POMARICO (MATERA 30 APRILE 2024) Ancora violenza su un cane questa volta è successo a Pomarico in provincia di Matera dove la notte scorsa secondo una prima ricostruzione in cane sarebbe stato investito da un auto dopo che lo stesso sarebbe stato picchiato pesantemente da un gruppo di ragazzi. Il cane trovato malconcio è stato affidato alle cure amorevoli del canile sanitario di Tricarico . Sulla vicenda dai contorni non ancora ben delineati si è comunque mossa l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che ha deciso di vederci chiaro e che nella giornata di giovedi presenterà un esposto alla procura di Matera chiedendo tra l'altro che si proceda con al controllo di eventuali telecamere presenti in paese. "La ricostruzione dei fatti presenta delle lacune - scrivono gli animalisti di AIDAA- qualcuno stamattina parlava anche di un tentativo di dare fuoco al cane, ma lo stesso non riporta ustioni, al fine di evitare speculazioni e ricostruzioni inesatte presenteremo un esposto certi che aiuterà a far emergere la ricostruzione esatta. Intanto - concludono gli animalisti- permetteteci di ringgraziare chi in queste ore si sta prendendo cura del cane per alleviare le sue sofferenze".FOTO DI REPERTORIO
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
martedì 30 aprile 2024
POMARICO (MT) VOLENZA SU UN CANE PICCHIATO O INVESTITO , AIDAA PRESENTA ESPOSTO
L'ESCURSIONISTA DICE DI ESSERE STATO INSEGUITO PER QUINDICI MINUTI DA UN ORSO.
Un incontro ravvicinato tra un'escursionista e un orso, senza conseguenze. È accaduto nel pomeriggio di sabato 27 aprile - a monte di Molveno, sull'altopiano della Paganella, lungo la strada forestale che percorre la Valle delle Seghe, da baita Ciclamino al rifugio Croz dell’Altissimo
Secondo quanto riportato dall'escursionista, si legge in una nota della Provincia, l'animale lo ha sorpreso alle spalle sulla via del rientro, inseguendolo per oltre un quarto d’ora fino ad avvicinarsi a meno di due metri. Durante questo periodo di tempo l’uomo ha cercato di distanziare l’animale, percorrendo la strada indietreggiando per non perderlo di vista e cercando di spaventarlo, finché non si è dileguato nel bosco.
Sopralluoghi e approfondimenti tecnici, compiuti dalla forestale avrebbero confermato il racconto dell'escursionista mentre le analisi genetiche sui reperti consentiranno, nei prossimi giorni, di stabilire l’identità dell’orso e verificare se in passato si era reso protagonista di altri episodi.
L’invito resta quello di attenersi alle buone norme di comportamento, suggerite dagli esperti nelle aree frequentate dai grandi carnivori e seguire i consigli sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it.
ARRESTATO AD ISCHIA UN BRACCONIERE RICERCATO DA 30 ANNI
Per oltre tre decenni un bracconiere ha seminato il terrore sull’isola di Ischia. Era solito sparare in una piccola area incolta attigua alle scuole statali di Forio (poche decine di metri dal Porto).
Sono decine le segnalazioni pervenute negli anni per i pallini che cadevano anche all’interno del complesso scolastico. Addirittura gli insegnanti dovevano in talune occasioni spostare gli alunni per il rischio derivante dai pallini vaganti. Ci fu anche un ferimento da spari.
Non era il solo a frequentare l’area ma sicuramente è il bracconiere più temuto e conosciuto dell’isola. Privo di Porto d’armi per i precedenti penali, era solito utilizzare un’arma clandestina autocostruita.
Denunciato tre anni fa dai Carabinieri Forestali di Ischia comandati dal Maresciallo Biancardi per vari reati venatori, era stato oggetto di perquisizione domiciliare nel corso della quale venivano rinvenuti moltissimi uccelli protetti, oltre che munizioni illegalmente detenute.
Nonostante il processo In corso presso il Tribunale di Ischia, il bracconiere ha continuato imperterrito a svolgere la sua attività criminale.
ERA A CACCIA CON UN’ARMA CLANDESTINA
Nel corso di un’attività Antibracconaggio dei Carabinieri Forestali di Ischia unitamente a personale del Nucleo Soarda Cites svolta ieri 25 aprile 2024 il bracconiere è stato colto in flagranza di reato mentre era a caccia con un’arma clandestina ed arrestato. Da quanto si apprende dalla nota diramata dall’arma dei Carabinieri avrebbe anche minacciato i Militari con il fucile.
“Un ringraziamento ai Carabinieri Forestali che hanno portato a termine l’ennesima operazione Antibracconaggio sull’Isola di Ischia – dichiara Alessandro Gatto – Coordinatore Regionale delle Guardie Giurate del WWF Campania.
Veramente incredibili i risultati ottenuti dal Maresciallo Antonio Biancardi nel corso di questi ultimi anni in cui è a comando della Stazione dell’isola. L’attività investigativa posta in essere ha portato a numerosi arresti per detenzione ed uso di armi clandestine. La collaborazione poi con i Militari del Nucleo Soarda Cites ha portato all’arresto di ieri che speriamo possa significare la fine di questa triste vicenda. Il WWF Italia che si è già costituito parte civile nel processo in corso, darà mandato ai suoi legali di seguire anche questa nuova vicenda”.
lunedì 29 aprile 2024
SALE. TAGLIA DI 2.000 EURO SUL SADICO CHE HA SCUOIATO IL GATTO
SALE (AL 29 APRILE 2023) Sono passati pochi giorni dal ritrovamento del gatto scuoiato vivo (deceduto poco dopo dal veterinario) a Sale in provincia di Alessandria , vicenda questa che ha sconvolto tutto il paese ma che vede da parte delle istituzioni una severa condanna di quanto accaduto ed un impegno preciso e concreto per quanto riguarda la ricostruzione della dinamica e l'individuazione dell'eventuale responsabile di tale atto criminale . Questa mattina si è svolto un colloquio telefonico tra il presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce ed il sindaco di Sale Lazzarina Arzani telefonata definita dagli animalisti molto seria e cordiale nella quale: "La Sindaca ha fatto capire chiaramente che vuole andare fino in fondo per scoprire se l'ucccisione e lo scuoiamento del gatto e ci ha spiegato che sarà fatto tutto il possibile per arrivare a individuare l'eventuale responsabile anche attraverso l'ausilio di mezzi tecnici anche ovviamente occorrerà aspettare i referti veterinari . Dal canto nostro- scrivono gli animalisti di AIDAA- abbiamo informato la sindaca che abbiamo deciso di mettere una ricompensa di 2.000 euro che sarà pagata a chi con la sua denuncia effettuata nele forme di legge davanti alle autorità che stanno indagando sulla vicenda aiuterà ad individuare e successivamente far condannare in via definitiva l'eventuale responsabile di questo crimine".
BOCCONI AVVELENATI NELL'AREA CANI A TRENTO
TRENTO. Allarme bocconi avvelenati nell'area cani a Trento. L'allerta viene lanciata da Zampa Trentina. L'associazione ha consegnato quanto rinvenuto ai veterinari."Ai Giardini Alexander Langer tra via Marsala e via Palermo, nell'area cani piccola, sono stati trovati dei bocconi molto sospetti", spiega Zampa Trentina. "Sono stati consegnati alla Asl veterinaria per approfondimenti. Prestate molta attenzione ai vostri cani".Intanto, dopo un sopralluogo dei tecnici comunali, l'area cani è stata temporaneamente chiusa. Non è, purtroppo, la prima volta che vengono rinvenuti bocconi sospetti nei parchi cittadini. Episodi che avvengono in diverse zone e che comportano inevitabile preoccupazione.
Bocconi avvelenati nel parco cittadino (FOTO), l'allarme di Zampa Trentine: "Fate attenzione ai vostri cani" - il Dolomiti
domenica 28 aprile 2024
INCONTRO RAVVICINATO CON UN TURISTA DI UN ORSO A MOLVENO
MOLVENO. Incontro ravvicinato tra un escursionista e un orso. L'episodio, senza conseguenze, è avvenuto sull'Altopiano della Paganella. A riferirlo la Provincia di Trento.
“Nel pomeriggio di oggi (sabato 27 aprile) - spiega l'assessore Roberto Failoni - sopra Molveno si è verificato un incontro ravvicinato di un escursionista da parte di un orso. L’episodio non ha avuto conseguenze".
Sono in corso gli approfondimenti del caso. "Abbiamo inviato degli agenti in loco e sono in corso degli accertamenti", conclude Failoni. "Siamo costantemente all’opera per prevenire i rischi e tutelare la sicurezza delle persone".
A inizio aprile un orso si era invece spinto a pochi metri dalla case e, dopo aver divelto una recinzione, aveva sbranato Olmo, l'asino mascotte di Sopramonte. L'animale non era adeguatamente protetto a livello preventivo ma l'evento aveva scosso il sobborgo del capoluogo (Qui articolo).
L'invito della Provincia "resta quello di attenersi alle buone norme di comportamento, suggerite dagli esperti nelle aree frequentate dai grandi carnivori".
INVESTITO DA UN AUTO IN TRENTINO. ORSO FUGGE NEI BOSCHI MA POTREBBE ESSERE FERITO
GATTO SPEDITO IN UN PACCO AMAZON.RITROVATO VIVO E AFFAMATO DOPO 6 GIORNI
Per sei giorni è rimasto in un pacco Amazon, nel quale era stato spedito involontariamente da una coppia dello Utah. Il gatto di nome Galena, però, dopo aver resistito senza cibo né acqua, è stato ritrovato e liberato in California, a centinaia di chilometri di distanza.
Gatto spedito in un pacco Amazon: cosa è successo
La gattina era stata spedita in un pacco per il reso Amazon. Carrie Clark, la padrona, ha poi raccontato di essersi accorta che era scomparsa e per quasi una settimana l'ha cercata in casa e in tutto il quartiere, utilizzando anche dei volantini per diffondere il più possibile la notizia e per farsi aiutare. Poi, dopo sei giorni, ha ricevuto la telefonata che l'ha tranquillizzata: il microchip di Galena era stato scansionato e la legittima proprietaria era stata ritrovata. «Sono corsa a dire a mio marito che Galena era stata trovata, e siamo crollati quando abbiamo realizzato che doveva essere saltata in una scatola di grandi dimensioni che avevamo spedito il mercoledì precedente», ha detto Clark.
PADOVA ENTRA IN CHIESA CON IL CANE PRETE LO CACCIA IN MALOMODO. AIDAA PRESENTA ESPOSTO
PADOVA (28 APRILE 2024) Tutto si è svolto in pochi minuti nella chiesa di San Pietro Viminario nel Padovano dove nei giorni scorsi durante una funzione religiosa un uomo è entrato in chiesta accompagnato dal suo cane Toni. Ma il prete officiante ha deciso di cacciare l'uomo ed il suo cane intimandogli di andarsene in maniera plateale e pubblica declamando il suo invito direttamente dal microfono. Ai fatti sono seguite poi una serie di dichiarazioni del padrone del cane cacciato dalla chiesa, dal parroco titolare e dalla diocesi. Tutto concluso? Niente affatto. Sulla vicenda intervengono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animai ed Ambiente che annunciano un esposto contro il prete per istigazione al maltrattamento di animale e violenza privata. "Quel cane era buono e tranquillo e non stava facendo nulla, perchè cacciarlo dalla chiesa- si chiedono gli animalisti- il codice canonico non vieta l'ingresso dei cani in chiesa e l'atteggiamento del prete che lo ha cacciato insieme al suo padrone addirittura citandolo dal microfono merita a nostro avviso un approfondimento giudiziario, ecco perchè abbiamo deciso di presentare un esposto ipotizzando i reati di violenza privata e maltrattamento di animali a carico di don Roberto".
EBOLI. BIMBO MORSO DAI CANI. I SOCCORSI CHIAMATI SOLO DOPO MEZZ'ORA
Sarebbero trascorsi circa 30 minuti tra l'aggressione dei pitbull a Francesco Pio e la richiesta di soccorso per il piccolo. Indaga, dunque, la Procura: il nonno sostiene che dopo l’episodio sia uscito fuori a chiedere aiuto e, al suo ritorno, i sanitari sarebbero stati già sul posto. A far luce sul lasso di tempo tra le urla disperate del bimbo udite dai vicini e l'allarme lanciato ai sanitari, potrà essere l'analisi dei tabulati telefonici della famiglia dopo la tragedia. Come è noto, indagati per omicidio colposo in concorso e per omessa custodia di animali sono i proprietari dei cani, gli zii presenti sul luogo e la mamma della vittima.
sabato 27 aprile 2024
LA FUTURA VICE DI TRUMP AMMETTE. HO AMMAZZATO IL MIO GATTO : ERA UN BUONO A NULLA
Roma, 27 aprile 2024 – "Odiavo quel cane”. Kristi Noem, governatrice del South Dakota nella rosa delle candidate per la vicepresidenza di Donald Trump, racconta di aver ucciso il suo cane, il giovane Cricket. La rivelazione choc è apparsa nel suo libro ‘No Going Back: The Truth on What's Wrong with Politics and How We Move America Forward’, dove la governatrice spiega che in politica, come nella vita, è disposta a fare “le cose difficili, confuse e brutte se vanno fatte”. Proprio come uccidere il proprio amico a quattro zampe se è ‘problematico’. Tra gli animali uccisi ci sarebbe anche una capretta. Noem scende nei dettagli dell’uccisione di Cricket. Anzitutto, era giovane ma ad avviso della governatrice non addestrabile per la caccia. “Odiavo quel cane. Non era addestrabile ed era pericoloso per chiunque vi entrava in contato, valeva meno di niente come cane da caccia. In quel momento ho realizzato che avrei dovuto sopprimerlo”, si legge nel libro di cui alcuni media americani hanno diffuso le anticipazioni..
GATTO SCUOIATO A SALE. AIDAA: POTREBBE ESSERE OPERA DI UN SADICO
SALE (AL 27 Aprile 2024) Non è ancora chiaro se si sia trattata di un aggressione da parte di un cane o se sia opera dell'uomo lo scempio fatto ad un gatto ritrovato ieri a Sale in provincia di Alessandria scuoiato vivo. Il gatto è stato soccorso e trasportato alla clinica veterinaria Repetti di Serravalle dove è morto. Sul posto è intervenuta la polizia locale . Sulla macabra vicenda stamattina l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambente AIDAA ha inviato una denuncia alla procura della repubblica di Alessandra per il momento contro ignoti. l'Associazione Animalista precisa in un breve comunicato che nella denuncia si chiede alla procura di : "indagare su quanto accaduto per precisare i contorini della vicenda, Ricordando quanto accaduto quasi sei mesi fa ad Angri dove fu trovato scuoiato vivo il povero gatto Leone che morì dopo 4 giorni di atroci sofferenze abbiamo il terrore che si possa trattare di un gesto di un sadico, ma se dovesse emergere che effettivamente si tratta dell'aggressione di un cane non avremo pace fin quando non individueremo e porteremo alla sbarra il proprietario di quel cane, proprietario che lasciando libero il suo cane avrebbe la responsabilità di quanto accaduto".
DOPO L'AVVELENAMENTO DEI CONIGLI A CESANO CHIUDE IL PARCO PERTINI
Conigli selvatici avvelenati con esche nel parco comunale: l’Amministrazione comunale interviene d’urgenza con la chiusura dell’area e avvia le indagini insieme ad Ats Brianza. È avvolto nel mistero l’episodio inquietante scoperto ieri mattina da alcuni frequentatori del “Parco Pertini“, area verde compresa tra le vie San Bernardo, Selvetto e Pertini, dove sono state rivenute diverse carcasse di conigli selvatici. Gli animali, che sono abituali frequentatori di quel parco, sarebbero morti quasi a causa di avvelenamento: sono infatti state trovate anche delle vere e proprie esche posizionate a terra nel parco. Per motivi precauzionali e in attesa delle verifiche da parte di Ats Brianza e dell’Istituto Zooprofilattico sul materiale prelevato dopo il sopralluogo dell’Ufficio Ambiente del Comune, il sindaco Gianpiero Bocca ha firmato un’ordinanza che vieta l’accesso al Parco al fine di tutelare persone e animali dal contatto con possibili fonti di avvelenamento.
venerdì 26 aprile 2024
GATTO SCUOIATO TROVATO A SALE . AIDAA. FAR CHIAREZZA SUBITO SULLE DINAMICHE
SALE (Alessandria 26 aprile 2024) Quest'oggi a Sale in provincia di Alessandria è sato trovato un gatto scuoiato, non è chiaro se si tratti di un atto barbaro o di una aggressione da parte di un cane. Il gatto è stato portato in una clinica di Serravalle Scrivia della quale i veterinari di fatto hanno potuto solo accertare la morte del micio ridotto in condizioni pietose. L'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA invierà domattina alla procura di Alessandria un esposto per chiedere indagini approfondite sia sulle cause precise della morte, sia anche e sopratutto qualora la responsabilità non sia riferibile a mano di uomo si chiede agli inquirenti di verificare se a scuoiare il povero gatto sia stata un aggessione come ipotizzato da parte di un cane o di altro animale e verificare se questo sia di proprietà e accertare sia la dinamica che le eventuali responsabilità del proprietario del cane. "Al momento non vogliamo formulare alcuna ipotesi - scrivono gli animalist di AIDAA- ma chiediamo di indagare a fondo su quanto successo, sapendo bene che le responsabilità non sono ascrivibili al cane, ma questo fosse di proprietà non esiteremo a denunciare il suo padrone".
IL CANE FERITO A PICCONATE A PALERMO E' FUORI PERICOLO
Dopo l'orrore e la paura, la notizia che tutti attendevano: Honey è fuori pericolo. Il cane trovato agonizzante in un cassonetto per i rifiuti nel quartiere Cruillas di Palermo, lunedì 22 aprile, è in netta ripresa. Ha risposto bene alle cure dei veterinari a cui è stato affidato da una volontaria e riesce anche a stare in piedi. L'ultimo aggiornamento di Valeria Galletti parla quasi di un miracolo, visto che il cagnolino era arrivato in clinica in condizioni disperate, aveva dei fori sulla testa.
Come i medici hanno accertato, era stato preso a picconate: qualcuno avrebbe sferrato due colpi netti, per poi chiuderlo in un sacchetto e abbandonarlo. Il giorno del ritrovamento, tra i sacchetti dell'immondizia, era sanguinante, poi è entrato in coma. Le speranze erano appese a un filo, ma l'amore e le cure che il cane ha ricevuto, hanno ottenuto il risultato sperato. «Sono state fatte lastre di controllo più approfondite - spiega la volontaria - il piccolo ha una frattura all'arto posteriore destro e sarà controllato da un ortopedico»
SI SONO SVOLTI I FUNERALII DI FRANCESCO PIO MORTO DAI CANI INCUSTODITI DAI PROPRIETARI
Un giorno di grande dolore quello dei funerali di Francesco Pio, il bambino ucciso da due pitbull a Eboli. A Campolongo è stata organizzata anche una fiaccolata in suo onore.
Bambino ucciso dai pitbull: i funerali
Una terribile tragedia quella che si è consumata a Eboli, che ha colpito tutta l’Italia. Lo zio aveva Francesco Pio in braccio, quando si è trovato davanti due pitbull che lo hanno morso ad una gamba. L’uomo si è piegato per il dolore e i due cani se la sono presa con il bambino. Un’aggressione violentissima, che non ha lasciato scampo al piccolo, di soli 15 mesi. Nel giorno dei funerali il nonno ha raccontato al sindaco Mario Conte quei terribili momenti e la sua impotenza perché si trovava al di là di un cancello chiuso. I funerali sono stati celebrati nella chiesa dei Santissimi Giuseppe e Fortunato di Borgo Aversana, a Battipaglia.
ANNEGA A PORLEZZA PER SALVARE IL CANE
Un uomo di 34 anni, di nazionalità francese, è annegato in mattinata a Porlezza, lago di Lugano. Secondo alcuni testimoni il 34enne è entrato nelle acque del torrente Cuccia, poco distante da un campeggio, per aiutare il proprio cane che stava annaspando.
L'uomo però non è riemerso e il corpo è stato rinvenuto dai vigili del fuoco. Sono intervenuti gli specialisti fluviali del comando di Como con i sommozzatori di Milano e l'elicottero del nucleo Malpensa. L'uomo è stato ritrovato in arresto cardiaco e stato di ipotermia e trasportato all'ospedale di Lecco dove è deceduto
giovedì 25 aprile 2024
IL GOVERNO NON IMPUGNA LA LEGGE TRENTINA "AMMAZZAORSI". AIDAA:"CI RIVOLGIAMO ALL'EUROPA"
TRENTO (25 APRILE 2024) "Era semplicemente un illuso chi si aspettava che questo governo impugnasse la legge di Fugatti che prevede l'abbattimento di 8 orsi nel 2024 ed altrettanti nel 2025, mentre dal 2026 il numero degli orsi da abbattere andrà rimodulato d'accorso con Ispra, e in teoria potrebbe anche crescere in quantità. Ora inizia la carneficina, in quanto questa legge provinciale di Trento di fatto permetterà di sparare nel mucchio uccidendo gli orsi magari solo perchè entrando in un pollaio avranno mangiato una gallina o perchè si avvicina troppo ad una casa. E' una legge crudele e insensata e visto che il governo Meloni ha da sempre dimostrato avversione verso gli animali selvatici non ha fatto altro che confermare ed avvallare le decisioni di Fugatti. Ma una rispostà è ancora possibile: ci rivolgeremo all'Europa per chiedere l'apertura di una procedura di infrazione contro l'Italia per violazione delle norme che tutelano la fauna selvatica e biodiversità. Lotteremo fino in fondo e sempre per salvare gli Orsi , i Lupi e tutti gli altri animali selvatici dalla furia distruttrice dei vari Fugatti e dei loro complici romani". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA dopo la decisione del governo di non impugnre la legge trentina ammazzaorsi.
mercoledì 24 aprile 2024
CONTINUANO LE RICERCHE DELLA MAREMMANA NINA PICCHIATA DAL CLOCHARD. E SUL MANCATO SEQUESTRO AIDAA PRESENTA ESPOSTO
PESCARA (24 APRILE 2024) Sono oramai passate diverse settimane da quando Nina la cagnolona maremmana di un anno è stata selvaggiamente picchiata dal clochard di 28 anni che dapprima l'ha presa a pedate in testa e ha poi tentato di strangolarla con il guinzaglio. Il clochard è stato denunciato ma Nina non è stata sottoposta a sequestro e da quel momento di Nina si sono perse le tracce anche se negli ultimi giorni sono arrivate alcune segnalazioni di una giovane maremmana che si aggira libera e sola nella zona di via Benedetto Croce a Pescara. E mentre si stanno vagliando le segnalazioni emergono alcuni particolari che come annunciato che hanno indotto gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA a presentare nei prossimi giorni un esposto che chiede alla magistratura di verificare il perchè la maremmana non sia stata sequestrata ma lasciata nelle mani del suo aguzino. "Ci sono passagi che a nostro avviso devono essere approfonditi,- scrivono nel comuncato gli animalisti- non vogliamo accusare preventivmente nessuno di negligenza ma chiediamo di andare a fondo la prioritàè ritrovare Nina in quanto abbiamo già pronto un elenco di nominativi pronti per l'eventuale adozione".
SBRANATO UN CAPRIOLO DAVANTI ALLA BANCA. SI PUNTA IL DITO CONTRO L'ORSO
SOPRAMONTE. Dopo l’asino ucciso dall’orso nel suo recinto alle porte del paese, un nuovo episodio di predazione da parte di carnivori a Sopramonte. Questa volta in piano centro del paese.
Ce lo segnala una delle mamme, che oggi hanno portato i bambini allo scuolabus per Trento, e hanno trovato un capriolo sbranato, proprio di fronte alla Cassa Rurale.«Sono B. e vivo a Sopramonte mi domando se è ancora possibile rimanere zitti di fronte al problema di questi predatori probabilmente lupi e trovarsi la mattina davanti alla Cassa rurale un capriolo sbranato aperto sulla strada in centro al paese con i bambini che hanno appena appena preso l’autobus per andare a scuola a Trento», ci scrive una lettrice.
Ma messaggi analoghi ci sono arrivati anche da altri, con fotografie e commenti: «Non è possibile uno spettacolo del genere proprio in paese».
In attesa dei rilievi della Forestale, resta il dubbio se – questa volta – ad attaccare siano stati i lupi o l’orso che è di casa nel bosco sopra il paese, fra Malga Brigolina e Sant’Anna. Ma potrebbe anche essere opera di cani in libertà.
Sul posto, prima delle ore 7, c'era già il presidente della Circoscrizione Bondone, Alex Benetti: "Davvero presto per fare delle ipotesi, gli agenti della Forestale stanno facendo i rilievi, ci diranno poi le loro conslusioni". Benetti però si sente di escludere che sia colpa dell'orso, e comunque aggiunge che "bisogna capire la dinamica". Non è tutto chiaro quello che è successo.
IMPERIA. A PROCESSO PER VIOLENZE DOMESTICHE E UCCISIONE DI UN GATTO. RISCHIA 5 ANNI DI GALERA
Imperia – “Rischia” una condanna a cinque anni di reclusione il 62enne che tra il marzo del 2019 e l’ottobre del 2022 tentò di uccidere la compagna, 52 anni, gettandola in una vasca piena di acqua gelida per poi tentare di strangolarla e la seviziò brandendo un crocefisso convinto che fosse “posseduta dal demonio”.
Una richiesta di condanna che sta sollevando molte polemiche per la gravità degli episodi e la relativa modestia dell’eventuale punizione.Giunge a processo l’incredibile serie di violenze e soprusi cui è stata sottoposta la donna cui è anche stato ucciso il gatto durante deliranti cerimonie di “purificazione” cui sarebbe stata sottoposta dall’indagato.
L’escalation di violenza era iniziata quando l’uomo, ossessionato dalla Religione, si è convinto che la compagna fosse “indemoniata”. Inizialmente la costringeva a pregare per “purificarsi” e poi, in un crescendo di maltrattamenti e sevizie, ha iniziato ad insultarla e a picchiarla sino poi al ripetuto tentativo di ucciderla.
Tra i gesti intimidatori anche l’uccisione del gatto della donna che, fotografato mentre soffoca sotto i piedi dell’accusato, viene mostrato come “punizione” e minaccia.
Comportamenti per i quali il pm che segue il caso ha chiesto una condanna a 5 anni di carcere.
lunedì 22 aprile 2024
CANI RANDAGI AVVEENATI A COMISO. INDAGA LA POLIZIA LOCALE
Comiso - Venerdì 19 aprile, di pomeriggio la Polizia Locale di Comiso è stata allertata circa il ritrovamento di alcuni cani di grossa taglia, verosimilmente randagi e privi di microchip, come verificato dagli stessi agenti, vittime di un presunto avvelenamento. Gli agenti, giunti sul luogo accompagnati da una volontaria, hanno trovato le carcasse di quattro cani ed uno in gravi condizioni che, immediatamente traferito presso un ambulatorio veterinario, pare sia in lenta ripresa.
La sindaca Maria Rita Schembari spiega che "è stato disposto nell’immediato di interrare le quattro carcasse in apposita area comunale e di procedere alla bonifica dell’area del ritrovamento. Contemporaneamente, il Comandante della Polizia Locale ha provveduto con le proprie specifiche attività di indagine, inviando alla Procura della Repubblica di Ragusa gli atti consequenziali a carico di ignoti contro “chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”. Mi amareggiano questi episodi che stigmatizziamo con forza e che sono indice di una profonda mancanza di sensibilità”.
BIMBO MORTO DOPO I MORSI DEI CANI. AIDAA PRESENTA ESPOSTO. "I DUE PIT NON HANNO NESSUNA COLPA"
EBOLI (22 aprile 2024) Questa mattina un bambino di soli 15 mesi è morto dopo essere stato morsicato da due pibull a Campolongo in provincia di Salerno. Secondo le prime ricostruzioni il bimbo era uscito in braccio alla mamma o allo zio ed sarebbe stato aggredito dai pitbull che lo hanno mortalmente morsicato, una versione che ovviamente andrà confermata dai riscostri e dalla ricostruzione esatta dei fatti sulla quale stanno lavorando carabinieri e magistrati. Unica cosa accertata è che i due pit non erano di proprietà della famiglia del bambino ma di un'altra coppia che non viveva più li ma aveva lasciato in quel posto i cani. Sulla vicenda intervangono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che nelle prossime ore presenteranno un esposto per chiedere la ricostruzione esatta di quanto accaduto. Scrivono infatti gli animalisti:"Allo stato attuale l'unica certezza è che i cani erano incostusiti nel senso che i padroni li avevano lasciati sul posto mentre vivevano altrove, noi comunque diciamo da subito che prima di gettare la croce addosso ai due cani è fondamentale capire la dinamica dei fatti che vanno ricostruiti passo dopo passo ed ovviamente vanno verificate le posizioni dei proprietari sulle quali dovessero emergere responsabilità saremo pronti alle oppurtune azioni legali. Il nostro primo pensiero è per il dolore dei familiari a cui vanno i nostri sinceri sentimenti di dolore e vicinanza per quanto accaduto. Ma- conclude il comunicato animalista- vogliamo smentire categoricamente i dati sul numero delle aggressioni diffusi da una associazione di consumatori che parla di decine di migliaia di aggressioni dei cani agli umani ogni anno, la diffusione di simili dati serve solo a creare paura ma sopratutto non corrisponde affatto alla realtà".FOTO ANSA
CUCCIOLO DI 4 MESI PARALIZZATO DA UN COLPO DI CARABINA. AIDAA PRESENTA DENUNCIA E METTE TAGLIA DA 3.000 EURO SULLA TESTA DELLO SPARATORE
CANE LEGATO AL BALCONE E CON LA MUSERUOLA SALVATO DALLA POLIZIA
Intervento degli agenti della polizia municipale in via Archirafi, a Palermo. Diversi volontari hanno segnalato la presenza di un cane pastore belga Malinois che per tutta la mattinata e fino al pomeriggio era stato legato al balcone e con la museruola.Diverse le richieste inviate al Comune. A sollecitare l’intervento degli agenti è stato l’assessore comunale Fabrizio Ferrandelli, presentatosi sul posto. I poliziotti della municipale hanno verificato la situazione e prenderanno provvedimenti nei confronti del proprietario. Tra l’altro, non sarebbe la prima volta che il cane viene attaccato al balcone per ore.
BOCCONI AVVELENATI A MASSINO VISCONTI
Massino Visconti – A seguito della segnalazione da parte di un cittadino i carabinieri forestali di Lesa hanno riscontrato la presenza di bocconi avvelenati nei sentieri boschivi in località “Monte” nel Comune di Massino Visconti. I bocconi, costituiti da pezzi di carne con all’interno una evidente presenza di granuli di colore blu, sono stati repertati ed affidati all’Istituto zooprofilattico per le successive analisi.
Sono quindi state disposte a Massino Visconti e nella aree boscate in località “Monte”, ispezioni da parte di pattuglie cinofile antiveleno dei carabinieri forestali, al fine di individuare la presenza di altri bocconi avvelenati.
Le unità cinofile antiveleno sono specializzate e composte da cani selezionati e addestrati alla ricerca di bocconi avvelenati; vengono impiegate per la bonifica di aree ove si sospetta la presenza di esche letali posizionate dall’uomo.
Sono altresì in corso attività di monitoraggio delle aree al fine di approfondire e, nel caso, individuare elementi che possano portare al riconoscimento del responsabile.
Il rilascio sul territorio di bocconi avvelenati costituisce una grave violazione di natura penale, al pari delle altre forme di bracconaggio, cui si aggiunge la pena della reclusione da 4 a 6 mesi se ne deriva la morte dell’animale.
Si raccomanda attenzione a chi frequenta la zona con animali da affezione.
domenica 21 aprile 2024
LE ZANZARE TIGRE SONO PERICOLOSE ANCHE PER I NOSTRI CANI
La filariosi è una malattia parassitaria pericolosa che può colpire indistintamente cani, gatti e altri animali domestici. È provocata dalla filaria, un verme che prende questo nome per via della sua forma sottile e allungata, che ricorda appunto un filo.La filariosi è una malattia parassitaria pericolosa che può colpire indistintamente cani, gatti e altri animali domestici. È provocata dalla filaria, un verme che prende questo nome per via della sua forma sottile e allungata, che ricorda appunto un filo.La malattia passa da un animale malato a uno sano seguendo uno schema ben preciso: l’animale malato è un vero e proprio serbatoio della patologia: nel suo torrente circolatorio, infatti, sono presenti le cosiddette microfilarie, ovvero lo stadio larvale più piccolo del parassita. Quando una zanzara punge un cane malato, ad esempio, le microfilarie passano nell’insetto dove si sviluppano fino allo stadio intermedio, infestante per il cane. La zanzara punge poi un cane sano e le larve “intermedie” vengono trasmesse nel torrente circolatorio del cani.
Attraverso il sangue, le larve raggiungono le arterie polmonari (i grossi vasi sanguigni vicino al cuore) dove si fermano e, in 3-4 mesi, diventano un parassita adulto. I parassiti in forma adulta possono sopravvivere fino a ben 7 anni e, una volta che gli esemplari maschi e femmine hanno raggiunto la maturità sessuale, si riproducono per rilasciare nel sangue le microfilarie. Il ciclo appena descritto appartiene esclusivamente alla Dirofilaria immitis che, come abbiamo visto, causa la pericolosissima filariosi cardiopolmonare. La dirofilaria repens, al contrario, dopo l’infestazione resta nel sottocute, dove raggiunge la maturità sessuale. La filariosi non è così semplice da individuare, soprattutto perché nei cani la malattia può essere asintomatica per molti anni. Eppure, i sintomi riconoscibili sono molti e un po’ di attenzione da parte di chi accudisce il pet può fare la differenza.
Come riconoscere la fliarosi nei nostri animali
La sintomatologia della filariosi generalmente insorge lentamente con tosse cronica, seguita da affanno respiratorio e debolezza. Possiamo poi ritrovare altri importanti segnali nell’inappetenza e la perdita di peso.
Le alterazioni a livello dei grossi vasi vicino al cuore possono inoltre determinare insufficienza cardiaca. talvolta può accadere però che la malattia esordisca in modo acuto a causa della formazione di trombi conoseguenti alla morte spontanea dei vermi: in questi casi si può manifestare sia la difficoltà respiratoria che la tosse con sangue.
Attraverso il sangue, le larve raggiungono le arterie polmonari (i grossi vasi sanguigni vicino al cuore) dove si fermano e, in 3-4 mesi, diventano un parassita adulto. I parassiti in forma adulta possono sopravvivere fino a ben 7 anni e, una volta che gli esemplari maschi e femmine hanno raggiunto la maturità sessuale, si riproducono per rilasciare nel sangue le microfilarie. Il ciclo appena descritto appartiene esclusivamente alla Dirofilaria immitis che, come abbiamo visto, causa la pericolosissima filariosi cardiopolmonare. La dirofilaria repens, al contrario, dopo l’infestazione resta nel sottocute, dove raggiunge la maturità sessuale. La filariosi non è così semplice da individuare, soprattutto perché nei cani la malattia può essere asintomatica per molti anni. Eppure, i sintomi riconoscibili sono molti e un po’ di attenzione da parte di chi accudisce il pet può fare la differenza.