Roma (2 gennaio 2019) - Se qualcuno fosse ancora convinto che la caccia sia uno sport bastano questi pochi numeri per verificare invece che la caccia in Italia nel corso degli ultimi 15 mesi è stata una vera e propria guerra i cui numeri di morti e feriti sono simili a quelli degli anni del terrorismo rosso e nero messi insieme. Il 2018 non poteva finire nel peggiore dei modi. Ma non dilunghiamoci molto in discorsi, quando a parlare sono i numeri. La prima strage, che è quella che i cacciatori chiamano sport è quella relativa agli animali morti, sono stati in un anno e tre mesi almeno 30 milioni gli animali ammazzati per puro scopo di divertimento da questi messeri. Ma esiste anche una casistica umana delle vittime. Dal settembre 2017 al 31 dicembre i morti uccisi in azione di caccia ed in ambiti extra caccia (morti e feriti comunque da arma da fuoco sono stati 46,mentre i feriti sono stati 131. Dati che da soli parlano di strage. Senza contare che tra i feriti annoveriamo due bambini. "Se tutto questo non basta a fermare la caccia non so che altro aggiungere" E' il laconico commento del presidente di AIDAA Lorenzo Croce.
