI ANIMALI.
COSA SERVE?
COPERTE E TRAPUNTE
CIBO PER CANI ADULTI E SENIOR,
CIBO PARTICOLARE PER CANI CON LEISHMANIA
CIBO PER GATTI CON PROBLEMI RENALI
SERVONO ANCHE MEDICINALI PER CANI CARDIOPATICI, LEISHMANIOTICI E PER GATTI CON PROBLEMI RENALI
IL RIFUGIO OSPITA COMPLESSIVAMENTE UNA VENTINA DI CANI, MENTRE SONO OLTRE 150 I  GATTIACCUDUTI IN RIFUGIO, ED I ALCUNE COLONIE GESTITE DALL'ASSOCIAZIONE.
NON CI SONO CUCCIOLI.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI VISITA IL SITO www.lavocedeglianimali.it
Oppure invia una e-mail a info@lavocedeglianimali.it
Per eventuali donazioni 
IBAN : IT29O 01030 25010 000000378994
POST PAY n. 4023600587150279 cf SMNGRZ51T41E625T

MICIO E FIDO PER OGNI SITUAZIONE - VOLUME DIGITALE COMPLETAMENTE GRATIS

MICIO E FIDO PER OGNI SITUAZIONE.
UN VOLUME IN VERSIONE DIGITALE COMPLETAMENTE GRATUITO PER IMPARARE A CONOSCERE E CONVIVERE CON MICIO E FIDO  E CON "I VICINI"
CHIUNQUE NE VUOLE FARE RICHIESTA SCRIVA UNA EMAIL A
direttivo.aidaa@libero.it
Lo riceverà entro breve tempo via e-mail ed assolutamente gratis.
Il volume è stato redatto dalla responsabile del settore legale AIDAA Tiziana Pascali ed al momento è stato gia distribuito in oltre 2.500 copie.
I suggerimenti sono ovviamente passati al vaglio del servizio veterinario e legale di AIDAA.
Per saperne di più leggi la presentazione a cura di Marina Martorana presentata sul corriere della sera online
http://rispendo.corriere.it/2011/04/18/fido_e_micio_per_affrontare_og/

martedì 25 ottobre 2011

filmato di denuncia sui sacrifici gatti neri la notte di halloween

un bellissimo filmato sulle denuncie AIDAA contro il massacro dei gatti neri la notte di halloween
http://www.youtube.com/watch?v=O9ureo2wlGE

AIDAA INCONTRA IL NUOVO ASSESSORE AI DIRITTI DEGLI ANIMALI DI MILANO

E' previsto per il prossimo 22 novembre alle 15 presso l'assessorato di via Marconi 2 a Milano l'incontro tra i vertici AIDAA e il nuovo assessore di Milano con delega ai diritti degli animali Chiara Bisconti, l'incontro che servirà per reciproca conoscenza tra i responsabili AIDAA e il nuovo assessore della giunta Pisapia è stato richiesto dall'associazione. La delegazione AIDAA sarà composta dal presidente nazionale Lorenzo Croce, dalla responsabile organizzativa nazionale Tiziana Pascali e dalla responsabile AIDAA Milano Inzana Salvina.

RACCOLTA MATERIALE PER IL CANILE DELL'AQUILA DELLE CUCCE FELICI.

ci scrivono le amiche delle cuccefelici del canile di L'aquila. come ogni anno con l'arrivo del freddo fanno la raccolta del materiale hanno bisogno di tutto quanto qua sotto riportato, ci sono anche i punti di raccolta. diamo loro una mano.

Raccolta inverno 2011 per il Rifugio della Lega del Cane di L’Aquila
L’inverno è alle porte e in Rifugio sono tanti gli ospiti anziani e/o malati: per questo vi chiediamo una mano per poterli scaldare e poterli accudire al meglio.

Raccogliamo:
·       Coperte;
·       Trapunte;
·       e tutto ciò che può far caldo ai nostri amici con la coda.

Ci servono sempre:
·       Medicine (vaccini, antiparassitari esterni, vermifughi, Cerenia, antiemetici, antimicotici, antibiotici iniettabili, antibiotici in compresse, antinfiammatori, analgesici, antispastici, Galastop, metoclopramide iniettabile, ranitidina, colliri, creme, Zoolobelin, farmaci contro la rogna, farmaci per il trattamento della leishmaniosi, test rapidi per filariosi e leishmaniosi, farmaci per cani cardiopatici, farmaci per cani epilettici, etc.);
·       Cibo secco (junior, adult e senjor);
·       Ciotole;
·       Giochi e snack;
·       Cucce di grandi dimensioni;
·       Trasportini e gabbie di grandi dimensioni;
·       Strumenti da cattura.
I punti di raccolta sono:
·       a L’Aquila: direttamente presso il nostro Rifugio (Loc. Aquilentro – Paganica – L’Aquila) aperto ogni giorno dalle 10.00 alle 12.00;
·       a Milano e hinterland: contattando Mirjam 329.6390924 - mirjam@cuccefelici.it (nei limiti del possibile passiamo a ritirare a casa vostra);
·       per posta, spedendo alla nostra Sede: Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di L'Aquila - S.s. 17 Bis n° 49 - 67100 Paganica (AQ).
È sempre possibile aiutarci anche con una donazione:
·       Ccp n° 14046676 intestato a Lega Nazionale per la Difesa del Cane Sez. L'Aquila;
·       Conto Banco Posta IBAN  IT 61 O 07601 03600 000014046676 – Codice BIC/SWIFT BPPIITRRXXX - intestato a Lega Nazionale per la Difesa del Cane Sez. L'Aquila;
·       Paypal: info@cuccefelici.com - Mastercard, Visa, Visa Electron, Carta Aura, PostePay).
Per qualsiasi informazione, non esitate a contattarci: 329.9064859 – info@cuccefelici.com.

I nostri 400 ospiti con la coda ringraziano!

APPELLO. AMICICANI RISCHIA LA CHIUSURA. AIUTIAMOLI SENZA RISERVE

Non è nostro metodo ospitare sul blog ufficiale dell'associazione, ma avendo ricevuto questa importante richiesta di aiuto da parte dell'ASSOCIAZIONE AMICICANI di Parma con la quale abbiamo rapporti da oltre tre anni, ci pare giusto pubblicarlo e condividerlo con voi.
ricevo dal presidente amicicani LUCA RADICI
Con immenso dispiacere e con molta delusione e rammarico, siamo costretti a scrivere questo comunicato.

Ce l'abbiamo messa davvero tutta, abbiamo dato cuore e anima per questa associazione. Forse non siamo all'altezza, forse avremo sbagliato qualcosa…
Ci siamo buttati letteralmente a capofitto in quella che per noi è stata letteralmente una missione. Abbiamo cercato di aiutare, quando abbiamo potuto, volontari e canili in difficoltà, ma purtroppo siamo giunti al termine delle forze economiche e psicologiche.

Non vogliamo fare vittimismo, non è questo il nostro intento, ma cercando di fare il nostro dovere morale, denunciando molte situazioni di maltrattamenti, esponendoci noi in prima persona in quanto molte persone preferiscono sempre non farlo per paura, abbiamo ricevuto in cambio molte contro denunce che, anche se risolte, ci hanno portato spese legali ingenti e inaspettate che potevano andare a favore di nostri cani attualmente in pensione che per questo e per altre cause non riusciamo più a mantenere.

Considerando che l'associazione AmiciCani è formata ATTIVAMENTE (come gestione e forza lavoro/economica) da 2 persone che siamo io sottoscritto Luca Radici e mia moglie Sabrina Silva, e considerando che le quote associative scarseggiano perché non rinnovate (nonostante le continue richieste di aiuto che abbiamo giornalmente da decine di persone), e che molte persone che si erano offerte a contribuire per mantenere alcuni cani in pensione (comprese le cure) sono misteriosamente scomparse lasciandoci e lasciando soprattutto i cani in un forte disagio, siamo costretti con tanto dolore a chiudere l'associazione ovviamente non prima di aver sistemato i nostri cani attualmente in varie pensioni.

Non so come faremo in quanto l'unica entrata economica familiare e dell'associazione è il mio basico stipendio mensile, più qualche donazione, e il numero dei cani nelle pensioni sono 8 per un totale mensile di 900,00 € escluse tutte le loro spese veterinarie affrontate in quanto anziani.
Abbiamo in più 12 cani a casa nostra che dobbiamo comunque curare e dar loro da mangiare.

Purtroppo non abbiamo la bacchetta magica… Ci siamo in passato fidati di persone che ad oggi sono scomparse nel nulla. Pensavamo di potercela fare, pensavamo ingenuamente che le cose fossero diverse e che le parole date fossero tali, pensavamo in una maggior collaborazione, insomma… pensavamo…
La realtà in cui oggi siamo è molto diversa.

Attualmente sul nostro portale www.amicicani.com abbiamo pubblicati 30.000 cani condivisi via mail tramite newsletter o via Facebook per più di 2 anni, dedicandoci giornate e rischiando anche il lavoro, trascurando la famiglia e i nostri cani.
Con grande rammarico, delusione e dolore siamo a dire che pochissimi volontari ci hanno fatto girare i cani che abbiamo in pensione, nonostante le nostre urgenze di adozione del cuore e ripetuti appelli.

Probabilmente i nostri cani sono di serie B e sono letteralmente invisibili a tutti. Probabilmente e quasi sicuramente avremo sbagliato in qualcosa, ma abbiamo sempre cercato di essere il più trasparenti e chiari possibili, abbiamo cercato sempre di rispondere a mail e telefonate nel limite del possibile dando sempre piena disponibilità nelle informazioni richieste.

Avremo sbagliato e non riusciremo forse ad imporci come immagine e come persone e stimiamo molti chi riesce ad andare avanti. Noi siamo aperti a consigli, ma con le nostre risorse noi non riusciamo orami più.

Ci abbiamo rimesso in salute, soprattutto mia moglie con seri problemi e nonostante questa non ci siamo mai fermati, dedicandoci sempre costantemente all'associazione, ai nostri cani, nonostante difficoltà familiari e nonostante la non collaborazione non solo da parte di molti volontari, ma anche della nostra città e di alcune associazioni che ci hanno messo bastoni in mezzo alle ruote e accantonato perchè noi denunciavamo SUBITO una situazione di maltrattamento mentre mote associazioni cercavano più a mantenere il SILENZIO. In più le rivalità assurde tra associazioni ci sono e ci saranno sempre.

Contiamo quindi di chiudere l'associazione non appena abbiamo trovato adozione a tutti i nostri pelosi in pensione.

Se qualcuno vuole darci una mano a portare a termine la nostra missione, gli saremmo molto grati, dando qualsiasi tipo di informazione su ogni cosa e su qualsiasi cane vorrà adottare a distanza, tenendo conto che noi non sappiamo davvero come mantenerli e non vogliamo riportarli in canile, considerando che sono cani che arrivano da canili lager con situazioni alle spalle non bellissime.
Nonostante questo continuano a rimanere invisibili nonostante le nostre richieste di condivisione degli appelli.


In fede e con immenso dispiacere

Luca Radici e Sabrina Silva
Associazione di aiuto, protezione, tutela e salvaguardia per i cani di tutta Italia
Sede operativa: via Logheretto, 2 - 43124 Parma
Codice Fiscale: 92153640344
IBAN: IT67 N069 3065 7800 0000 0001 218