mercoledì 31 luglio 2019

SONDRIO. MUCCHE CADONO IN CANALONE. ALCUNE MORTE


(ANSA) - ALBAREDO PER SAN MARCO (SONDRIO), 31 LUG - È stata probabilmente la pioggia che stava cadendo a rendere scivoloso il terreno, facendo così precipitare oggi in un canalone 20 mucche ai pascoli fra Mezzoldo in Alta Val Brembana (Bergamo) e territorio comunale di Albaredo per San Marco (Sondrio).
    Il pastore di Morbegno (Sondrio) ha chiesto l'intervento dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Sondrio, ma questi non hanno potuto mandare un elicottero dall'Elinucleo di Malpensa (Varese) e l'alpeggiatore, pertanto, per recuperare innanzitutto i bovini che si sono salvati nella caduta si è rivolto a una ditta privata di elicotteri. Diverse le vacche morte nel volo nel burrone. Le altre andranno imbracate per essere riportate in superficie, ma le operazioni di salvataggio sono ostacolate da fitta nebbia e pioggia.

LA SCIURA VUOLE IL CANE EDUCATO (DA PORTARE IN BALERA)

 E' vero che d'Estate si legge di tutto, ma l'annuncio della signora Aurora che sui social chiede un "cane buono, che non abbai e che stia tranquillo" ci ha un pochino incuriosito. Siamo andati a vedere ed abbiamo scoperto che la signora cercava il cane educato e silenzioso cosi da poterlo portare con se in sala da Ballo quando nei fine settimana si scatena nei valzer lenti. Insomma la signora cerca un cane di pezza o cose del genere. Da qui il tam tam sui social e la signora che finisce in lista nera. Insomma se la sciuretta milanese vuole un cane da portare il sala da ballo, se ne trovi uno a due zampe, di cani ballerini è pieno il mondo e lasci in pace i canuzzi veri.

AVVELENAMENTO DI LUCIFERA. TAGLIA DI 3.000 SUL RESPONSABILE

AVVELENAMENTO DI LUCIFERA. TAGLIA DI 3.000 SUL RESPONSABILE
ACQUARO (31 LUGLIO 2019) - Giustizia per Lucifera e per tutti gli altri cani avvelenati in questi giorni ad Acquaro, per questo motivo AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha posto una taglia di 3.000 sulla testa del responsabile o dei responsabili della morte di Lucifera e degli altri cani avvelenati. La taglia sarà pagata a chiunque fornirà informazioni atte all'individuazione, incriminazione e condanna definitiva del responsabile degli avvelenamenti che hanno portato alla morte del cane Lucifera. Le segnalazioni devono pervenire via telefonica al 3479269949 e dovranno essere poi rese in forma ufficiale e non anonima ai carabinieri.

IL MINISTRO COSTA CERCA UNA NUOVA CASA PER L'ORSO PAPILLON

ROMA – Per quel che riguarda la vicenda dell’orso M49, che ha ribattezzato ‘Papillon’ per la sua ultima rocambolesca fuga, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa segnala: “sto interpellando sia situazioni italiane che situazioni straniere dove poter in libertà lasciare l’orso a fare la sua vita in libertà e a fare l’orso, ma per favore non lo ammazziamo”.
In collegamento con RaiNews24, sul tema del ristoro dei danni causati dagli animali selvatici, Costa dice che “se il problema sono i danni cagionati e non la pericolosità per il cittadino”, allora “troviamo il modo per dare le risorse all’allevatore che ha patito i danni e diamogliele subito. Stiamo lavorando con Centinaio proprio per trovare soluzioni rapide, ma il danno patito non è pericolosità alla persona, sono cose completamente diverse”.
In generale “dobbiamo fare in modo che da una parte l’orso faccia l’orso ma dall’altra parte anche l’essere umano sia tranquillo”, spiega il ministro, “per bilanciare le due cose c’è bisogno necessariamente di ammazzare l’orso? No, assolutamente”.
Quindi “al di là degli aspetti giuridici, delle carte bollate, adesso ragioniamo su fatti concreti, c’è bisogno di ammazzare l’orso? Secondo me no”, ribadisce.
Quindi, conclude Costa, “c’è bisogno di trovare una linea, e lo stiamo facendo, con la Provincia autonoma di Trento: non è una contrapposizione ma il tentativo di trovare una soluzione assieme” per cui “sediamoci a tavolino e discutiamo, l’importante è non ragionare in termini di contrapposizione ma di soluzioni da trovare insieme”.

DA SETTEMBRE ALLA PROVA DEL CUOCO ARRIVANO LE LECCORNIE PER I CANI

Tra le conferme di Rai 1 per la stagione televisiva 2019/2020 c’è Elisa Isoardialla guida de La prova del cuoco, che torna in onda alle 12:00 del 9 settembre. Come di consueto, al centro del programma ci sono le sfide ai fornelli e i duelli a tema con attenzione alla regionalità dei piatti, ma sono state annunciate anche diverse novità.
La prima la vediamo direttamente tra le braccia della conduttrice, che alla presentazione dei Palinsesti Rai a Milano si è presentata direttamente con il suo fedele barboncino. “È come se fosse mio figlio, sta con me da cinque anni, e non me lo prendete in giro dicendo che ha le occhiaie! – scherza la Isoardi – Oggi l’ho portato con me perché è giusto essere sempre più sensibili anche nei confronti dei nostri animali”.
Nella nuova stagione de La prova del cuoco ci sarà, infatti, uno spazio interamente dedicato ai nostri amici a quattro zampe. “Quest’anno vogliamo pensare anche ai nostri cuccioli. – ci ha spiegato la conduttrice – Abbiamo pensato di fare una stima degli amici pelosi che abbiamo a casa e la media è uno per famiglia. Quindi, almeno una volta a settimana, cercheremo di far da mangiare anche per loro”.
Seconda novità è la preparazione di un libro, a cui Elisa e il team de La prova del cuoco si stanno dedicando in queste settimane. “Non ci saranno solo ricette: i cuochi scriveranno quelle, mentre io cercherò di fare quello che ho sempre fatto, la conduttrice, applicando anche le conoscenze che ho maturato in cucina”.
Tra l’altro, la stagione autunnale del programma parte con uno spirito che ha messo da parte il fantasma di Antonella Clerici: “L’inizio è stato molto difficile, molto duro, perché è stato comunque un cambiamento radicale dopo 19 anni. Invece, piano piano il pubblico si abitua, vedendoti in quella scatoletta attraverso la quale passa tutto, il bene come il nervosismo o la serenità. Quindi, a oggi il bilancio è positivo, positivissimo”, ha concluso.

REGOLE DI CIVILE CONVIVENZA PER FIDO IN CITTA'

Ecco come comportarsi per una migliore integrazione degli amici a quattro zampe nel tessuto cittadino.
In primo luogo il Ministero si rivolge ai padroni
"Si parte dal fatto che il proprietario di un cane non può essere né un infermo di mente né un minore. Per cui è necessario che ad assumersi la responsabilità dell'animale sia il genitore o un altro soggetto adulto, registrandolo a proprio nome all'anagrafe canina. Medesimo divieto per i delinquenti abituali o per tendenza, per chi risulta sottoposto a misure di prevenzione personale o sicurezza; per chi abbia riportato condanne, anche non definitive, per delitti non colposi contro la persona o contro il patrimonio, con pene superiori a 2 anni di reclusione".
Stessa responsabilità del proprietario avrà chi si prende cura dei cani.
"Costoro rispondono sia civilmente che penalmente dei danni provocati dall'animale a persone, cose o ad altri animali . Nella scelta del dog sitter, l'ordinanza impone al proprietario di affidare il cane "a persone in grado di gestirlo correttamente".
"Proprietari o dog sitter che siano devono sempre avere dietro il "corredo" per il cane. Nel kit deve sempre esserci il guinzaglio, utilizzato a una misura non superiore a 1 metro e mezzo (per cui quelli allungabili possono essere usati soltanto se "bloccati"), salvo che nelle aree dove il cane può essere lasciato libero. Inoltre, occorre portarsi dietro una museruola, morbida o rigida, che va fatta indossare all'animale in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali ovvero su richiesta delle autorità competenti".
Si parla inoltre di pulizia e decoro urbano, pertanto "coloro che accompagnano a spasso gli animali sono obbligati a raccogliere le loro feci, portandosi dietro sacchetti o altri strumenti idonei alla raccolta".
E' previsto, inoltre, il rilascio di un "patentino" o un certificato di partecipazione per tutti i padroni di cani che prendono parte ai percorsi formativi organizzati da comuni e servizi veterinari delle Asl.
Se i veterinari rilevano che tra i propri pazienti ci sono cani che si sono resi protagonisti di episodi di morsi o di aggressioni possono imporre ai proprietari l'obbligo di svolgere il percorso di formazione.
Laddove, invece, rilevino che alcuni assistiti debbano essere sottoposti ad una valutazione comportamentale, hanno l'obbligo di segnalarlo all'Asl.

AVVELENATA LUCIFERA LA CAGNOLINA CHE ANDAVA A TROVARE IL PADRONE AL CIMITERO

Con una spietatezza che si fatica a comprendere, sintomo di un morboso e patologico odio verso le altre specie animali, continua a mietere vittime la riprovevole pratica dell’avvelenamento dei cani randagi ad Acquaro. Ad avere la peggio, nella notte tra domenica e lunedì, una meticcia bianca con delle macchie nere all’occhio che stanziava abitualmente alla via Lucifero (così chiamata dal nome di un’antica famiglia), adottato da tutti i residenti della strada, che se ne prendevano amorevolmente cura dandogli da mangiare e provvedendo alle sue necessità. Un “jolly” che era affezionato a tutti i suoi numerosi padroncini, da cui era contraccambiato, tanto da ricever come nome “Lucifera”, in onore alla via che lo ospitava da qualche anno. Uno sfregio crudele, quello commesso, probabilmente usando bocconi intrisi di vetri o altre sostanze taglienti, stando al fatto che la povera cagnetta ha svegliato i residenti con urla lancinanti ed è spirata, dopo aver sofferto pene atroci - che gli accorsi hanno cercato di mitigare ricorrendo a dei farmaci - vomitando bava e sangue. Una scena agghiacciante, quella che si è presentata ai soccorritori, alcuni dei quali erano talmente affezionati all’animale da non riuscire a smettere di piangere dal dispiacere. Per fortuna, almeno, alla cagna è stata data degna sepoltura, trasportata da uno dei presenti in un luogo di campagna vicino e sotterrata.

Meglio è andata ad un altro randagio, anche in tal caso un meticcio, di colore grigio, vittima probabilmente della stessa mano schifosa, il quale, stanziato nella proprietà di un meccanico del luogo, grazie al pronto intervento dello stesso è riuscito ad evitare per la terza volta la morte per avvelenamento. Uno dei soccorritori che ha assistito alla morte di “Lucifera”, infatti, memore del fatto che altre due volte anche questo cane aveva ingerito bocconi avvelenati, è corso a dare l’allarme, riuscendo, con la somministrazione di appositi farmaci, a farlo salvare. I due fatti, per strana coincidenza, sono avvenuti in concomitanza con l’affissione in alcuni punti del paese della fotocopia di un articolo di giornale in cui si parla del reato che si commette nel dare da mangiare agli animali randagi. Ucciderli è un reato ancora peggiore. Ed e punito penalmente.

RIETI. RACCOLTA FIRME CONTRO I BOCCONI AVVELENATI AL LAGO DELLA DUCHESSA

Io sto con Americo e il lago della Duchessa”: la petizione su change.org (aperta di recente, ha già raggiunto oltre mille firme) è indirizzata al presidente della Regione, a tutela del lago carsico- glaciale nella Riserva Montagne della Duchessa, lanciata da Luca Gianotti, uno degli ideatori del Cammino dei Briganti, insieme ad Alberto Liberati (accompagnatore di media montagna) e Fabiana Mapelli (guida ambientale escursionistica). “Lanciamo una campagna nazionale a sostegno di Americo e del lago della Duchessa, chiedendo rispetto per lui e la sua attività , c’è bisogno dell’aiuto di tutti noi”. Americo Lanciotti, pastore e uomo generoso, è conosciuto e rispettato, eppure c’è chi lo vorrebbe intimidire. I recenti episodi non lasciano dubbi: a giugno sono morti otto dei suoi cani con bocconi avvelenati. Dal 2011 ad oggi sono ben 24 i fedeli cani di Americo che hanno subìto la stessa sorte (le indagini sono in corso). Americo ha più volte lanciato l’allarme sui danni all’ecosistema provocati dal bestiame (bovini ed equini) che sosta nel lago, inquinando le acque con urina ed escrementi. E’ guerra sui pascoli? Da anni molti allevatori hanno riconvertito l’attività da ovini a bovini/equini con un maggiore impatto sull’ecosistema. I guardiaparco della Riserva effettuano controlli e anche l’Arpa effettua prelievi per controllare il livello di “eutrofizzazione”. I viandanti del Cammino dei Briganti conoscono bene Americo, perché Cartore è una delle tappe (parte da Sante Marie e ci ritorna attraversando il Cicolano e rientrando da Cartore, con escursione facoltativa fino al lago della Duchessa). Ogni primavera, quando sale in quota per la transumanza, Americo passa a salutare Anna e Massimo che gestiscono i Casali di Cartore, dove sostano i viandanti che possono gustare i suoi formaggi e ricotte appena fatti. I guardiaparco della Riserva della Duchessa effettuano i controlli e con le amministrazioni dei beni di uso civico di Sant’Anatolia, Corvaro e Santo Stefano “stiamo cercando di coordinare la gestione dei pascoli in quota”. Al momento il lago è l’unico punto di abbeveraggio in un territorio arido.

martedì 30 luglio 2019

CLOCHARD CON CUCCIOLI IN GABBIA. SANZIONATO

Teneva due cuccioli di cane (di sua proprietà, regolarmente chippati e vaccinati) dentro una gabbia e con quella si spostava per Milano chiedendo l'elemosina. Questa mattina il comando generale della polizia locale sezione di tutela animali su segnalazione AIDAA è intervenuta obbligando il clochard a liberare i cani dalla gabbia e dopo aver controllato lo stato generale dei due cagnolini e dell'husky (anche questo di sua proprietà e regolare) lo ha sanzionato per la detenzione dei due cani. Al momento si è deciso di non procedere al sequestro dei cani, ma di monitorare la situazione in attesa dell'evolversi della questione AIDAA sta monitorando il clochard ed i suoi cani.

TRA GIUGNO E LUGLIO ABBANDONATI 12.000 CANI

ROMA (30 LUGLIO 2019) Cala, ma non crolla il fenomeno dell'abbandono di cani e altri animali nel periodo estivo. Dal primo giugno al 28 luglio 2019 sono entrati nei cento canili monitorati dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente circa 12.000 cani (dato parziale) con una sensibile riduzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando furono 16.000 i cani entrati in canile. Anche gli abbandoni di gatti sono scesi dai 5.400 esemplari entrati nei 50 gattili monitorati dall'associazione nel periodo giugno-luglio 2018, mentre quest'anno sono stati 4.900. Per due dati tutto sommato positivi, in controtendenda si registra un aumento dei conigli di affezione e di altri animali, in particolare tartarughe d'acqua e pesci i cui acquari vengono svuotati nei fiumi e nei torrenti specialmente del nord Italia.

INCENDIO IN SARDEGNA. MORTI BRUCIATI DECINE DI ANIMALI

Sono circa 600 gli ettari bruciati nel territorio di Siniscola (Nuoro) nell'incendio divampato ieri a tarda sera che ha proseguito la sua corsa per tutta la notte e le prime ore del mattina. Un'emergenza cessata a fine mattina dopo l'intervento di due Canadair, tre elicotteri della flotta regionale e centinaia di uomini a terra. E' il dato emerso dal Centro di Coordinamento Soccorsi allestito nella Prefettura di Nuoro e presieduto dalla prefetta Anna Aida Bruzzese. Il vasto incendio ha provocato la morte di decine di animali e messo in ginocchio numerose aziende agricole.
Alla riunione erano presenti il comandante dei vigili del fuoco di Nuoro Fabio Sassu, il dirigente dell'Ispettorato del Corpo Forestale Giovanni Monaci i rappresentanti di Forestas e di tutte le forze di Polizia, che hanno pianificato anche il dispositivo che dovrà vigilare sul posto fino a stanotte. Per proseguire le operazioni di bonifica sono rimasti in azione due elicotteri, che continueranno i lanci di acqua per spegnere tutti i focolai e impedire la ripartenza di un nuovo incendio.
COLDIRETTI, DECINE DI ANIMALI MORTI. L'incendio di Siniscola sta provocando un nuovo disastro ambientale e a livello economico sta mettendo in ginocchio diverse aziende agricole con decine di animali morti, pascoli, strutture, fienili, trattori e altre attrezzature trasformate in cenere dalle alte fiamme. E' la denuncia della Coldiretti.

FIRENZE. CATTURATI 11 CINGHIALI A SPASSO NEL GIARDINO DELL'OSPEDALE


(ANSA) - FIRENZE, 29 LUG - La polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze ha catturato nei giorni scorsi nei dintorni di Firenze, in zone abitate, diciotto cinghiali, undici dei quali nell'area ospedaliera di Careggi. E' quanto si spiega in una nota della Città metropolitana di Firenze.

Si tratta, si spiega, di "un'attività di trappolaggio in chiave di prevenzione danni da parte di ungulati".(ANSA).

DENUNCIATO DOG SITTER: PICCHIAVA IL CAGNOLINO AFFIDATOGLI

E' stato chiamato dalla vicina di casa ed è rientrato improvvisamente a casa il proprietario di un cane di piccola taglia che aveva affidato ad un dog sitter mentre era fuori sede per lavoro. Il dog sitter, invece di portare a spasso e curare il cane lo prendeva a botte più volte al giorno, i guaiti ed i pianti del cane hanno insospettito una vicina che dopo aver recuperato il numero di telefono del padrone del cane lo ha chiamato. Rientrato precipitosamente l'uomo si è presentato senza preavviso a casa del dog sitter cogliendolo sul fatto. Ovviamente l'uomo è stato denunciato, ma pare che il padrone del cane prima di andare a denunciarlo gli abbia "restituito" una parte delle attenzioni che il dog sitter aveva riservato precedentemente al piccolo cane a lui affidato. Il tutto è accaduto nel fine settimana nella zona di via Varesina a Milano.

lunedì 29 luglio 2019

MORTI AVVELENATI DUE CANI DELL'EX ASSESSORE ANGELA MARCIANO'

L’ex assessore del Comune di Reggio Calabria Angela Marcianò, ha comunicato ieri tramite il proprio profilo facebook, della morte per avvelenamento di due dei cani in suo possesso. Ecco il post: “Stanotte sono MORTI DUE NOSTRI CANI PER AVVELENAMENTO  con atroci dolori e sofferenze. Mi auguro che ieri sera durante la loro passeggiata abbiano solo “per caso” ingerito del veleno altrimenti maledico quella pseudo umanità che è diventata così MISERABILE.  Rimprovero spesso mio marito perché accudisce ben 21 cani quasi tutti abbandonati, facendo dei sacrifici enormi.  Poi, in momenti come questo, confermo a me stessa che solo le persone SENSIBILI possono salvare il mondo.  Infinita Tristezza”.

OGGI GIORNATA MONDIALE DELLA TIGRE


Poche, pochissime tigri. Oggi ne restano solo 3.890 in tutto il Pianeta ed il loro futuro è seriamente minacciato da bracconaggio, distruzione delle foreste, commercio illegale delle loro pelli e altre parti del corpo. E' corsa contro il tempo per salvare questo grande felino, la cui popolazione è calata di circa il 97% rispetto a un secolo fa quando se ne contavano libere in natura circa 100mila. Per riaccendere i riflettori su questa specie simbolo e rilanciare la sfida per la sua salvezza, si celebra il 29 luglio la Giornata mondiale della tigre: l'obiettivo, afferma il Wwf, è raddoppiare il numero di questi animali entro il 2022, in accordo con i paesi coinvolti, arrivando a 6.000 esemplari.

Le tigri sono attualmente presenti in 13 Paesi: India (dove c'è la popolazione più numerosa, con 2.226 tigri censite), Nepal, Bhutan, Bangladesh, Russia, China, Myanmar, Thailandia, Malesia, Indonesia, Cambogia, Laos e Vietnam. La minaccia maggiore per questo felino resta il bracconaggio, che si fonda ancora oggi su credenze popolari alimentando un mercato illegale legato anche alla medicina tradizionale cinese, che utilizza alcune parti del corpo del felino (come organi interni, ossa o denti) per la produzione di medicinali. Tale commercio riguarda tutta l'Asia: la medicina tradizionale cinese è usata anche in Laos, Vietnam e Cambogia. Solo in pochi Paesi, sottolinea il Wwf, "esistono dei reali sforzi per frenare il bracconaggio". Un esempio positivo è il Nepal, dove dal 2013 a oggi le tigri sono aumentate da 198 a 235, con un incremento della popolazione del 19%. Grazie a questi sforzi, afferma l'associazione, "abbiamo dei timidi segnali positivi, come il dato che riporta l'aumento del numero globale di tigri dai 3.200 individui stimati nel 2010 ai 3.890 odierni".



Varie le iniziative già in campo, come il progetto SMART (Spatial Monitoring and Reporting Tool): una combinazione di software, strumenti per la formazione e protocolli per il pattugliamento del territorio a supporto di biologi e guardie nel monitoraggio degli animali. Ma la battaglia per la salvezza della tigre è ancora lunga: il commercio illegale di specie selvatiche, afferma il Wwf, produce infatti un business che può arrivare a circa 23 miliardi di dollari l'anno, e dal 2014 al 2016 i crimini di natura hanno avuto una crescita del 26%. Questo traffico illegale è il quarto dopo quello di droga, traffico di esseri umani e merci contraffatte. Con alti guadagni: una tigre sul mercato illegale può valere fino a 150 mila dollari.

Tra gli obiettivi del Wwf c'è dunque quello di raddoppiare gli sforzi e gli investimenti per la protezione e la gestione delle 13 zone cruciali per la riproduzione e la conservazione delle tigri (tigers landscapes), aumentare la pressione sui governi per la realizzazione di un piano d'azione per la conservazione della tigre e incrementare le azioni per la tutela dei corridoi ecologici utilizzati dalle tigri per i loro spostamenti. Nel 2010 il Wwf ha inoltre lanciato l'ambiziosa sfida di raddoppiare il numero di tigri entro il 2022. Una sfida "difficilissima, che comporta forti investimenti economici, impegno congiunto ma soprattutto - conclude l'organizzazione - la volontà politica dei Paesi che ospitano le ultime preziosissime tigri del Pianeta".

TIGLI DI VIA OJETTI. TRE ANNI FA L'ABBATTIMENTO

Sono passati esattamente tre anni, da quando le motoseghe hanno tagliato il filare alberatodi Tigli di via Ojetti a Milano. Il 29 luglio del 2019 veniva distrutto uno degli storici filari ed oggi al suo posto vi sono alberelli  che non fanno alcuna ombra. Noi non dimentichiamo, e per questo vi mostro le foto di allora e sotto alcune foto scattate stamattina di come è oggi la situazione. 


IL FILARE ED ALCUNI MOMENTI DEL PRESIDIO DI QUEI GIORNI

LO STESSO POSTO QUESTA MATTINA



ECCO COME APPARE STAMATTINA LA SITUAZIONE


BOCCONI AVVELENATI A BOSISIO PARINI

Allarme bocconcini avvelenati lungo la passeggiata a lago “Gianni Brera” di Bosisio Parini. A segnalare l’accaduto sono stati nei giorni scorsi alcuni residenti, che hanno riscontrato malori da parte dei loro cani. Dalle prime ricostruzioni parrebbe che gli animali abbiano ingerito alcuni bocconcini di carne che si trovavano sul camminamento che corre lungo le sponde bosisiesi del lago di Pusiano.
A confermare l’accaduto è il sindaco Andrea Colombo, che spiega: «Nei giorni scorsi alcuni cittadini ci hanno segnalato che i loro amici a quattro zampe si sono sentiti male, dopo aver ingurgitato dei presunti bocconcini di carne avvelenata lungo la nostra passeggiata – conferma –. Abbiamo immediatamente attivato la nostra Polizia locale per fare dei controlli a tappeto, ma non abbiamo riscontrato nulla. Fortunatamente non ci sono stati dei decessi di cani, ma in via precauzionale invitiamo tutti coloro che frequentano la passeggiata con i loro animali a tenerli legati al guinzaglio e prestare massima attenzione».

ESCHE AVVELENATE A PONTESTRADA

Esche avvelenate a Pontestrada. Il ritrovamento di alcune esche avvelenate in alcuni punti tra via Bugneta e via Iare ha costretto il Sindaco Alberto Stefano Giovannetti a firmare una ordinanza preventiva, e a scopo cautelativo, per affrontare un fenomeno che, già in passato, è stato al centro delle cronache e delle attenzioni dell’amministrazione. La segnalazione era arrivata da un cittadino. Il è già stato inviato all’ufficio veterinario dell’Ausl per le analisi. “Fate attenzione – spiega il primo cittadino – e mettete in pratica alcuni semplici accorgimenti previsti nell’ordinanza come munire i cani di museruola per impedire una ingestione accidentale o evitare che i nostri animali domestici siano lasciati liberi di vagabondare. In attesa di accertamenti più approfonditi e, se necessario, della bonifica, è necessario rispettare questi accorgimenti. Chiedo ai cittadini di segnalare eventuali presenza di esce destinate ai cani ed aiutarci nello stroncare questo fenomeno vergognoso”.
Non è la prima volta che a Pietrasanta, ed in generale in Versilia, scatta l’emergenza bocconi avvelenati. Per sensibilizzare la comunità l’amministrazione aveva organizzato, insieme al gruppo Facebook “Operazione Gemma” nato proprio in conseguenza all’uccisione causa polpetta avvelenate della cagnolina Gemma, un flash mob che aveva raccolto l’adesione di centinaia di cittadini.
“Purtroppo – prosegue il sindaco – a giro c’è gente che non ha nessuno scrupolo. Ho già dato conseguente mandato alla nostra Polizia Municipale di fare un’accurata ispezione nell’area ed informato tutti gli organi preposti”. La sensibilità dell’amministrazione comunale nei confronti degli animali domestici è sempre stata altissima con la creazione di tre sgambatoi ed altre iniziative di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza o maltrattamento.

domenica 28 luglio 2019

BOLZANO. PRETE AI CACCIATORI: GIUSTO SPARARE A ORSI E LUPI

Un anziano prete, noto in zona per essere il cappellano dei cacciatori dell'alto adige nei giorni scorsi avrebbe sostenuto che i cacciatori hanno tutto il diritto di sparare ai lupi ed agli orsi, in quanto sono creature che devastano, anzi infestano l'ambiente. Stiamo verificando questo parole per denunciare il prete che seppure anziano e seppure avendo pronunciato la sua omelia in tedesco avrebbe chiaramente espresso il concetto anche in presenza di fedeli di lingua italiana che ce lo hanno riportato.

GIORNATA NAZIONALE DEI MARCIAPIEDI PULITI

Ogni giorno sui marciapiedi un milone di cacche di cani, ma anche 60 milioni di mozziconi di sigarette. Milioni di cartacce e altri rifiuti assortiti. Vergognoso. Per questo motivo mercoledi 31 luglio si svolgerà a livello nazionale la prima giornata dei marciapiedi puliti alla quale noi come aidaa aderiamo. 

VACANZE. IN PARTENZA 4 MILIONI DI ITALIANI CON I PET AL SEGUITO

ROMA (28 LUGLIO 2019) Nonostante il maltempo di questi giorni sono oltre due milioni gli italiani con animali che si sono messe in viaggio in questo fine settimana, ed altrettanti leiseguiranno nel corso della prossima settimana e del prossimo week end. Oltre il 60% delle famiglie è diretta nelle località di mare, mentre le altre sono divise equamente tra montagna, laghi, agriturismo e città d'arte. Nei servizi da segnalare un'ulteriore potenziamento delle strutture alberghiere che ospitano anche i cani di grossa taglia (circa il 40% delle strutture) mentre i piccoli sono ospitati oramai quasi nel 90% delle strutture alberghiere senza alcun problema. Aumentano anche i bagni privati e le spiagge pubbliche che consento l'accesso ai cani, mentre si segnala un incremento dei supplementi di affitto del 10% medio per gli appartamenti in caso si debba ospitare un cane. 

A FALCONARA SI ALLARGA LA FAMIGLIA DEI GIBBONI


FALCONARA (ANCONA) - Si allarga la famiglia dei gibboni dalle mani bianche ospite del Parco Zoo Falconara.

Mamma Nonouse e papà Cheeky hanno dato alla luce il loro quinto figlio. Accudito amorevolmente da entrambi i genitori, il cucciolo, di cui non si conosce ancora il sesso, sta trascorrendo i suoi primi giorni di vita coccolato dalla mamma, che lo tiene stretto a sé, al riparo da occhi indiscreti e attaccato al petto per offrirgli calore e nutrizione. Il baby gibbone non ha ancora un nome e a sceglierlo sarà il popolo del web: una volta stabilito se sia maschio o femmina, il Parco Zoo Falconara lancerà il contest sulla sua pagina Facebook.

Attualmente Nonouse e Cheeky, che formano una coppia molto affiatata, vivono nel reparto loro dedicato insieme al quartogenito Kiri, che ha appena compiuto due anni e mezzo. Il gibbone è la più piccola scimmia antropomorfa, priva di coda e in grado di camminare in posizione quasi eretta. 

DOMANI GIORNATA MONDIALE DELLA TIGRE


Lunedì 29 luglio sarà la Giornata mondiale della tigre, una specie simbolo che però, nonostante i tanti sforzi di conservazione, ancora oggi è protagonista di un inarrestabile declino. All'inizio del secolo scorso erano circa 100mila le tigri ancora libere in natura. A sottolinearlo è il Wwf, ricordando come oggi ne restano solo 3.890 individui, distribuiti in maniera disomogenea in 13 differenti Paesi (India, Nepal, Bhutan, Bangladesh, Russia, China, Myanmar, Thailandia, Malesia, Indonesia, Cambogia, Laos e Vietnam), con un calo della popolazione stimato di circa il 97% rispetto a un secolo fa.

Nel 2010 il WWF, in accordo con i governi dei tigers landscapes, ha lanciato un'ambiziosa sfida: raddoppiare il numero di tigri entro il 2022 (Progetto Tx2), arrivando a 6.000 esemplari. Una sfida difficilissima, che comporta forti investimenti economici ed un impegno congiunto del WWF e di altre organizzazioni per la conservazione, ma soprattutto, afferma l'organizzazione, "la volontà politica dei Paesi che ospitano le ultime preziosissime tigri del Pianeta".

LIBERATI 20 FENICOTTERI ROSA NEL PARCO DEL DELTA DEL PO


Sono tornati in libertà nel Parco della Salina di Cervia i 20 fenicotteri rosa sequestrati e confiscati dalla Polizia provinciale di Modena, nelle scorse settimane, a un allevatore di fauna selvatica che li deteneva senza essere in regola. Gli esemplari - curati dai volontari dell'associazione 'Il Pettirosso' - sono già stati 'adottati' dalla comunità stanziale nel Parco che conta alcune migliaia di fenicotteri.

Alla liberazione degli esemplari hanno assistito circa 200 persone. "L'insegnamento che ci deriva da questo momento è veramente prezioso - sottolinea Giuseppe Pomicetti, presidente del Parco della Salina di Cervia -: i 20 fenicotteri rosa, appena liberati si sono subito orientanti in natura e si sono uniti, spontaneamente alla colonia di fenicotteri ormai stanziale nella Salina di Cervia. Ancora una volta la natura ci sorprende". La Salina di Cervia, porta sud del Parco del Delta del Po, è da anni un'oasi di ripopolamento animale.

AIDAA CAMBIA PELLE

Dal primo agosto prende il via la ristrutturazione organizzativa dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA che culminerà con delle importanti e sostanziali novità nei prossimi mesi, il primo passo è la dismissioni graduale dal 1 agosto delle pagine locali, mentre saranno via via potenziate quelle tematiche. A settembre prenderà il via poi la ristrutturazione organizzativa vera e propria con cambi al vertice e la riorganizzazione per strutture tematiche rispetto alla attuale territoriale. Non preoccupatevi non ce ne andiamo, cambiamo solo pelle per stare al passo coi tempi.

DRONI PER COMBATTERE IL BRACCONAGGIO

Si conclude oggi all’Oasi WWF del Lago di Penne il primo corso per l’utilizzo dei droni riservato alle guardie volontarie del WWF Italia. Hanno partecipato rappresentanti dei nuclei della vigilanza WWF provenienti da Calabria, Lombardia, Umbria e Veneto che saranno abilitati ad agire su tutto il territorio nazionale. Il WWF ha recentemente fornito al suo corpo di vigilanza ambientale alcuni droni da impiegare a tutela  dell’ambiente e contro il bracconaggio. Grazie ai tanti donatori e sostenitori che hanno aderito alla campagna “SOS Natura d’Italia” è stato possibile acquistare materiale per aumentare l’efficienza della vigilanza.Già utilizzati in Africa per la tutela di elefanti e rinoceronti, i droni danno un grande contributo alla salvaguardia della biodiversità. In particolare consentiranno di monitorare zone ampie e poco accessibili, in modo da poter identificare atti illegali, auto sospette e bracconieri direttamente tramite le immagini registrate. Con le termocamere a infrarossi, le guardie WWF potranno fare anche un monitoraggio notturno: è proprio la notte, infatti, il momento della giornata in cui agiscono i bracconieri e quanti compiono atti criminosi verso la natura. “L’utilizzo dei droni nella lotta al bracconaggio”, dichiara Giampaolo Oddi, Coordinatore nazionale della Vigilanza del WWF Italia, presente oggi a Penne con il vicepresidente nazionale dell’Associazione Dante Caserta, “può essere di grande utilità e il conseguimento dell’attestato al loro utilizzo permetterà alle nostre guardie, soprattutto nei black spot del bracconaggio, di esercitare una maggiore tutela della fauna selvatica con un’azione di prevenzione e repressione”.

sabato 27 luglio 2019

IL MINISTRO COSTA STA' DALLA PARTE DELL'ORSO


ROMA - Il ministro dell'Ambiente, il pentastellato Sergio Costa, ha postato su Facebook una sua foto con indosso una maglietta con la scritta "Io sto con Papillon" e la foto dell'orso M49. L'animale, catturato vicino a Trento a causa dei danni che ha provocato a pollai e allevamenti, è fuggito da un centro faunistico ed è ora ricercato dai forestali della Provincia. Il presidente dell'ente locale, il leghista Maurizio Fugatti, ha dato l'ordine di abbattere l'orso se si avvicinerà alle case, mentre il ministro Costa si è detto contrario all'uccisione.

"In un incontro pubblico ad Assisi il giornalista Marco Gisotti, che ringrazio, mi ha regalato questa maglietta - ha scritto il ministro su Facebook -. Sapete che sto seguendo con estrema attenzione quanto sta accadendo in Trentino a #M49, che mi piace chiamare Papillon al posto di una sigla che ricorda un'arma da guerra. In questo momento non sappiamo di preciso dove sia, anche se ci sono stati due avvistamenti questa mattina, che fanno capire che è vivo. Sono in contatto con i miei dirigenti, con i tecnici trentini e di Ispra per ogni aggiornamento del caso. Così come costante è il rapporto con gli enti locali, per trovare insieme una soluzione affinché #Papillon possa vivere al meglio".

"Molti di voi mi hanno chiesto di accogliere l'invito dell'Abruzzo ad ospitare Papillon - ha proseguito Costa -. Nel ringraziare gli amministratori che hanno proposto questa soluzione, dimostrando un'enorme sensibilità sul tema, voglio precisare che non ritengo opportuno che un orso trentino venga trasferito in Abruzzo, dove questa specie non esiste in natura.

Come molti di voi sanno, Papillon potrebbe mettere a rischio la già rara popolazione di orso marsicano che, purtroppo, presente in un numero limitato di esemplari, è in via di estinzione e, giustamente, estremamente tutelato. Ringrazio davvero tanto la comunità abruzzese, ma purtroppo non è una soluzione praticabile".

"Detto questo - ha concluso Costa - ripeto, stiamo arrivando ad una soluzione definitiva che mai e poi mai possa comprendere l'abbattimento. Nessuno deve ammazzare l'orso Papillon! Non ha senso!".

ABBIATEGRASSO. ESPOSTO SU PIOMBINI E GATTI UCCISI E FERITI

Abbiategrasso. Un esposto sarà presentato lunedi alla procura di Pavia per chiedere indagini in relazione a possibili collegamenti tra quanto avvenuto nei giorni scorsi in via dell'Acqua nelle vicinanze del Penny Market dove un uomo ha sparato alcuni colpi con un'arma ad aria compressa pare nei confronti di una vettura ferma davanti al supermercato lasciata con il motore acceso e il ritrovamento di alcuni gatti morti e feriti (uno con i piombini ancora nella coscia) avvenuto nei mesi scorsi nella stessa zona. Pur senza dare colpe specifiche l'associazione animalista AIDAA ritiene doveroso fare gli accertamenti di rito per verificare eventuali convergenze tra i vari fatti accaduti in questi ultimi anni.
dodo la gattina rivenuta ferita proprio nella zona del penny

MILANO. LUGLIO E' STATO UN BUON MESE PER LA TUTELA ANIMALI

Luglio è stato un buon mese per la tutela degli animali nel comune di Milano, sia per le decisioni positive  prese che per quelle negative evitate. Stiamo parlando del lavoro del consiglio comunale che nel suo insieme nel corso dell'ultimo mese ha preso in esame e votato tre provvedimenti che hanno riguardato da vicino gli animali. Ma andiamo con ordine:
METRO E TRAM GRATUITI PER GLI ANIMALI
Nel contesto del nuovo sistema tariffario dei mezzi pubblici, il consiglio comunale di Milano ha approvato all'unanimità un emendamento proposto dai consiglieri Abbiati (lega) e Comazzi (Forza Italia) fatto proprio da tutti i gruppi consiliari con il quale si è istituita la gratuità e cancellate le fasce orarie per il trasporto dei cani, gatti ed altri animali di affezione sui mezzi pubblici di superficie e sulle metropolitane milanesi. In poche parole cani e gatti viaggiano gratis.
REGOLAMENTO BENESSERE ANIMALI E CANI SUI BALCONI E A CATENA
Anche questo provvedimento è stato votato su proposta del consigliere della Lega Abbiati, che ha modificato la mozione in un'ordine del giorno che impegna sindaco e giunta ad aggiornare i regolamenti in merito alla tutela ed al benessere degli animali e a introdurre divieti e sanzioni specifici per contrastare il fenomeno dei cani abbandonati sui balconi nelle giornate estive (e nel resto dell'anno) e a introdurre lo specifico divieto di tenere cani alla catena.
CANI CLOCHARD
Nelle ultime due sedute del consiglio comunale si è parlato di DASPO ed allontanamento dei clochard da alcune zone della città, grazie a diversi interventi ed in particolare di quello del consigliere Sollazzo del cinque stelle che ha  sottolineato la diversità e la non pericolosità sociale della presenza dei clochard con i loro cani nelle strade e nelle piazza è stato di fatto depennato il rischio di allontanamento dei clochard con i cani, il tutto reso operativo attraverso l'emendamento approvato e firmato da Monguzzi del PD. 

MONOCALZATI: DENUNCIATO BRACCONIERE


Denunciato bracconiere a Manocalzati, colto in flagrante mentre stava per far scattare le sue trappole, poi sequestrate. I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Ospedaletto d’Alpinolo, a seguito di un’articolata attività informativa, alle prime luci dell’alba si sono appostati nelle campagne a confine tra Manocalzati e Avellino e hanno sorpreso un uomo di 70 anni, nascosto all’interno di un rudere, pronto ad attivare le trappole ingegnosamente costruite per cacciare volatili. L’uomo ha ammesso le proprie responsabilità. Nel campo, oltre a numerose trappole utilizzate per catturare sia i cardellini che i ghiri, sono stati trovati 3 cardellini utilizzati come richiamo: due erano chiusi in una gabbia e un altro legato ad un bastone. I volatili, immediatamente dopo il sopralluogo del personale dell’ASL di Avellino che li giudicava in buone condizioni di salute, venivano messi in libertà.
Condotto in Caserma, alla luce degli elementi di colpevolezza raccolti, a carico del 70enne è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino in quanto ritenuto responsabile dei reati di “maltrattamenti di animali” e “esercizio di uccellagione”.
L’attrezzatura utilizzata (trappole, richiami acustici, picchetti, rete a maglia stretta ecc.) è stata sottoposta a sequestro. Il blitz dei Carabinieri rientra nell’ambito dei servizi disposti per la verifica del rispetto dei regolamenti che disciplinano l’attività venatoria, in particolare connessa al bracconaggio, al maltrattamento di animali nonché alla corretta custodia, porto e impiego delle armi da sparo.

VOGLIONO LIBERARE L'ASSASSINO DEL CANE LUCKY

E' fissata per il prossimo 13 agosto davanti ai giudici del Tribunale del Riesame l'udienza per la richiesta presentata dal legale dell'uomo di 69 anni condannato a otto anni di reclusione per violenza sessuale e maltrattamenti sugli animali. E' ritenuto l'aguzzino del cane Lucky e l'imputato, assistito dall'avvocato Giovanni Codastefano, ha chiesto gli arresti domiciliari, è detenuto da quasi un anno, a quando era stato fermato dagli investigatori del Nipaaf della Forestale dei carabinieri. 

In una occasione la difesa aveva chiesto per il proprio assistito una misura cautelare meno afflittiva al giudice Giuseppe Cario che aveva emesso la sentenza, ma la risposta era stata negativa. L'inchiesta era nata dopo la denuncia presentata da un familiare dell'uomo che aveva ricostruito quello che era accaduto tra le mura domestiche, a partire dagli episodi di violenza sessuale nei confronti della moglie. L'uccisione del cane Lucky, secondo quanto è emerso nelle indagini, era una vendetta trasversale da parte dell'uomo nei confronti della moglie.


venerdì 26 luglio 2019

ORRORE. LA CICOGNA DI MIGNETE (LODI) UCCISA CON UNA FUCILATA

Colpita in volo con un fucile ad aria compressa. Forse da un bracconiere, o forse per puro sadismo. La cicogna trovata morta il 3 luglio ai piedi del campanile di Mignete (Lodi) su cui aveva fatto il nido è stata uccisa a fucilate. A confermarlo, giovedì mattina, la Lipu-BirdLife Italia dopo che l’istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna ha trovato un pallino da caccia nell’addome e un altro foro nel collo del volatile. «Un atto di bracconaggio, ignobile e vigliacco», accusa Aldo Verner, Presidente di Lipu-BirdLife che in Lombardia da dieci anni partecipa a un progetto nazionale di monitoraggio della specie.
La cicogna bianca di Mignete faceva parte di un gruppo di cinque volatili che da alcuni anni sono una presenza fissa sul campanile della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Mignete, attirando curiosi, ammiratori e birdwatchers. L’esemplare — l’adulto di una coppia che stava portando a termine la nidificazione — era stato trovato morto all’interno del cortile dell’oratorio da un volontario della parrocchia, con una vistosa ferita al collo. Recuperata dai veterinari dell’Ats Città Metropolitana, la cicogna era stata affidata alla sezione di Lodi dell’istituto zooprofilattico che poi durante l’autopsia ha riscontrato due ferite da arma da fuoco — probabilmente un fucile ad aria compressa — e gravissime lesioni e fratture provocate dalla caduta a terra. L’autore del gesto, che ha causato commozione e rabbia in paese, non è ancora stato trovato. «Un gesto inqualificabile — rincara Verner —, siamo certi che le autorità giudiziarie sapranno risalire al responsabile del grave atto di bracconaggio per il quale annunciamo già da ora la richiesta di costituirci parte civile nell’eventuale processo».

2 CANI AVVELENATI A GHEDI: UNA RIPICCA PER L'AFFITTO

Il caso

Due pastori bergamaschi sono stati trovati morti in una cascina di Ghedi, bocca e fondoschiena insanguinati. Il loro padrone, il pastore 29enne Giovanni Bezzi, non ha dubbi: si tratta di un dispetto. Il sospetto che si cela dietro questa terribile vicenda è che possano essere stati avvelenati per una ripicca legata all’aggiudicazione di un’asta per l’affitto di terreni. 

ESTATE 2019. AL LAVORO 54.000 DOG SITTER. AIDAA: PER LORO SALARIO MINIMO

ROMA (26 LUGLIO 2019) -  Questa è l'estate dei dog e cat sitter. Infatti in controtendenza rispetto agli anni scorsi solo il 32% delle famiglie italiane che possiedono cani o gatti li porteranno con loro in vacanza, mentre il restante 68% li lascerà in custodia o a un familiare, in alcuni casi in pensione, ma la maggioranza dei proprietari di cani che andando in vacanza lascerà a casa cane o gatto si affiderà al dog o cat sitter di fiducia, una figura sempre più professionalmente qualificata che in alcuni casi arriva a trasferirsi per i giorni di vacanza nella casa dei pet in modo da poterli accudire completamente. In Italia ci sono oltre 15 milioni di animali domestici contando solo cani e gatti, e un esercito di 54.000 dog e cat sitter che molto spesso lavorano in ero o sottopagati. Si tratta in maggioranza di giovani sotto i 24 anni che amanti degli animali passano una parte del loro tempo a occuparsi di cani e gatti a cinque-sei euro l'ora. Questa estate la loro richiesta è in forte aumento specialmente a Milano, Roma, Torino e Bologna che sono le città con il maggior numero di dog sitter operativi. AIDAA chiede che possa essere reitrodotto anche per loro il pagamento attraverso voucher con la nuova legge finanziaria 2020 e che anche per questa categoria venga introdotto il salario minimo garantito. Tenendo conto infatti che mediamente un dog sitter lavora dalle 4 alle 6 ore al giorno (a volte con uno, a volte con più cani contemporaneamente) sabato e festivi compresi e tenuto conto del fatto che sono oltre 50.000 il giro di affari che potrebbe riemergere dal nero ammonta a oltre 35 milioni di euro una cui parte di tasse potrebbe essere usata per il piano di sterlizzazioni dei randagi a partire da quelli delle regioni del sud.